Bartolomeo Sorge
Grazie all'incontro tra la ragione e la fede è possibile giungere a
comprendere in certa misura il senso della sofferenza; essa, cioè non è una
fatalità; non è un castigo; ma viene dall'amore e porta all'amore.
don Gianluca Scrimieri
Oggi, dove avanzano il nichilismo e il relativismo, in un tempo
appiattito sul presente, poco aperto al futuro, in una civiltà dominata dallo
stress fino ad apparire depressa, il tema della Speranza risulta attuale come
un segno dei tempi per la Chiesa.
Luciano Manicardi
Dio si manifesta, con il suo Spirito, come colui che è in comunione
profonda con l'intera creazione e soprattutto con la persona umana. Lo
Spirito di Dio fa sì che Dio non stia fuori del raggio della sofferenza
umana.
Denis Vasse
Attraverso il linguaggio e nel linguaggio, l'immaginario resta disperato.
Ma proprio in questa disperazione, che impedisce all'immagine di chiudersi su
se stessa in uno sdoppiamento vano e sterile abita la speranza umana...
Vladimir Zelinskij
Cominciamo con la premessa: l’ortodossia è tutt'altro che una confessione
eudemonica. Non crede che la felicità terrena, il successo di qualsiasi tipo,
la vita tranquilla e non turbata risulti dalla fede cristiana e dall’amore
per Cristo. Anzi, la sofferenza, inseparabile da questa vita, viene
considerata come partecipazione alla croce.
Fausto Ferrari
Proprio per la partecipazione da parte di Dio alla storia umana, fino
all'assunzione della sofferenza e della morte, per il cristiano queste
esperienze sono pur sempre avvolte nel mistero, ma cominciano ad acquistare
un diverso significato.
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Speranza è un sito dedicato al Cristianesimo in tutte le sue confessioni;
oltre 10.000 articoli sul cattolicesimo, sulle religioni protestanti,
sull'islamismo, sull'ebraismo e sul buddismo, nonché numerosi articoli di
carattere economico e geopolitico.
In questo sito è possibile pertanto
trovare la Lectio divina come l'articolo di economia; i salmi come il dossier
sulla pace; il cammino di preghiera come l'articolo di geopolitica.
Un'empia commistione di sacro e
profano? Nient'affatto come diceva Karl Barth bisognerebbe leggere il Vangelo
con il giornale quotidiano davanti.
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martedì 22 aprile 2014
mercoledì 16 aprile 2014
Alchimia e Cristianesimo
“L’Alchimia e il
Cristianesimo si propongono come vie per raggiungere l’integrazione con la
Natura e con Dio attraverso la sublimazione della materia e la corporificazione
dello spirito”
. Mi stupisce molto la lettura che GL fa del Fine del Cristianesimo. E’ da anni che ancora mi
interesso al Cristianesimo (e al suo
rapporto con le altre religioni), seppure con occhio molto laico, e non
mi riconosco affatto nella finalità che ne vien data e tanto meno in questo
tipo di accostamento al mondo dell’Alchimia. Riconosco che in taluni riti ci
siano delle assonanze (basta ricordare la provenienza del Cristianesimo) ma non
parlerei affatto di parallelismo. Assolutamewnte no.
Così come mi stupisce il perseverare dell’uso di termini antichi e
scomparsi ma che conservano un proprio fascino, o citazioni fuori luogo, e che a tal scopo rischiano di
essere usati (e abusati) al solo fine di dare un tono di saggezza e di cultura
ai propri scritti. Come se chi scrivesse non fosse in grado di dare interesse
ai propri scritti e ai propri interventi orali senza ricorrere a citazioni ebraiche o
greche o comunque pseudo-culturali. Sono sicuro che ne sarebbero in grado.
Veniamo a noi: Io ritengo, nella mia ignoranza, che la trasmutazione del
pane e del vino nel corpo e nel sangue di Gesù sia tutt’altra cosa rispetto alla
trasmutazione alchemica del metallo vile in metallo puro. Inoltre ignoro, ma
per mia colpa, che la ricerca della pietra filosofale, e quindi
dell’ottenimento dell’oro dai metalli vili, sia un percorso verso l’immortalità.
