venerdì 20 maggio 2016




Quando un titolo uccide più della morte stessa !!!


Ieri è morto Marco Pannella, personaggio politico che ricordo da sempre in prima linea nelle battaglie in cui lui credeva , con coerenza e fede .

Ma non è di lui che voglio parlare, ben altre “penne” oggi ne stanno tessendo le lodi, forse anche con una sospetta enfasi …

Sarà come sempre il Tempo a dare il giusto peso al pensiero degli uomini e a dare al buon caro Pannella il giusto posto nella Storia della nostra Nazione  .

No, non è di lui che voglio parlare ma di questo titolo sparato sul “Fatto Quotidiano” da una Giornalista certamente convinta delle sue idee , la Signora o Signorina, Adele Parrillo .

Quindi da ieri , almeno così mi pare di comprendere, Marco Pannella è tra gli angeli di Dio ed insegnerà loro
“A BESTEMMIARE …..” !!!!

Mi chiedo il perché di questa frase che, personalmente, trovo atroce nella sua crudeltà .
“A BESTEMMIARE ….”

Cara Adele,
Se sei  atea  e non credente non ha senso credere negli Angeli e quindi Marco Pannella sarà stato solo  un uomo con i suoi ideali , i suoi sentimenti, i suoi pregi e difetti (come tutti) , ma ora non è più . 
Vivrà nel ricordo di ciò che ha fatto e di come ha vissuto in Terra ma non oltre, perché, se non credi, oltre non c’è niente  .

Se sei credente il problema è più grave e non riguarda Pannella che, pace all'anima sua, si saprà sicuramente gestire al meglio nel presentarsi a Dio ; No Adele, il problema , se sei credente, riguarda principalmente te ed il tuo rapporto con Dio .

Davvero pensi che la bestemmia sia una forma di affermazione della libertà ??

Credi fermamente che diritti rafforzati  da una bestemmia non vadano a ledere altri diritti o diritti di altri ??

Ma soprattutto, credi veramente  di aver  reso, con questo articolo , un serio omaggio ad un uomo che avrà forse bestemmiato in vita sua,  ma lo ha sempre deciso lui, come, dove e quando ??

Ora Marco Pannella sa lui solo dov'è e cosa fare o non fare, ma di una cosa , sicuramente, non ha bisogno :
Non ha bisogno di ricordi della sua azione che siano un’offesa alla sua memoria ed a quelle libertà , tre le quali quelle di culto, per le quali si è sempre battuto . 

Se del  caso, quando sarà tra mille anni, agli Angeli pensaci  tu , sperando che ad ascoltarti non siano invece tipetti con cornette appuntite che, tra lo strepitar del fuoco e fumi di zolfo ti risponderanno :

“ Non abbiamo bisogno di insegnamenti , siamo qui proprio perché sapevamo bene come bestemmiare; lo abbiamo fatto per primi !!!”


Cesare

  



lunedì 16 maggio 2016

TEMA : ... e vennero gli anni ' 70

Svolgimento :

... E cominciarono i guai .




Ho parlato del '68 e di come ricordo il '69 ma penso sia doveroso fare un passo in avanti e provare a spiegare ai miei nipoti cosa fu , per me, il 1970 .

Del 1970 ricordo l'impatto del consumismo strisciante, Auto, Moda, Dischi , tutto era necessario e tutto faceva immagine . Se non apparivi, semplicemente "Non Eri" . Ma dietro le apparenze si sviluppava anche un parallelo movimento idealizzato volto a creare, nella fantasia dei reduci del '68, un mondo rivoluzionario delle grandi masse popolari .
In quel 1970 erano di casa gruppuscoli di esagitati che mitizzavano ideologie e rivoluzioni terzomondiste . Ricordo le strade di Roma piene di cortei vocianti ad inneggiare .... W MAO !! W IL CHE !! W IL GENERALE GIAP !! W HO CHI - MIN .....
I Ragazzi sapevano tutto sul Sud e Nord Vietnam  che, se poi gli chiedevi dove stava Eboli o Melfi ti rispondevano : "BOHHHH ???" .
L'importante era sgolarsi nei cortei ad invocare Castro, paladino della libertà dal Capitalismo .
Mi ricordo una fazione politica particolarmente attiva in tal senso che , se non erro, si chiamava "Lotta Continua" . 
Inneggiavano alla Rivoluzione ma, fortunatamente, non andarono mai oltre gli strilli per le strade .
Penso che il merito forse sia stato del provincialismo intrinseco della Società Italiana che , almeno in quell'anno, ne limitava gli orizzonti internazionali .
A pensarci bene, fummo provinciali anche nel Terrorismo . I bersagli presi di mira negli anni che seguirono furono , rispettandone sempre la memoria, personaggi comunque sconosciuti al palcoscenico internazionale, Ho quasi sempre avuto l'impressione che essi entrarono spesso nel tragico gioco del terrorismo più per assurde vendette private di Teppisti travestiti da Terroristi  senza ideali .
La prima vittima fu proprio un giornalista del Giornale "La Stampa" dal nome di Casalegno il quale fu ucciso proprio perché, in un editoriale del 30 Ottobre 1969, aveva definito questi esagitati armati , "Teppisti" e non "Terroristi" . 
Eravamo ancora un paese rurale e povero ma , pur nella nostra povertà, il reddito medio degli Italiani era dieci volte quello dei Cinesi, quindici volte quello dei Vietnamiti, venti volte quello dei Cubani .
Eppure quello era il Paradiso .... valli a capire i ragazzi del 1970 !! 
Certamente le cose erano molto differenti da oggi ; nel Mondo eravamo 3.698.000.000 ed in Italia quasi 54.000.000  .
Io svolgevo il Servizio Militare e, in qualità di Sottufficiale , percepivo L.60.000 di stipendio mensili  .
Il Corriere dello Sport mi costava 70 Lire, il Tram lo pagavo 70 Lire (50 L. prima delle 8.00), idem il Caffè del Mattino .
La Benzina costava L.160 al Litro e, un Kg. di Pane 230 L. .

