mercoledì 30 dicembre 2015
Teoria della Relatività – La cosa
più “Relativa” è proprio il nome della Teoria
Il caro e vecchio Prof. A. Einstein lo diceva e ripeteva spesso :
il
termine “relatività” è connesso solo ed
esclusivamente al fatto che «il moto appare sempre come moto relativo di
un oggetto rispetto a un altro», e non è mai osservabile come «moto assoluto» .
Eppure
questo non è stato sufficiente ed Il
termine, purtroppo, diede subito adito a fraintendimenti, che si trascinano
stancamente ancora ai giorni nostri .
Questo
perché molti “Fisici da Canale Sky” si ostinano a ridurre la Teoria della
Relatività a soli due assiomi ignorandone la immensa complessità :
A) - «I fenomeni
fisici dipendono dal sistema di riferimento»;
B) - «Tutto è
relativo» .
La
prima di queste proposizioni è di una sconcertante banalità: che un fenomeno
fisico (per esempio il moto) dipenda dal punto di riferimento, cioè che appaia diverso
a seconda dell’osservatore, è cosa del tutto evidente e non si sentiva certo il
bisogno di aspettare la relatività per
accorgersene (un passeggero su un treno è in quiete rispetto a un altro
passeggero, ma è in moto rispetto a qualcuno che si trovi ai lati del binario).
La
seconda proposizione, che poi è la più diffusa – «Tutto è relativo» –, è invece del tutto falsa. Ciò che la relatività afferma è semmai
proprio l’opposto.
È vero che
un fenomeno fisico è descritto diversamente da osservatori diversi, e che molte
grandezze (intervalli di tempo, lunghezze, velocità, frequenze, ecc.) sono
relative, cioè dipendono dal sistema di riferimento, ma le leggi fisiche che governano i fenomeni sono le stesse per tutti gli
osservatori.
La
relatività non dice affatto che queste leggi sono relative, ma, al contrario,
che sono “assolute”, per così dire, perché valgono nella stessa forma per tutti
e in tutto l’Universo conosciuto .
Questo
discorso mi porta al nocciolo della questione che era tanto cara al caro amico
Gaetano : Al classico equivoco dell’identificazione (sulla
base solo della comune etimologia) della relatività con il relativismo, inteso
come la dottrina secondo cui non esistono conoscenze oggettivamente valide.
Vale
la pena di ricordare che, originariamente, Einstein aveva parlato solo di
«principio di relatività»). Fu Max Planck, il padre della meccanica quantistica,
a battezzare la teoria
einsteiniana “Relativtheorie” , espressione modificata poi in “Relativitätstheorie”, il nome con cui la teoria divenne universalmente nota. Con molto buon senso un altro grande matematico, Felix Klein, uno dei fondatori della geometria moderna, suggerì il
nome di «teoria degli invarianti», che individuava giustamente nel principale requisito di invarianza delle leggi fisiche il fulcro della relatività.
einsteiniana “Relativtheorie” , espressione modificata poi in “Relativitätstheorie”, il nome con cui la teoria divenne universalmente nota. Con molto buon senso un altro grande matematico, Felix Klein, uno dei fondatori della geometria moderna, suggerì il
nome di «teoria degli invarianti», che individuava giustamente nel principale requisito di invarianza delle leggi fisiche il fulcro della relatività.
Ma
la frittata era fatta ed era ormai troppo tardi, e la proposta di Klein (che a Einstein piaceva molto ….) non prese piede.
Non
ci resta che pensare a quanti discorsi insulsi si sarebbero evitati se il nome
della teoria fosse stato semplicemente diverso.
domenica 27 dicembre 2015
mercoledì 23 dicembre 2015
martedì 22 dicembre 2015
Com'è rotonda la vita!
Com'è rotonda la vita! E quant'è bello stare assieme nei
momenti belli e in quelli meno belli, scherzando
sull'incomprensibile, ridendo di noi, sorridendo delle nostre
malinconie.
Quant'è bella e rotonda la vita, e quanti numerosi,
dolci, ricordi rendono curvi gli spigoli dell'adolescenza
e tenere le immagini di altri noi stessi impegnati in
altre stagioni.
Quant'è rotonda e unica questa vita, per ciò che riusciremo a fare
e a fallire, per ciò che passeremo attraverso battesimi, amori veri e amori finti, morti crudelissime, e lacrime, e urla di amore puro
distillato da vene ingrossate.
