giovedì 27 aprile 2017






Questo Video sul WEB ha avuto 280.000 ( duecentottantamila!!!!) condivisioni .

..... E non venitemi a dire che il "Mostro" è solo lui .




Onore a  
Francesco Erpichini, un grande Italiano !!!!



Già immagino il pensiero dei miei amici : "Ma chi cavolo è, o era, Francesco Erpichini ?"

Siete dei disinformati sull'attualità . Il Giovane Francesco Erpichini è uno studente italiano prossimo maturando che, genio della cultura, ha lanciato una petizione on-line così articolata :

"Con riferimento specifico alla prova di matematica della prossima sessione di esami di maturità, ci sembra più che anacronistica l’assenza di un formulario scientifico nell’elenco degli strumenti utilizzabili (nella seconda prova dello Scientifico). A nostro parere una prova di maturità dovrebbe valutare le capacità e le competenze che lo studente ha sviluppato nel corso dei suoi studi senza che la “forza bruta” della memoria filtri l’effettiva validità di tali capacità…”.

Che, tradotto in parole povere, chiede di dare la possibilità agli studenti dei licei di affrontare la temuta seconda prova di matematica con ‘l’aiutino’ di un libretto su cui sono appuntate le formule matematiche.

Bella la definizione di "Forza bruta della memoria"....

"Detto - Fatto" .

E chi, se non il Movimento 5 Stelle, paladino della "non cultura", poteva appropriarsi della brillante idea e presentare immediatamente in Commissione Cultura (che per loro è solo un reality TV) una istanza per  tenere sul proprio banco un formulario che permetterebbe agli studenti di affrontare l’esame di maturità con meno ansia e più tranquillità ??

Meno ansia e più tranquillità .
Già ........
Lo studio e l'impegno ? 

A che servono se poi in Parlamento ci vai con due click ??

Peccato solo che siano proprio le conoscenze memorizzate quelle che diventano vive e, quindi, si trasformano in competenze solo attraverso l’attivazione del senso, della logica e del ragionamento, che sono il cuore pulsante dell’apprendimento. 

Ed in ciò si configura la selezione tra chi vale e chi ( come me) vale un po' di meno .

Selezionare cosa ricordare è ciò che tutte le persone competenti fanno nel loro campo di interesse tramite una mappa concettuale e la costruzione di una gerarchia di contenuti; si tratta di un’operazione sofisticata e di grande valore culturale ed educativo, che necessita come nessun’altra del supporto e della guida dei docenti, del loro ascolto e non dei "libretti di formule" sul banco .

Lo scrivo io che non ho mai avuto memoria !!

Lo scrivo io che mi annotavo le formule sul palmo della mano che poi, per il sudore, si sbiadivano e non si leggevano più già dopo due minuti ...

Lo scrivo io che rendo, da sempre, merito ai miei compagni più bravi ed onesti di me, ma non a Francesco Erpichini, ed ai politici furbetti che la pensano come lui.


martedì 25 aprile 2017




   25 Aprile 2017 - "La Liberazione"


Vogliono seppellire la Massoneria ?
Non c'è problema perché la Massoneria non è pianta ma seme .


Vogliono toglierci la parola ?
Non c'è problema perché noi non siamo voce ma pensiero .


Vogliono cancellarci dalla storia di questo paese ?
Non c'è problema perché,  possono strappare i fogli dei libri di storia ove si parla di noi,  ma non possono strappare l'anima di questo paese ove , nei secoli, abbiamo inciso il nostro nome e la parola        
                                  "Libertà" 

                                                          


venerdì 21 aprile 2017


Dice Paolo : Non ti occupare di Politica .....

Già, vorrei, ma come faccio ??