Non è che qualcuno stia mischiando documenti attendibili con leggende
medioevali? I racconti avventureschi circa la ricerca del Santo Gral, ad
esempio, sono solo semplici racconti e nulla hanno a che fare con argomenti più
vasti e seri come l’Alchemia e il Cristianesmo.
Potrei continuare ad evidenziare altri passaggi nei quali non mi riconosco
ma concludo (sto cercando di educarmi a non essere prolisso) ringraziando sinceramente GL per aver offerto a me e ai lettori di questo Blog l’occasione di
riflettere su due misteri, la trans
umazione e la resurrezione, che in questi giorni stanno interrogando le
coscienze sensibili e attente.
Gtazie, GL
Con affetto e con stima
GC
lunedì 14 aprile 2014
Verità !
Quando è il caso di aggiustarle?
Io oserei dire SEMPRE!!! Per quanto sia amante e ricerchi il giusto e corretto, sono sempre più consapevole che l’uomo, entità dotata di plasticità, lo si debba considerare come un liquido: pur rimanendo della stess
Un uomo veritiero potrebbe, forse, paragonarsi ad un prestigiatore, ad un illusionista?
Creare una magica verità nella mente dell’altro, derivante da una realtà razionale!
Senza andare oltre ed esaminando semplicemente la nostra genuina quotidianità, vi siete mai chiesti perché il vostro “mazzo” di chiavi sia fatto da tante chiavi, ciascuna per una porta diversa?!
PASQUA ALCHEMICA
(una possibile lettura)
Trovo che le vie iniziatiche possano essere molteplici e tutte di pari dignità, fermo restando che esiste un confine tra ciò che reputiamo essere giusto per noi, ciò che riteniamo essere giusto per gli altri, e ciò che effettivamente sia giusto e vero sia per noi che per gli altri.
(una possibile lettura)
Trovo che le vie iniziatiche possano essere molteplici e tutte di pari dignità, fermo restando che esiste un confine tra ciò che reputiamo essere giusto per noi, ciò che riteniamo essere giusto per gli altri, e ciò che effettivamente sia giusto e vero sia per noi che per gli altri.
In questo campo, come in ogni campo in cui ci si riferisca allo "Spirito", o comunque alla parte più intima e nobile di noi,
- poco si conosce,
- meno si può manifestare,
- nulla si può affermare con assoluta certezza.
E' da questa consapevolezza che discende la necessità di un confronto sempre rispettoso delle altrui sensibilità, sempre amorevole nel cercare di conoscere e comprendere le esperienze dell'altro, sempre fermo nell'allontanare all'istante ogni possibile motivo di conflittualità.
Forse proprio a causa della sua peraltro positiva stringatezza, sia il brano che i possibili parallelismi tra le operazioni alchemiche e i c.d. "stadi della morte e risurrezione" del Cristo possono apparire forse sbrigativi, definitori, quasi freddamente razionali nella loro incisivita .
Sotto un punto di vista strettamente personale , il Cristo è la via del cuore, dunque non percepisco nella sua essenza , con sincera semplicità, cosa vuole veramente comunicarmi l'autore del brano.
Posso provare ad intuirlo, certo.
Posso fare ricorso alle mie letture per interpretare e elaborare ulteriormente quanto si vuole affermare.
Ma non rimarrebbe che un esercizio intellettuale, mentre percepisco un altro messaggio, un'altra intenzione, un'altra valenza nel discorso che si vuole proporre.
La via del cuore, la via del Cristo.
Le vie iniziatiche.
Certo, sono molteplici. Certo, hanno tutte pari dignità. Ma qual è la tua, dove sei arrivato, a quale punto del cammino?
Che scarpe usi?....
Quando piove, che fai? Ti fermi, o continui finché smette?...
Domande, pensieri, sorrisi...
Questo zampilla dal mio cuore, e tanto sussurro .
Lux
PASQUA ALCHEMICA
L’Alchimia e il Cristianesimo si propongono come vie per raggiungere
l’integrazione con la Natura e con Dio attraverso la sublimazione della materia
e la corporificazione dello spirito.