Quant'è perfetta questa vita, in tutte le sue forme assurde e in quelle banali, questa vita in cui cambiamo idea mille volte e mille volte torniamo indietro, in cui cerchiamo un punto al centro di questa rotondità, ma spesso senza avere il coraggio di tracciare quel raggio che ci porta verso i tuoi infiniti punti.
da SHIBOLETTA
domenica 20 dicembre 2015
La mia idea su questa storia delle "Obbligazioni Subordinate"
E' una di quelle classiche occasioni dove di innocenti ce ne sono veramente pochi e di principale colpevole esclusivamente uno :
"IL BUDGET"
So perfettamente di cosa parlo e Mimmo mi può essere testimone .
Voi che state all'esterno avrete la vostra versione di Budget, tipo "Budget sulle Vendite", "Budget sui Costi degli Acquisti", "Budget sui Nuovi Clienti" ... c'è un Budget per ogni gusto ...
Ma in Banca, in tutte le Banche, il Budget non è una cosa normale .
Ai Budget legano la tua carriera, ai Budget legano il trattamento economico, ai Budget legano anche la stessa collocazione fisica della tua Sede di Lavoro ( se fai i Budget che ti do, lavori vicino a casa, se li fallisci ti trasferisco in "Culo al Luna" ... ); in poche parole ai Budget legano la tua vita .
E per resistere alle Chimere del Budget devi avere una dirittura morale, una convinzione ferma delle tue capacità professionali, una complessiva onestà di principi da poter dire ai tuoi superiori :
"Sta' Monnezza io non la consiglio e manco la vendo a chi la vole.."
"Sta' Monnezza io non la consiglio e manco la vendo a chi la vole.."
Ed allora apriti cielo ....
Telefonate ogni momento ... Convocazioni ad ore tarde in Direzione ... blandizie alternate a minacce ... promessa di paradisi azzurri o infernali gironi Danteschi .
E questo ogni giorno, per mesi e poi per anni, perché tutti debbono fare sacrifici umani al "Dio Budget" , perché il Budget è un Dio Carnivoro che ha i suoi Sacerdoti in quegli impiegati di banca che lo adorano ma anche le sue prede, quegli innocenti clienti che si ingozzano di fregature .
Ma poi sono veramente tutti "Vittime Innocenti" ???
Se ricordo bene i clienti delle "Obbligazioni Fregatura" sono 10.196 ; quindi 10.196 mammolette del risparmio tradito ??
Io allora voglio sapere quanti di questi 10.196 sono Avvocati , Laureati in Economia ,Magistrati ,Medici ,Ingegneri, etc. eccetera ... perché non mi si può dire che persone di cultura superiore non avessero la piena convinzione di ciò che stavano sottoscrivendo .
Se tu hai due Obbligazioni , una normale che ti da l'1,75% e l'altra subordinata ti da 2,25% , una mezza idea di chiedere :
A) Subordinata a che ???
B) Perché mi rende di più ???
ti verrà in mente di chiederlo o no ??
Ma non solo ....
Anche quei poveri vecchietti ... voglio sapere quanti hanno nel loro portafoglio Titoli Azionari o Prodotti Finanziari Strutturati .... perché se tu investi in Azioni e/o simili , notoriamente prodotti ad alto rischio, tu non mi puoi venire a dire che sulle "Obbligazioni Strutturate" non sapevi cosa rischiavi .
su 10.196 vittime io voglio che i "Gargarozzoni" non scarichino le loro perdite su tutti noi ma siano solo i veri inconsapevoli, per cultura, per asset e comprovata metodologia negli investimenti ad essere risarciti .
Perchè qua "nisciuno è fesso..." .
cDg
Padoan:
"Non daremo rimborsi ma aiuti umanitari."
..... Un bacetto sulla bua ???
sabato 19 dicembre 2015
Esaminando questa foto con superficialità non possiamo vedere altro che un branco di Lupi che avanza in fila indiana in una foresta innevata .
Ma se andiamo oltre la superficialità le cose non stanno esattamente così .
I primi 3 lupi sono quelli deboli e malati.Loro danno il ritmo alla camminata di tutto il branco.Se fosse stato il contrario,loro sarebbero rimasti ultimi e sarebbero morti.