Prendiamo per esempio la trasmissione di RAI TRE - "Report" che ci ha propinato una tiritera di oltre mezzora contra la vaccinazione contro il Papilloma Virus .
Il Responsabile della Trasmissione ha precisato che non voleva dissuadere nessuno dalla vaccinazione ma solo fare corretta informazione sanitaria sulle possibili controindicazioni del vaccino . 
Nessuna giustificazione .
Oggi parlare di vaccini a un’opinione pubblica intossicata da messaggi virali sui social che tambureggiano inesistenti vantaggi nel non vaccinare bambini e adulti, anche con le migliori intenzioni, è un rischio forte, se non si affronta la questione generale prima di entrare nello specifico vaccino, quello del papilloma, che comunque ha salvato migliaia di vite umane.
Purtroppo, invecchiando mi sono reso conto, empiricamente, che le trasmissioni di inchiesta televisiva mi fanno impressione soltanto quando affrontavano un tema che non conosco per nulla, mentre ogni volta che toccano un tema che studio mi risultano intollerabili per quanto sono banali oppure, peggio, deformanti. 
Questo modo di fare inchiesta mi sembra manchi sempre di leale sincerità ; a volte persino si vende come inchiesta ma è solo una collazione di lavori altrui più una singola intervista che contribuisce al nulla o, al più, ad una performance emozionale montata sempre nella stessa maniera:

  • introduzione contestuale con musichetta allegra;


  • montaggio dichiarazioni personaggi influenti;


  • scesa in campo del dubbio, la musica cambia, montaggio articoli di giornale che raccontano episodi variamente contestabili;


  • modalità "mhhh, ho una brutta sensazione"; 


  • elencazione di varie documentazioni (molto spesso incomplete oppure omissive) che attesterebbero un certo tipo di "interesse";



  • intervista al soggetto accusato di avere un interesse;



  • insinuazione del dubbio tramite testimonianza di qualcuno che nella metà dei casi non è riconoscibile oppure ha plateali ragioni per vendicarsi;



  • conclusione "aperta" del servizio.



In questo modo hai sempre la sensazione che ci sia del marcio, per forza.
Ma l'inchiesta è un'altra cosa.
L'inchiesta porta documentazione che altri non hanno, non mette assieme figurine di personaggi che hanno "interessi". Dimostrare che qualcuno guadagna da qualcosa che ci dice di questa cosa? Nulla. È una specie di moralismo calvinista applicato al giornalismo.
Il moralismo che i 5Stelle hanno mutuato dal PD modificandolo alle proprie teorie oscurantiste -

Quel servizio sul vaccino era al massimo una bozza, magari anche promettente, ma senza nulla di concreto da portare al pubblico.
L'unica notizia possibile è dire se un vaccino fa male, in caso contrario un vago richiamo alla trasparenza, peraltro pure lacunoso e scentrato, va catalogato in altro modo : Stronzata !!
Non certo nella gloriosa definizione di inchiesta giornalistica.

Oggi, che la Trasmissione Report è oggetto di critiche da tutta la comunità Scientifica, chi è che la difende ?
Il presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, il Deputato del 5Stelle Fico, che arriva a dichiarare : 

                Italiani, se  sospendono Report non pagate il canone"....

Niente di sorprendente se andiamo a ricordarci del Manifesto 2015 del Blog di Grillo contro i vaccini : 


    Devo vaccinare mio figlio?
Tanti genitori si  interrogano sull'efficacia dei vaccini e sui loro effetti collaterali.
Pochi sanno che tra il vaccinare e il non vaccinare c'è una via di mezzo
scientificamente affidabile che va approfondita e spiegata.

I vaccini hanno svolto un ruolo fondamentale per debellare malattie terribili come la poliomielite, la difterite o l'epatite. Tuttavia, essi portano con sé un rischio legato agli effetti collaterali che generalmente sono momentanei o superabili (vomito e diarrea nel caso delle allergie) ma che, in casi molto rari, possono essere anche gravi come l'induzione della stessa malattia di cui si vuole rendere immuni.



LA MANCANZA DI FIDUCIA

L'interrogativo "Devo vaccinare mio figlio?" nasce da un problema di fiducia, anzi di mancanza di fiducia:

- verso le case farmaceutiche che trasformano la salute in profitto. Troppo spesso esse sono interessate a ottenere utili a ogni costo. Lo dimostrano i tanti scandali su scala globale nati dall'obiettivo di vendere sempre più farmaci, talvolta inutili, e quasi sempre dannosi.
- verso i medici e i pediatri che, in alcuni casi, si sono piegati ai favori delle stesse case farmaceutiche dimenticando gli interessi del malato.
- verso la politica che sempre più si è allontanata dal difendere gli interessi dei cittadini per rappresentare quelli dei grandi gruppi di potere.
- verso il mondo scientifico che ha abbandonato l'approccio della medicina basata sull'evidenza e si è lasciato contaminare da pubblicazioni con risultati discordanti, lasciando così il campo a pseudo ricercatori che hanno cavalcato il sentimento di paura della gente per farsi pubblicità, magari aiutati anche da internet.
In mancanza di fiducia è molto difficile prendere la decisione giusta. Come fa un genitore a essere davvero consapevole di ciò che decide in un momento così importante per la vita dei propri figli? Per fare chiarezza in questo mare di inconsapevolezza, bisogna tener presente due livelli di decisione:
un livello di decisione collettiva, che attiene al mondo politico.
un livello di decisione personale, relativa alle famiglie.
In Europa si confrontano due modelli per raggiungere un livello di copertura vaccinale adeguato: quella obbligatoria per tutta la popolazione e quella raccomandata dagli esperti.

I VACCINI NEGLI ALTRI PAESI EUROPEI


L'Italia è l'unico Paese europeo che ha deciso di adottare una politica di vaccinazione molto stringente: obbligatoria per 4 malattie (la difterite, l'epatite B, la poliomielite e il tetano), e raccomandata per pertosse, varicella, influenza o tubercolosi. Se si confronta questa scelta di politica sanitaria con quelle prese in alcuni Stati europei (come la Germania, l'Inghilterra, la Spagna o la Svezia) si scopre che esiste un approccio totalmente differente basato sulla raccomandazione per tutta la popolazione. Con quali risultati?

La difterite


Se si considera la terribile difterite, una malattia con altissima percentuale di mortalità nei bambini (dal 5 al 10% dei casi) l'Organizzazione mondiale della Sanità pone l'obiettivo di una copertura del 90% della popolazione. Nel 2012 in Germania sono stati registrati 9 casi, in Svezia 2 e in Italia nessuno. Nel 2011 in Germania 4, in Svezia 2 e in Italia nessuno. Quindi, in questo caso, il vaccino obbligatorio contro la difterite è stata una misura efficace, perché ha salvato vite umane e debellato questa malattia.

Il tetano


Tuttavia, se si considera il tetano, che non è una malattia contagiosa e non può generare una epidemia, i dati dicono che l'obbligatorietà in Italia non ha portato risultati apprezzabili rispetto agli altri Paesi europei. Nel 2000, per esempio, sono stati 8 i casi di tetano in Germania, 27 in Spagna, nessun caso in Svezia, ben 98 in Italia. Differenze simili sono state riscontrate anche negli altri anni.

A questi dati che riguardano l'efficacia bisogna poi aggiungere la valutazione dei rischi d'insorgenza di effetti collaterali più o meno gravi e più o meno diffusi.



VACCINARE MENO, VACCINARE MEGLIO 

Sulla base di queste informazioni scientifiche si deduce che bisogna ridurre al minimo l'obbligatorietà e, al limite, sostituirla con la raccomandazione di un esperto. I genitori saranno così chiamati a scegliere singolarmente per il rischio minore per i propri figli. Su quali basi potranno fare questa scelta? Quale approccio bisogna adottare per accompagnare i genitori verso una scelta consapevole? Bisogna ripristinare quel rapporto di fiducia con il proprio medico e con il proprio pediatra. Solo un esperto può valutare l'efficacia e l'utilità della vaccinazione. A un sistema di vaccinazione di massa che poteva andare bene nei primi del '900, va sostituito un sistema di vaccinazione specifico basato su una valutazione del rapporto rischio/beneficio da parte del medico.

Il medico deve tener conto:
dello stato di salute del bambino


di un'attenta anamnesi familiare

si dovrebbe evitare di vaccinare nei primi 10-11 mesi con vaccini rivolti a malattie poco o per nulla presenti nella fascia di età pediatrica

si dovrebbe evitare una vaccinazione multipla ma propendere per uno schema di vaccinazione personalizzato. Ad esempio perché mai in Italia invece dei soli quattro vaccini obbligatori, i nuovi nati ne ricevono di fatto sei? Perché il Sistema Sanitario Nazionale fornisce una formulazione contenente sei vaccini?