È innegabile che a perpetuare il Cristianesimo sia il sacerdote che,
davanti alla pietra sacra del suo altare, con il santo sacrificio della Messa,
rende a Dio lo stesso culto supremo che l’alchimista pratica con costante
attenzione presso il suo athanor.
L’Analogia delle due discipline si manifesta proprio attraverso la
transustansazione: il sacerdote converte il pane nel corpo ed il vino nel
sangue di Cristo, mentre l’alchimista trasmuterà il vile metallo nel più
prezioso tra essi, simbolo d’immortalità. Così la materia e l’operatore
agiscono insieme l’uno sull’altra e l’uno mediante l’altra.
Proprio quest’abbinamento tra Scrittura e alchimia ci induce ad evidenziare
il rapporto che intercorre fra le due discipline. Entrambe perseguono la stessa
ricerca di quella grazia divina che è indispensabilmente necessaria alla
salvezza dell’uomo ed essenzialmente gratuita; tutti e due si dedicano, sebbene
su materiali diversi, all’elaborazione segreta dell’agente fisico e tangibile
di rinnovamento spirituale.
Sul tema della Pasqua, nel giorno della sua vigilia, il sacerdote ci
ricorda l’elemento essenziale per la rinascita, il “fuoco nuovo” non senza indicare chiaramente la sua origine,
invitandoci alla preghiera: Dio,
che per mezzo di tuo Figlio, cioè della pietra angolare, hai riunito il fuoco
del tuo chiarore per i fedeli; santifica questo fuoco nuovo, estratto dalla
pietra, perché sia utile ai nostri bisogni.
Passiamo ora a descrivere il parallelismo tra le tre principali fasi
dell’Opera alchemica e gli stadi della morte e resurrezione di Cristo.
Nella prima fase di “preparazione” il Figlio dell'uomo è tormentato fino a
versare il suo sangue e innalzato sulla croce, muore (Opera al Nero
-nigredo). Viene così riposto nel sepolcro ove nella profondità della
Terra (V.I.T.R.I.O.L.) risusciterà, ed il colore bianco succederà al nero
(Opera al Bianco – albedo). Uscendo dalle tenebre e dalla tomba prenderà forma
prima celeste e poi umana fino a che nella Pentecoste lo Spirito Santo, sotto
forma di fuoco, scenderà ad impregnar il corpo intero e a rivificarlo (Opera al
Rosso – rubedo).
Salirà al Cielo e da là a giudicare i vivi e i morti. Sulla croce di Cristo
era scritto I.N.R.I., per gli alchimisti cristiani: Igne Natura Renovatur
Integra (La natura è rigenerata integra per mezzo del fuoco). La Pasqua di
resurrezione astrologicamente cade nell'equinozio di primavera, sotto l'Ariete,
segno di fuoco.
Una strano modo di "Resistere" ..............
Gironzolando per la Rete ho trovato un sito web veramente interessante; si chiama
"INFORMARE PER RESISTERE"
se date un'occhiata sui motivi fondanti di questo sito è un inno alle più grandi battaglie per la legalità e la crescita civile dell'Italia ; uno spettacolo ......
Ed effettivamente, se esaminate gli articoli, ce n'è per tutti, Preti, Massoni (specialmente) , Mafiosi, Politici, Corrotti, Usurai, Equitalia, Evasori etc.etc. . Nessuna delle tante figure del triste panorama italiano viene risparmiata . Come faccio sempre ho dato una occhiatina a chi siano questi "comuni cittadini" (così almeno si definiscono) che ardono di cotal fuoco dell'onestà tanto ardente da bruciare tutti . ma proprio tutti , sul sacro suolo italiano .