In caso di attacco loro sono i primi sacrificati.
Questi creano il percorso nella neve,per far risparmiare energia a quelli che stanno dietro di loro.Sono seguiti da 5 lupi forti che formano l'avanguardia,invece,al centro si trova la ricchezza del branco :
11 lupe.
Successivamente gli altri 5 lupi formano la retroguardia.
L'ultimo,quasi isolato dal branco, è il leader, il Capobranco .
Lui deve vedere bene tutto il gruppo per poterlo controllare,dirigere, coordinare e dare i comandi necessari.
Perchè un Branco è un Branco se tutti seguono le regole .
... E se imparassimo dai Lupi ?????
Cesare
venerdì 18 dicembre 2015
(nel ricordo dell’amico Arnaldo Ninchi- Nato a
Pesaro il 17 Dicembre 1935 e, momentaneamente, ritiratosi dalla scena della
vita il 6 Maggio 2013)
Davanti alla foto di Arnaldo
Qui e adesso , l’ombra del ricordo
Intona er canto
pe’ l’anima che giace
facendome sentì un dolore
sordo,
con un volto amico
fresco come un fiore .
Ma nun c’è pace !
Er Tempo va de fretta
E sverto me riporta
Nella città che aspetta .
Con passo triste
E con un pianto forte
lascio solo il fratello
a respirà la morte .
Cesare
mercoledì 16 dicembre 2015
martedì 15 dicembre 2015
lunedì 14 dicembre 2015
sabato 12 dicembre 2015
HO FATTO IL NOSTRO PRESEPIO
Come tutti gli anni , se Dio vuole, arriverà Natale .
Tradizionalmente, in casa, facciamo prima l'Albero, poi gli addobbi di luci colorate ed infine il Presepe .
Gesù lo mettiamo subito nella mangiatoia e non aspettiamo, come si usa, la notte della Vigilia .
Perché ??
Probabilmente perché lo abbiamo sempre considerato il "Padrone di Casa" del Presepe e farlo entrare in casa sua 15 giorni dopo ci è sempre sembrato un gesto di scortesia.
Vicino alla mangiatoia del Salvatore c'è la classica scenografia, Magi, Pastorelli, La Sacra Famiglia, galline e pecorelle .
A dire il vero, da alcuni anni ci siamo permessi una variazione in chiave innovativa ; abbiamo aggiunto la statuina di VITAMINA, la cagnolina di famiglia .
Non dico il "nostro" cane perché Vitamina non era il "nostro" cane, ma eravamo noi ad essere la "sua" famiglia.
Chi ama gli animali spero comprenda il senso delle mie parole .
Vitamina faceva poco o nulla di quello che fanno gli altri cani ; non credo di averla mai sentita ringhiare, abbaiare forse una volta o due . Era una cagnolina che aveva il dono della parola delle persone intelligenti : IL SILENZIO ......
Ci ha dato ed avuto amore e poi, nel silenzio ci ha lasciato .
Adesso è là, vicino a nostro Signore, come è giusto che sia, Angioletto Peloso a guardia dell'Eternità .
Quando aprivamo la porta di Casa ci veniva incontro a fare le feste .
Spero faccia altrettanto quando le porte della sua attuale "Casa degli Angeli" si apriranno inevitabilmente per ciascuno di noi .
Allora si , ci sentiremo nuovamente a Casa ......
CdG
venerdì 11 dicembre 2015
mercoledì 9 dicembre 2015
Speranza per un domani migliore
Come è ormai tradizione, ogni anno, in occasione delle vacanze di Natale, partecipo, insieme a tutti gli altri nonni, alla tradizionale recita a scuola della mia nipotina .
Come ogni scuola elementare italiana , canti, poesie e musiche natalizie, con i bambini italiani in bella evidenza e quelli stranieri leggermente defilati......
Nulla di strano, la recita dura poco e poi è festa per tutti , con Panettone , Coca Cola ed allegria .
Finita la recita nel teatrino della scuola , mia nipote mi ha voluto portare a vedere il piccolo presepio che avevano fatto nella sua classe .
Mi è sembrato, come al solito, bellissimo, con la capanna, le pecorelle, i pastori, Gesù nella mangiatoia tra San Giuseppe e la Madonnina .