LA RIFORMA SANITARIA DA FARE

Il medico deve ritornare al centro del sistema sanitario. Oggi è invece relegato al ruolo di passacarte schiacciato tra le paure dei pazienti e le pressioni delle case farmaceutiche. Si devono stabilire delle linee guida internazionali basate sul rispetto dell'evidenza scientifica così da dare al medico pediatra la possibilità di valutare le differenze caso per caso. Le vaccinazioni superflue devono essere evitate.

Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, invece, sta varando un nuovo Piano di Vaccinazione Nazionale che sembra non tener assolutamente conto di tutte queste valutazioni perché, ad esempio, non rimuove l'obbligatorietà e mira a incrementare la copertura vaccinale anche dove non è assolutamente giustificata.
Una vaccinazione di massa obbligatoria è un regalo alle multinazionali farmaceutiche ed è quanto di più lontano ci possa essere da un approccio appropriato. L'appropriatezza in medicina vuol dire "fare esattamente ciò che serve", evitando di fare ciò che è superfluo.

Tra vaccinare tutti e non vaccinare nessuno, c'è una via di mezzo molto più appropriata, e cioè vaccinare di meno e vaccinare meglio!    Frase che , aggiungo io, sembra dica tutto,  mentre non dice assolutamente   niente !!!!



mercoledì 19 aprile 2017

Il sindaco di Amatrice contro turismo delle tragedie: "Niente selfie sennò mi inc...."


Il Sindaco di Amatrice esprime la sua giusta indignazione per quanti, il giorno di Pasquetta, sono andati in gita ad Amatrice a farsi le foto con sfondo sulle rovine della sua amata città .
Probabilmente sono le stesse persone che si fecero fotografare sugli scogli dell'isola d'Elba con la "Concordia" amabilmente sbattuta dalle onde , oppure ad Avetrana, con foto di gruppo nella strada ove era la villetta ove fu uccisa la piccola Sara Scazzi .

Ma, rabbia a parte, non dobbiamo pensare che il Turismo del Dolore sia un fenomeno tutto italiano, tutt'altro .

Anzi, a ben vedere, nel mondo esiste un vero e proprio mercato del Turismo che, più che del dolore, potremmo definire dell'orrore .

Amene località che , sparse in tutto il globo, sono oggetto di visite turistiche a pagamento ove, per pochi spicci, si può respirare ancora il profumo del sangue e della disperazione di centinaia di migliaia di vite umane spezzate dal dolore e dalla ferocia dell'uomo e della natura .

Mi sono divertito ( ... si fa per dire ) a rintracciare località, ampiamente pubblicizzate dai locali Enti del Turismo, ove vengono offerti pacchetti scontati di Visita/Soggiorno per respirare a pieni polmoni il profumo della Morte e della Sofferenza Umana .


Ecco la città di Dallas, con il Museo sorto nel punto ove, il 22 Novembre 1963, venne assassinato il Presidente J.F. Kennedy . E' possibile farsi una foto nel punto esatto ove il proiettile colpì il Presidente pagando 2 $ all'amministrazione comunale di Dallas


KarKarostas Cietums in Latvia

In Lettonia è possibile visitare a pagamento il carcere militare più duro d'Europa e, con un piccolo supplemento, si possono fotografare i detenuti messi in ginocchio a posare per i turisti ,


Delizioso scorcio di una cella arredata in "Arte Povera" .



In Ruanda è possibile visitare la Collina degli Orrori ove , da Aprile a Luglio del 1994 , furono massacrati circa 1.000.000 di Tutsi .

... di alcuni dei quali si conserva, amabilmente, anche l'abbigliamento .



E mentre in Cina si fanno fotografie sulle rovine del terremoto del Sinchuan
(Scuola media con 53 alunni morti)


In Bosnia è possibile visitare un sito con una fossa comune ove circa 500 mussulmani furono seppelliti .
Dimenticavo ..... siccome non c'era tempo, li seppellirono vivi .


La chiudo così, 

   perché non mi sento molto bene .....



Se non cambiamo adesso , quando .......  ??