..... E mi capita sotto gli occhi questo tizio (tal Salvatore Tamburro) :
Accipicchia, mi sono detto, economista, liberista convinto e consulente finanziario, eppure opera all'interno di un sito che si richiama a tutti quei valori che il denaro contrasta ? Troppo bello per essere vero ! Ed allora sono andato a dare una occhiatina al suo personale Blog ,,,,
"Economista Indipendente" e poi i soliti banner tutti più o meno in linea con i soliti blog della specie, ma poi, di lato (evidenziato nella foto dalla freccia rossa) una enigmatica indicazione :
"SVIZZERA"
"SVIZZERA" ? Strano mi son detto, cosa ci azzecca la Svizzera con un consulente finanziario indipendente impegnato sulla "Resistenza" ai poteri forti ??
Siccome son buonista di natura ho pensato alla pubblicità dell'Emmental Svizzero oppure a tavolette di Cioccolato al Latte Milka o, perchè no, ad una bella marca di Orologi .
Ho cliccato per curiosità e , voilà .....
un meraviglioso sito di "STUDIO TAMBURRO E PATNERS" che ti illustra la magnificenza della Svizzera come paradiso di ogni bene e prosperità e ti invita ad aprire attività e conti a Lugano !!
Proprio la Svizzera, quella nazione paradisiaca il cui benessere deriva da indubbie proprie capacità ma anche da una lunga storia di opposizione alla Lotta al Riciclaggio, tradizionale Paradiso Fiscale degli Evasori Italiani,, isola felice per lunghi anni dei capitali del Narcotraffico e della Criminalità Organizzata, terra incontaminata nella natura e governata dalle Banche, bagnata dalle mani sporche di sangue di tutti i dittatori che vi hanno depositato gli immensi capitali trafugati al loro popolo ( Idi Amin, Bocassa, Gheddafi, Noriega, Marcos, etc.etc. ... ) .
Povera Italia, ha chi hai lasciato la tradizione della nuova "Resistenza" .......
Leggende Romane - Una finestra murata - una fontana in una notte.
Piazza Mattei, la Fontana delle Tartarughe
Sulla facciata di uno dei Palazzi Mattei si può ancora vedere una finestra murata. Ed ecco come la tradizione spiega questa stranezza (non mi chiedete se sia vero , l'importante non è la verità ma quello che tu credi sia vero..) :
Uno dei Duchi Mattei, vissuto nel Seicento, era un giocatore accanito al punto che una notte si giocò tutto quel che aveva ; e perse .
Quando il futuro suocero lo venne a sapere gli mandò a dire che si cercasse un'altra moglie ; sua figlia, uno sciagurato come lui non l'avrebbe mai sposato.
Il Duca Mattei, furente per l'offesa, volle far capire all'altro che anche senza un soldo, lui restava comunque un grande e potente signore della nobiltà romana, capace di ottenere sempre quel che voleva ; e in una sola notte si fece fare proprio davanti al suo palazzo la deliziosa Fontana delle Tartarughe .
Il mattino seguente invito a palazzo il futuro suocero con la sua futura moglie, aprì una finestra e disse :
"Vedete messere che cosa può fare in poco tempo uno sciagurato come me" . In questo modo riebbe la mano della ragazza, e a futura memoria del fatto, murò la finestra difronte alla fontana, perchè nessuno più vi si potesse più affacciare .
"Vedete messere che cosa può fare in poco tempo uno sciagurato come me" . In questo modo riebbe la mano della ragazza, e a futura memoria del fatto, murò la finestra difronte alla fontana, perchè nessuno più vi si potesse più affacciare .
domenica 13 aprile 2014
Antiche usanze romane
Sono nato a San Lorenzo, antico e popolare quartiere romano, ed ho vissuto buona parte della mia vita nel quartiere Esquilino, ai piedi del colle Oppio . La mia vita è stata intrisa da elementi del folclore romano che mi piace condividere con i miei amici , alcuni certamente li conoscerete già ma altri (spero) vi giungeranno nuovi .
Dimenticavo le fonti ; i miei nonni, i miei bisnonni e care vecchie zie con alcune commari che, ai tempi della mia infanzia, valevano tanto oro quanto pesavano.
La numero 3 :
La storica sigla è sparsa un po' dappertutto nella nostra città eterna . Nel corso dei secoli i Romani hanno sovente proposto delle personali interpretazioni di queste leggendarie quattro lettere . Io personalmente rammento queste strane interpretazioni :
S.P.Q.R.