La solita farina ha imbiancato la capanna e i tre Re Magi erano già in posizione .
Ma stavolta c'era qualcosa di strano, qualcosa che non quadrava .
Nel Presepio c'era un quarto "Re Magio" che non stava, al limite come intruso, davanti alla Capanna del Redentore .
Questo Re Magio stava da solo, quasi al limite del Presepio, fuori dal contesto solito; stava in cima alla montagna di cartapesta , sotto la volta del cielo stellato di carta trasparente,
Ho chiesto alla mia nipotina cosa ci facesse quel Re Magio da solo .
" Vedi Nonno, quest'anno ci hanno aiutato anche gli altri bambini a fare il Presepio e , quando ci siamo accorti che avanzava un quarto Re Magio la mia amichetta Fatima mi ha chiesto se lo poteva mettere lei al suo posto nel presepio ..."
"E tu..??"
"Certamente, gli ho detto io...; ed allora lei lo ha preso e lo ha messo lassù, da solo in cima alla montagna ed era felicissima !!".
A queste parole, ho rivisto il Presepio con occhi differenti .
Ho visto il Nostro Signore nella Culla e lassù, solo sulla montagna, ho visto quell'Arabo , che parlava con il Suo Signore e ne ascoltava le parole .
E in quell'istante ho sentito veramente la VERA Voce del Natale !!!!
Cesare
martedì 8 dicembre 2015
Ma quante sono
le cose che in Italia non riuscirò mai a capire ??
Le Carceri
Stamane davo un’occhiata ai
numeri di alcune carceri italiane e, come ho sempre detto in questo Blog, io
con i numeri ci “sfagiolo” molto poco .
Così non commento ma riporto solo
i numeri lasciando che siano proprio i numeri a parlare per me :
Carcere di Avezzano, provincia
l’Aquila: 76 detenuti, 54 tra ispettori, agenti e sovrintendenti;
Gela, in provincia di
Caltanissetta, 90 detenuti, 61 tra agenti, sovrintendenti e ispettori;
Lucera 182 detenuti e 105 agenti;
San Severo 88 detenuti per 65
agenti.
Per usare un termine calcistico
siamo quasi al “Marcamento ad Uomo” !!
Poi però , dalla relazione annuale del Ministero di
Grazie e Giustizia, ci sono situazioni che è davvero difficile comprendere, come il
caso del carcere minorile di Lecce:
22 agenti, 15 impiegati, nessun
detenuto.
Il centro è
vuoto.
Ed è vuoto dal 2007, perché c’era
bisogno di lavori di ristrutturazione. Otto anni di lavori di ristrutturazione…
Ed ai dipendenti, secondo quanto
riferiscono articoli di stampa e servizi giornalistici, si pagavano perfino gli
straordinari. Interviene il ministero di Giustizia, e viene diffuso un bel
comunicato: “Conclusi i lavori di ristrutturazione, si sta lavorando alla
verifica delle ipotesi di riattivazione della struttura, da destinare ad
interventi rivolti all’area del disagio giovanile”. Ecco: già uno che si
esprime così, meriterebbe di finirci lui, in carcere.
Quel comunicato era dell’ottobre
2015. Siamo a Dicembre 2015 .
Della riattivazione della
struttura non si sa nulla.
Qualcuno, per caso, ha il
Libretto di Istruzioni su come far funzionare l’ITALIA ??
E' Natale !!!!!
E' tempo di pensare ai regali e quest'anno non voglio fare le corse dell'ultimo momento .
Quindi oggi, Martedì 8 Dicembre 2015, faccio il regalo alle mie tre nipotine .
Cosa regalo loro ??
Gli regalo una Canzone di un passato , neanche troppo lontano, che le possa accompagnare in un futuro migliore per loro e per tutte le donne .
You Don't Own Me
You Don't Own Me è una canzone originariamente scritta da John Madara e David White, incisa dalla diciottenne Lesley Gore nel 1963. Rimase per tre settimane al secondo posto della Billboard Pop Singles Chart, dietro ai The Beatles con "I Want to Hold Your Hand" (e scusate se è poco) .