Avevo 20 anni e, almeno quello, era gratis .
Già, ma a pensarci bene, stento a comprendere ancor oggi quale fosse il vero malessere della Società Italiana .
Non so dire se fosse di carattere politico o ideologico , ma c’erano comunque evidenti segni di quella mutazione che sarebbe avvenuta da lì a poco soltanto che, le prime manifestazioni della violenza,  vennero considerate come una semplice malattia passeggera .
Il mondo politico non si sentiva minimamente responsabile pur avendo creato irresponsabilmente quel modello di sviluppo frenetico ed abnorme a cui non eravamo certamente pronti .
Ho tanta confusione nei ricordi e non so più dire le differenze tra l'estremismo di Destra e quello di Sinistra ma forse, più semplicemente, differenze non c'erano . Gli estremismi avevano dichiarato guerra al loro eterno nemico, "La Borghesia", senza rendersi conto che, di fatto, avevano dichiarato guerra all'Italia intera che, in quel lontano anno 1970, si era ormai imborghesita tutta .













martedì 10 maggio 2016





UN POMERIGGIO A TEMPO PERSO



In una domenica di questo Maggio Romano di campagna elettorale sono andato a trovare un vecchio amico all'Ospedale “Agostino Gemelli”  in zona Roma Nord/Pineta Sacchetti .
E’ un Ospedale famoso, pulito, organizzato modernamente e con personale molto professionale,un Ospedale in stile svizzero ,  ma pur sempre un Ospedale ….

E’ immenso, con molte zone nuove di zecca, corridoi ampi e pulitissimi , con finestroni ampi dai vetri lindi  che si affacciano su quei panorami incredibili che solo Roma, se la vedi da lontano, sa offrire .

Corridoi sconfinati e deserti, senza un’anima in giro e con cartelli enigmatici che sembrano appesi da uno scienziato pazzo . Dopo una ventina di minuti che giravo a vuoto mi sono reso conto che salivo e scendevo piani senza logica e , nei piani, giravo in tondo per ritrovarmi sempre allo stesso punto .

Le stanze erano tutte uguali, con numeri che si ripetevano uguali per ogni reparto, e dentro pazienti uguali nella loro immobilità, molti di schiena a guardare fuori dalle finestre e alcuni  a fissare in silenzio il soffitto.

In quel silenzio mi sembrava di sentire anche il rumore delle flebo che gocciolavano in vena .

Ho trovato pochi parenti dentro le stanze ed erano  immobili e silenziosi pure loro .
L’unico che è stato disponibile a parlarmi mi ha detto di non potermi aiutare , che si era perso pure lui e che si era stancato di cercare,  al punto di essere entrato in una stanza a caso, essersi trovato un paziente che dormiva e essersi seduto vicino a quello , ma solo per riposarsi un po’ . 

Ho ripreso il mio pellegrinaggio e mi sono ritrovato in un braccio operatorio con la sala d’aspetto con una famiglia che, appena mi ha visto, ha alzato gli occhi pieni di speranza verso di me pensando forse che fossi  il chirurgo venuto a dare loro buone notizie .
Appena compreso il mio ruolo di “Pellegrino Sperduto” hanno abbassato lo sguardo delusi e sono rientrati nel loro silenzio di attesa  e speranza .
Ho ripreso il mio vagare ma poi mi sono fermato davanti ad una vetrata più grande delle altre mentre  fuori cominciava un magico tramonto sulla campagna Romana.

Ed allora ho capito .

Non mi ero perso ma avevo voluto perdermi, per non trovare la stanza del mio amico gravemente malato.
Erano molti anni che non lo vedevo e forse , perdendomi, avrei  sconfitto il male che lo aveva trasformato e se lo sarebbe portato via a breve .

Perdendo me nei corridoi avevo salvato il ricordo , io di lui e lui di me, perché lui è malato nel corpo e io nell'anima .

Come i raggi bassi di questo sole al tramonto, in questo maggio Romano, io, il mio amico e il sole, non abbiamo avuto nessuna voglia di darla vinta alla Morte  .

E , come una metafora della vita, ho ripreso a girare a vuoto, cercando la mia uscita .

Cesare



Ogni giorno  la Chiesa celebra la S. Eucaristia ; La  offre a  Dio  in sacrificio di lode, la dona in cibo ai  fedeli, la  conser...