Sempre Papi Qui Regnarono
Sono Preti Questi Romani
"Sorcio Perché Qui Rosichi ? Rosico Questi Pochi Resti"
Il Belli, al riguardo, aveva una sua personale idea :
Quell'esse, pe, cu, erre , inarberate
sur portone de guasi ogni palazzo ,
quelle sò quattro lettere der c..zo,
che nun vonno di gnente, compitate.
M'aricordo però che da regazzo,
quanno leggevo a forza de frustate,
me le trovavo sempre appiccicate
dentr'in dell'abbeccè tutte in un mazzo .
Un giorno arfine, me ne venne l'estro
de dimannamme un po' la spiegazione
a Don Furgenzio ch'era er mi maestro.
Ecco che m'arispose Don Furgenzio :
"Ste lettre vonno dì, sor somarone,
Soli Preti Qui Regneno: e fa silenzio"
CdG
S.P.Q.R.
La storica sigla è sparsa un po' dappertutto nella nostra città eterna . Nel corso dei secoli i Romani hanno sovente proposto delle personali interpretazioni di queste leggendarie quattro lettere . Io personalmente rammento queste strane interpretazioni :
S.P.Q.R.
Sempre Papi Qui Regnarono
Sono Preti Questi Romani
"Sorcio Perché Qui Rosichi ? Rosico Questi Pochi Resti"
Il Belli, al riguardo, aveva una sua personale idea :
Quell'esse, pe, cu, erre , inarberate
sur portone de guasi ogni palazzo ,
quelle sò quattro lettere der c..zo,
che nun vonno di gnente, compitate.
M'aricordo però che da regazzo,
quanno leggevo a forza de frustate,
me le trovavo sempre appiccicate
dentr'in dell'abbeccè tutte in un mazzo .
Un giorno arfine, me ne venne l'estro
de dimannamme un po' la spiegazione
a Don Furgenzio ch'era er mi maestro.
Ecco che m'arispose Don Furgenzio :
"Ste lettre vonno dì, sor somarone,
Soli Preti Qui Regneno: e fa silenzio"
CdG
Antiche usanze romane
Sono nato a San Lorenzo, antico e popolare quartiere romano, ed ho vissuto buona parte della mia vita nel quartiere Esquilino, ai piedi del colle Oppio . La mia vita è stata intrisa da elementi del folclore romano che mi piace condividere con i miei amici , alcuni certamente li conoscerete già ma altri (spero) vi giungeranno nuovi .
Dimenticavo le fonti ; i miei nonni, i miei bisnonni e care vecchie zie con alcune commari che, ai tempi della mia infanzia, valevano tanto oro quanto pesavano.
La numero 2 :
Il rapporto dei Romani con la superstizione è del tutto particolare ; la città è intrisa di Cristianesimo ma anche, in pari misura, con culti pagani ed antiche superstizioni; una sorta di nemesi morale dei Romani, sempre in bilico tra tragedia e burla, tra Fede e Superstizione, tra Sacro e Profano . In questa alternanza storica del tutto speciale è la considerazione dedicata dai Romani alle Streghe .
Per vedere Le Streghe
Nella notte che precede la festa di San Giovanni le Streghe vanno in giro per le strade di Roma a compiere sortilegi . Per poterle vedere senza rischi bisogna porsi ad un incrocio appoggiando il mento ad un forcone (chiara origine rurale...) .
Contro Le Streghe
Alcune volte non si può fare a meno di nominare le Streghe , e così facendo correre il rischio che, sentendosi nominare, quelle care signore compaiano per davvero. Ci sarebbero allora due rimedi :
A) Tenere le gambe incrociate, perché le Streghe hanno paura della croce,
B) Oppure recitare : "Oggi è Sabato a casa mia" perché il Sabato le Streghe devono radunarsi sotto il noce di Benevento e non è loro consentito gironzolare per il Mondo
Per non far entrare le Streghe in Casa
Basta mettere fuori della porta di casa una scopa di saggina e la saliera : le streghe non possono entrare se prima di mezzanotte non hanno contato tutti i fili della scopa e tutti i grani di sale . Ed
è molto difficile che ci riescano perché ogni volta che sbagliano il conto debbono ricominciare da capo.