Io non sono una tua proprietà
io non sono uno dei tuoi molti giocattoli
Io non sono una tua proprietà
non dirmi che non posso vedere altri ragazzi
Non dirmi quello che devo fare
non dirmi quello che devo dire
per favore quando esco con te
non mettermi in mostra
Perché: Io non sono una tua proprietà .
non cercare di farmi cambiare in nessun modo
Io non sono una tua proprietà
non legarmi perché io non potrei mai rimanere ferma .
Non dirmi quello che devo fare non dirmi quello che devo dire
lasciami solo essere quella che sono
questo è tutto ciò che ti chiedo.
Io sono giovane e amo essere giovane
io sono libera e amo essere libera
vivere la mia vita a modo mio
dire e fare tutto quello che mi piace
E non dirmi quello che devo fare
e non dirmi quello che devo dire
e per favore quando esco con te
non mettermi in mostra
Hey, non dirmi quello che devo fare
non dirmi quello che devo dire
lasciami solo essere quella che sono
questo è tutto ciò che ti chiedo
io sono libera e amo essere libera
vivere la mia vita a modo mio
dire e fare tutto quello che mi piace .
|
Questa canzone ruppe gli schemi e rappresentò un'affermazione di autonomia delle donne anni prima che cominciassero a soffiare i venti del femminismo .
Questa canzone fu una bandiera delle ragazze del '63 .
Ecco, la regalo a voi, bambine del 2015, portatela ovunque voi andiate.
Vostro nonno.
ps : LA MIA VERSIONE PREFERITA E' QUELLA DELLA SCENA FINALE DEL FILM " IL CLUB DELLE PRIME MOGLI CON
Bette Midler, Goldie Hawn & Diane Keaton :
lunedì 7 dicembre 2015
domenica 6 dicembre 2015
Che talune religioni monoteiste
abbiano in sé germi di una particolare violenza, da un po' di tempo ce ne stava
venendo il dubbio . Quello che invece deve iniziare a sorprenderci è che , anche se volessimo renderci disponibili a una
sorta di dialogo con questa nuova
generazione di musulmani di una età compresa tra i 16 ed i 40 anni , tutti
sempre fottutamente incazzati, è la sensazione
di totale impossibilità dello stesso.
Come a suonare ridicola ci sembra
ormai la monotona reazione “civile e
democratica” data ogni volta da parte , sia
dei cosiddetti musulmani moderati , che dalla tremebonda Società Occidentale .
Insomma, hanno ragione i Francesi che si buttano a destra? Islam è solo e soltanto violenza? Non esiste altro che l'Islam
radicale?
Come occidentali e democratici, dobbiamo
solo rassegnarci ?
Ha dunque vinto, chi da anni non usa mezzi termini e senza fare troppi sforzi, parla di “Nazismo Islamico” applicandolo a tutto il mondo musulmano?
Certamente i recenti fatti di
cronaca non aiutano gli “irriducibili
del dialogo a ogni costo” .
La violenza appare
inevitabilmente intrinseca all'Islam, laddove trovi applicazione il versetto
Coranico "Non lasciar sulla terra, dei Negatori vivo nessuno” .
Ma c'è di più.
Tutta la giornaliera liturgia
dell'orrore dell'Isis, i saccheggi, i tributi chiesti ai non credenti, il
traffico delle donne, le pratiche sanguinarie, non sono una episodica metastasi,
un'epidemia di pazzi radicali, ma solo la piena attuazione dell'Islam delle
origini.
Gli esempi di supplizio
attraversano tutto il testo Coranico. La violenza rimane intrinsecamente legata
alla vendetta tribale . Sono le leggi della tribù del “Mondo di qua” che
vengono semplicemente trasposte "Nell'aldilà".
Quindi cosa fare ?
Privi dell'arma inutile del
dialogo, non ci resta che assistere alla presa del potere delle destre in
Europa in grado di fronteggiare la "violenza intrinseca" dell'Islam ,
a partire da movimenti come quello di Marine Le Pen, in queste ore impegnata a
prendersi la Francia , cuore dell'Europa e culla della “Libertà Occidentale .
Una cosa , in questo triste giorno della nostra giovane Europa dei Popoli, possiamo darla per certo :
Oggi è il giorno del maggior successo del "Nazismo Islamico" , oggi è morta in milioni di cittadini Europei la voglia di vivere senza paura .
Oggi è morta la Vita, oggi ha vinto la Morte , oggi siamo tutti con la tuta arancione inginocchiati ai piedi dell'ISIS .
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