..... Ma noi non ci saremo ....
Quando Galileo Galilei puntò il suo telescopio fuori dalla
sua finestra e si mise ad osservare le stelle, ho sempre pensato che, in
realtà, abbia sbirciato nel salotto di Dio, facendogli una visitina .
Oggi, 16 Ottobre 2017, sappiamo che Dio ha ricambiato quella
visitina e si è affacciato LUI alla finestra del nostro mondo . Da oggi
l'astronomia non è più la stessa e con lei anche l’Uomo che conoscevamo ha
cambiato il suo “essere uomo” .
Si apre dunque un nuovo capitolo per la storia
dell'astronomia: per la prima volta un evento cosmico è stato osservato sia con
le onde gravitazionali sia con la radiazione elettromagnetica. Una scoperta che
, supportata da prove certe ed inconfutabili, rappresenta una pietra miliare
nella storia della fisica e che segna la nascita di un nuovo modo di
considerare l’Universo .
Per la prima volta è stata osservata una 'fabbrica' di
elementi pesanti, come oro e platino. È la coppia di stelle di neutroni, così
dense da essere considerate l'anticamera dei buchi neri, che fondendosi ha
generato le onde gravitazionali ascoltate da Ligo e Virgo e poi l'esplosione
accompagnata da un lampo di raggi gamma vista dal satellite Fermi e confermata
dal satellite Integral dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Poi i telescopi, molti dell'Inaf, hanno visto i segnali spia
della nascita degli elementi pesanti.
Non intuizioni e/o formule ma prove .
È la prima volta he le informazioni relative ad un fenomeno
astrofisico vengono acquisite attraverso due osservazioni profondamente diverse
e complementari: quella dell'emissione elettromagnetica a tutte le lunghezze
d'onda, che è stata da sempre l'unico 'messaggero' usato per avere notizie sul
cosmo, e quella gravitazionale, in grado di portare informazioni da quelle
regioni inaccessibili alla luce .
Avevamo la Vista per vedere l’Universo ed avevamo l’Udito
per ascoltarne la Voce ma , da oggi, questi due sensi si sono uniti,
avvicinandoci al disegno di Dio .
È stata, infatti, rivelata per la prima volta un'onda
gravitazionale prodotta dalla fusione (nel linguaggio scientifico si parla di
coalescenza) tra due stelle di neutroni.
Un'importante scoperta che è stata
accompagnata da un'altra straordinaria osservazione: l'emissione di un lampo di
luce sotto forma di raggi gamma, ovvero un lampo di radiazione elettromagnetica
associata alla poderosa esplosione avvenuta durante il fenomeno.
Inoltre, nei
giorni e nelle settimane successive è stata individuata l'emissione di onde
elettromagnetiche in altre lunghezze d'onda: tra cui raggi X, ultravioletti,
luce visibile, infrarossi e onde radio.
Per la prima volta, dunque, un evento
cosmico è stato osservato sia con le onde gravitazionali sia con la radiazione
elettromagnetica dai telescopi a terra e nello spazio. Inizia così una nuova
era per l'osservazione dell'universo.
Quando le due stelle di neutroni si
fondono al loro posto resta un buco nero o una forma metastabile di stella di
neutroni che evolverà in un buco nero.
Una parte della materia che le immense
forze di marea hanno strappato al sistema, precipita nel buco nero e
l'esplosione che ne consegue proietta nello spazio due getti di materiale che
si muovono quasi alla velocità della luce, all'interno dei quali sono generati
i lampi gamma.
Altra materia ricca di neutroni è proiettata invece nello spazio
circostante ed è proprio qui che vengono a formarsi i nuclei di buona parte
degli elementi chimici più pesanti del ferro, come ad esempio l'oro.
La
radiazione elettromagnetica emessa da questa esplosione, osservata per giorni
dalla rete mondiale di osservatori che segue il fenomeno, sembra dare conferma
a questa ipotesi.
Oggi inizia il nostro futuro , ma cosa succederà al nostro
pianeta, alla nostra stella, all’intero Universo?
Niente di particolare .
Tra due miliardi di anni la
temperatura sulla superficie terrestre sarà così alta (a causa del progressivo
aumento del calore solare) da impedire ogni forma di vita. Altri cinque
miliardi di anni e il Sole si trasformerà in una gigante rossa; la Terra,
ridotta ormai a un sasso morto, sarà divorata dalla sua vecchia stella o si
volatilizzerà nello spazio.
La Via Lattea, nel frattempo, si sarà scontrata con
la galassia di Andromeda. Quanto all’Universo, il ritmo della sua espansione e
il suo destino finale dipendono dalle caratteristiche dell’energia oscura, che
per il momento ignoriamo.
Ma stiamo tranquilli perché , come dice una canzone dei Nomadi del mio
tempo di gioventù : “…. noi non ci saremo .”