Attenzione al "Credo"
Mentre si battezza un neonato, il padrino o la madrina debbono stare molto attenti a non sbagliare nel recitare il Credo: basterebbe un piccolo errore perché la povera creatura sia tormentata per tutta la vita dalle Streghe.
CdG
Le Streghe
Il rapporto dei Romani con la superstizione è del tutto particolare ; la città è intrisa di Cristianesimo ma anche, in pari misura, con culti pagani ed antiche superstizioni; una sorta di nemesi morale dei Romani, sempre in bilico tra tragedia e burla, tra Fede e Superstizione, tra Sacro e Profano . In questa alternanza storica del tutto speciale è la considerazione dedicata dai Romani alle Streghe .
Per vedere Le Streghe
Nella notte che precede la festa di San Giovanni le Streghe vanno in giro per le strade di Roma a compiere sortilegi . Per poterle vedere senza rischi bisogna porsi ad un incrocio appoggiando il mento ad un forcone (chiara origine rurale...) .
Contro Le Streghe
Alcune volte non si può fare a meno di nominare le Streghe , e così facendo correre il rischio che, sentendosi nominare, quelle care signore compaiano per davvero. Ci sarebbero allora due rimedi :
A) Tenere le gambe incrociate, perché le Streghe hanno paura della croce,
B) Oppure recitare : "Oggi è Sabato a casa mia" perché il Sabato le Streghe devono radunarsi sotto il noce di Benevento e non è loro consentito gironzolare per il Mondo
Per non far entrare le Streghe in Casa
Basta mettere fuori della porta di casa una scopa di saggina e la saliera : le streghe non possono entrare se prima di mezzanotte non hanno contato tutti i fili della scopa e tutti i grani di sale . Ed
è molto difficile che ci riescano perché ogni volta che sbagliano il conto debbono ricominciare da capo.
Attenzione al "Credo"
Mentre si battezza un neonato, il padrino o la madrina debbono stare molto attenti a non sbagliare nel recitare il Credo: basterebbe un piccolo errore perché la povera creatura sia tormentata per tutta la vita dalle Streghe.
CdG
sabato 12 aprile 2014
Antiche usanze romane
Sono nato a San Lorenzo, antico e popolare quartiere romano, ed ho vissuto buona parte della mia vita nel quartiere Esquilino, ai piedi del colle Oppio . La mia vita è stata intrisa da elementi del folclore romano che mi piace condividere con i miei amici , alcuni certamente li conoscerete già ma altri (spero) vi giungeranno nuovi .
Dimenticavo le fonti ; i miei nonni, i miei bisnonni e care vecchie zie con alcune commari che, ai tempi della mia infanzia, valevano tanto oro quanto pesavano.
La numero 1 :
"Se piagne la civetta"
La civetta ha due modi di cantare, uno per ridere ed uno per piangere (secondo i Romani,logicamente) . Finché ride,niente male; ma quando piange porta disgrazia . Bisogna cacciarla appena la si vede, ma per cacciarla si deve gridare più o meno così :
"Sora Checca, portate la paletta pe' scottà er culo alla ciovetta"
Non appena sente questa antifona. l'uccello del malaugurio scappa a tutta velocità .
Unico problema : Il detto lo ricordo ma a Roma non ho mai visto ne sentito "na'Ciovetta" , di disgrazie invece sì e pure tante !!
CdG
La Satira Romana su Papa Sisto
SISTO V - (Felice Perretti , (1585 - 1590)
Tomba in Santa Maria Maggiore
E', stranamente, stato l'ultimo papa con il nome Sisto ; mi viene da pensare che il motivo sia stato quello esplicato in questo sonetto del Belli :
"Perchè nun ce po esse tanto presto
un antro Papa che se piji er gusto
de mettese pe nome Sisto Sesto"
E non è che il Belli sia stato meno duro in questo sonetto che rievoca l'elezione di SISTO V :
Dov'era il Santo Spirito
il di che i cardinali
elessero il Pontefice ?
