mercoledì 2 luglio 2014

* Tra storia e mito *

20/6/2014.





Ho sempre pensato che sia stato un limite della cultura tradizionale quello di porre in due distinti "recinti" della evoluzione della civiltà umana la "Storia" ed il "Mito" .
In fondo i nostri stessi ricordi , con il passare degli anni, si evolvono passando attraverso le diverse fasi Realtà - Ricordo - Mito , mito che nella nebbia del nostro tempo che scorre, ci riconduce ad una "Realtà"  sovente idealizzata e ben distante dal vissuto .
 Ma "Realtà è ciò che credi "sia" vero e non necessariamente ciò che "è" vero"
Diciamo una Realtà soggettiva e personale ??
Ma si, diciamolo pure ....

       Ritornando alla distinzione tra storia e mito ecco che la storia diventa un insieme di fatti documentati, analizzabili , testabili per convincerci che :
" Accipicchia  !! Ma è davvero accaduto così ?"
Nomi,date, battaglie,rivoluzioni, pace, trattati e poi di nuovo guerre, ecco la "grande storia" o meglio dire "la storia dei grandi" .
Il "mito"?
Il mito non è niente di serio, ed è comunque sempre messo là, dietro la lavagna,  mentre sulla cattedra siede la " Grande   Storia" o , a meglio dire, "La Storia dei Grandi" .
Ed ecco che (apparentemente) per svelare la verità del passato bisogna allora separare nettamente la storia dal mito .
Separare il Grano dalla Pula ??
Sarò sincero ; non sono fermamente convinto  che le cose dette così ci diano la giusta rappresentazione delle verità .
Coloro che nelle varie epoche crearono quelli che sarebbero poi diventati miti non operavano assolutamente nessun tipo di distinzione; l'Odissea è stata ritenuta per secoli assolutamente veritiera e l'Iliade, dedicata all'assedio di Troia , resoconto non meno reale  .
E gli eventi del Vecchio Testamento ??
Molte ricerche archeologiche hanno confermato l'effettivo verificarsi di avvenimenti che si trovavano posti sul confine del mito  .
Consiglio , per chi desideri documentarsi il libro "la Bibbia aveva ragione" del 1983 - Mondadori Editore .
Ma veniamo ai tempi a noi ben più vicini .
Prendiamo l'epopea del selvaggio West ; oggi tutti sono d'accordo che tanto di ciò che ci è pervenuto, anche grazie all industria del cinema, era mitico ma è pur vero che Jesse James, Billy the Kid, Doc Holliday ed i fratelli Hearp sono realmente esistiti . 
      Della sfida all'OK KORRAL abbiamo resoconti dell'epoca che documentano lo scontro , forse in maniera differente da quella passata al cinema , ma poi non così distanti fra loro  . Se poi ci avviciniamo nel tempo , personaggi come Al Capone ed Eliot Ness ci sono pervenuti ammantati di mito .
Ed Elvys ? James Dean ?
Che Guevara ??
Marilyn Monroe ??
Quanto di loro è storia e quanto mito ??
E se fossero indissolubilmente legate entrambe ?
Non credo poi sia proprio corretto fare distinguo tra mito antico e mito moderno ;
il mito è mito,  punto è basta !
Nella  misura in cui accendono la fantasia e rimangono vivi nell'immaginario della gente, gli eventi, i personaggi storici e non , sfumano impercettibilmente nel mito, mediante un processo comunque ineludibile, lento nei tempi antichi e più veloce in quelli attuali, ma che sempre nel mito sfocia .
Amo pensare che tutti abbiano, nella loro vita , la possibilità di diventare mito, chi la sfugge e chi , invece, la coglie.
In fondo, a ben vedere, tutta la storia scritta che ci è pervenuta, è sostanzialmente una forma di mito .
Tento di spiegarmi meglio: qualsiasi resoconto storico riporta l'orientamento verso gli atteggiamenti socio/politici ed i valori dell'epoca in cui viene redatto il documento e non necessariamente quelli  dell 'epoca a cui viene fatto riferimento.
Forzatamente quanto riportato sarà selettivo, frutto di valutazioni personali, esso includerà taluni elementi e ne escluderà altri .
Ne consegue che una interpretazione "di parte" falserà inevitabilmente la storia, alterando "ció che veramente è accaduto".
Esaminiamo i resoconti giornalistici dei nostri giorni ; se le tante fonti non riescono ad essere concordi tra loro su avvenimenti occorsi meno di 24 h. or sono, come possiamo seriamente attenderci una concorde interpretazione di fatti accaduti  secoli o millenni or sono ??
Il passato si presta, anzi, ad una libertà di interpretazioni di ben più vaste proporzioni.
La vera storia è quella di un popolo, fatta di persone, cultura, civiltà, ed interiorità, coincidenza fra dati esterni, reali e concreti, ma anche di fantasiose interpretazioni ed esagerazioni, "menzogne ricche di verità" che noi oggi chiamiamo "MITO".
Il mito, sia esso moderno od antico, non è falsificazione del vero ma testimonianza di bisogni, desideri ed aspirazioni che, prive di sfogo, l'Umanità sogna e sognava realizzate alzando gli occhi al cielo e fidando speranzosa in quegli "DEI"  creati dal mito .
Possiamo deriderla ?
Non credo lo meriti
Possiamo comprenderla ?
Sicuramente si .
Quella Umanità siamo tutti noi ed Il MITO è forse la sola chiave che Dio ci ha dato per  aprire la prigione della realtà che ci opprime . Amo credere e sperare che , anzi, sia proprio Lui ad attenderci sorridente lì, oltre la porta di quella prigione ..  finalmente liberi di credere nel "Mito" che scopriremo , al calar del nostro ultimo raggio di sole , esser diventato  finalmente "Realtà" !
Questo,  chiaramente, vale per chi , come me, ama sognare a dispetto degli anni .


CdG



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