Perdio, che fosse in estasi
in quelle ore fatali
che scelsero il carnefice ?
Fu Nerone crudel maligno e tristo,
ma molto più di lui fu Papa SISTO .
SISTO V arricchì le casse del papato a danno del popolino romano che, per voce di Pasquino e Marforio non mancarono di commentare :
Marforio :
Cosa metti ad asciugare a quest'ora Pasquino?
Pasquino :
Pasquino :
Non vedi ? La mia camicia.
Marforio :
Marforio :
Ma ora è notte, aspetta domattina.
Pasquino :
Pasquino :
venerdì 11 aprile 2014
Ma tu, credi in qualcosa ???
Certamente si, Io credo nelle prove ; credo nelle osservazioni dei fenomeni, nelle misurazioni e nei ragionamenti .
Credo in qualsiasi cosa, la più pazza e fantasiosa, purché sopportata da prove . Logico che più pazza e fantasiosa è la cosa, più le prove debbono essere per me concrete e solide .
Un'esempio ?? La mia personale opinione sulla
T E L E P A T I A
Premetto che non la considero , in assoluto, una cosa di per se impossibile .
E' provato che il cervello produce un campo magnetico di modesta ma certa entità con oscillazioni irregolari in crescendo e calando ma con rilevata periodicità . Queste oscillazioni sono dette "Onde Cerebrali" e chiaramente osservabili tramite un semplice elettroencefalogramma .
Con l'elettroencefalogramma possiamo visualizzare cambiamenti dalla Veglia al Sonno e viceversa, individuare la presenza di masse tumorali e fenomeni di Epilessia .
Ma certamente chi crede nella Telepatia non si accontenta di questo : Vuole ascoltare il Rumore del Mondo e, ipotizzo, distinguere anche una singola specifica conversazione .
Pensieri specifici potrebbero produrre determinate onde cerebrali e potrebbero queste imprimersi su un cervello tanto da "indurvi" lo stesso pensiero ??
Il problema non è se ciò possa accadere, ma se è concepibile, alla luce delle attuali conoscenze, se ciò accada davvero ??
Non nego che una certa forma di lettura del pensiero possa avvenire anche in forma indiretta, come dal tono della voce,dall'espressione del viso e anche da alcune gestualità inconsce ; con l'ausilio di macchine possiamo anche comprendere se una persona stia mentendo o no ; ma questo non è certo ciò che intendiamo per telepatia .
La Telepatia è smentita dalle leggi sull'Evoluzione delle Specie
E' indubbio che leggere il pensiero altrui si sarebbe tradotto in enormi vantaggi, quali sapere in anticipo le mosse dell'avversario, facile vivere più a lungo ed in maggior sicurezza, di conseguenza avere più figli a cui trasmettere, in base alla selezione naturale, il dono della Telepatia , cosa che con il passare dei millenni si sarebbe tradotta in una sempre più ampia diffusione della Telepatia .
La Telepatia sarebbe assimilabile ad uno dei sensi, ma il solo fatto che siamo su questo Blog a discutere se essa esista o no è già, di per se, una forte prova che essa non esiste .
In altre parole, sia che consideriamo le cose sotto il profilo biologico che sotto quello della Storia dell'Umanità vediamo sempre lo stesso Mondo nel quale , semplicemente, la Telepatia non ha mai svolto alcun ruolo, anche se talvolta è stata maldestramente confusa con l'Istinto e l'Intuizione .
Non escludo che la Telepatia abbia possibilità che le aprano il futuro, ma non lo posso affermare con certezza perché io son qui, nel presente, ove lei non c'è .Forse nel cervello del Super-Uomo che si prepara per i millenni che verranno , essa già ha gettato il suo seme ma chi può saperlo ??
E' più probabile che sia la Tecnologia a predisporre nuove e più sensibili macchine adatte ad amplificare ed analizzare Onde Cerebrali su intensità oggi non rilevabili , ma questa sarebbe Alta Tecnologia e non la Telepatia nella quale mi si chiede di credere .
CdG
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