Il mio amico Paolo mi ha detto che , ultimamente, mi occupo troppo di politica .
Ha perfettamente ragione .
Non posso nascondere come questa amara circostanza sia stata indotta dalla costante intromissione della politica nella mia vita quotidiana  .
Non più politica come "Destra" contro  "Sinistra" ma "Populismo" contro "Liberismo".
Tutti a chiedere di chiudere i confini , prime della nazione, poi dei nostri prodotti ed infine, delle nostre menti .
Menti racchiuse che poi diventano, forzatamente, chiuse .
Teoricamente noi, che agiamo sotto i principi di Uguaglianza, Libertà e Fratellanza, dovremmo essere al sicuro da questa "chiusura mentale" ma non sono affatto sicuro che le cose stiano così .
Siamo ormai arroccati dietro delle Mura di Gerico virtuali che difendono i nostri vetusti rituali e le nostre arcaiche terminologie, mentre intorno tutti suonano le Trombe a perdifiato per farle cadere .
E noi invochiamo le nostre libertà di essere ciò che siamo; già, ma su cosa siamo esattamente ognuno di noi  la pensa in maniera diversa .
Ed intanto le trombe suonano e le mura tremano .
Solo per dare una piccola idea, riporto di seguito un piccolo brano di un giornale in versione web che, mica tanto diplomaticamente, riporta che idea taluni abbiano dei rituali della Libera Muratoria :

Da Articolotre.com - Marzo 2017 :


No comment ....

giovedì 13 aprile 2017



Se questo è il meglio .....


L'On. Luigi Di Maio rappresenta il futuro candidato del Movimento 5 Stelle alla Presidenza del Consiglio ??
Tutto pare indicare che lo sia . E' bello, giovane e furbo, molto furbo .
Ma è ciò sufficiente a fare il Presidente del Consiglio ? 
Perchè, se lo fosse, poiché gli Italiani sono un popolo di furbi, saremmo tutti candidabili . 
Le cose non stanno propriamente così, perché occorre anche, ma non tanta, intelligenza, che il nostro candidato premier, non evidenzia, a mio modesto parere, in sufficiente misura .
A dire il vero, non è che gli avversari brillino in maniera particolare, ma il ragazzo in questione li distacca alla grande ....
Tralascio la Mail su Marra, non letta per trascuratezza e gli SMS ( negati) con i quali lo definiva "Servitore dello Stato" (provati)  .
Sorvolo sugli inviti ed i proclami inneggianti alla violenza di piazza ,
Ma i  Romeni, caro Luigi, li dovevi lasciare stare perché le bugie e le falsità, specialmente quando sei Vice Presidente della Camera ( ebbene si...), è meglio lasciarle dentro i confini nazionali, altrimenti sono guai seri.
Veniamo ai fatti . In un post su Facebook del 10 aprile scorso, Luigi Di Maio ha scritto
“L'Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali. Mentre la Romania sta importando dall'Italia le nostre imprese e i nostri capitali. Che affare questa UE!”.
 
Da dove scaturisce tale affermazione ?

Le sue parole prendono spunto da dichiarazioni del Procuratore aggiunto di Messina Sebastiano Ardita, in un video incorporato nello status di Di Maio.
Ardita si riferiva però a un dato molto più preciso (anche se di dubbia provenienza). Ha detto precisamente, parlando di “importazione di criminalità”:

Qualche tempo fa – qualche anno, ma la situazione non è cambiata – il ministro rumeno, degli Interni se non sbaglio, ci comunicò che di tutti i mandati di cattura europei che riguardavano cittadini rumeni il 40% proveniva dall’Italia. Quindi questo significa che quattro rumeni su dieci che avevano deciso di andare a delinquere avevano scelto il nostro paese come luogo nel quale andare a delinquere».

Il magistrato ha detto insomma che, tra i criminali rumeni che avevano “deciso” di farlo in un altro paese, quattro su dieci avevano “scelto” l’Italia. Di Maio ha preso questa affermazione, l’ha ampliata e l’ha in qualche modo invertita: non è stata la minoranza dei criminali “in trasferta” ad avere scelto in quattro casi su dieci l’Italia, ma c’è stata addirittura un’importazione di quattro persone su dieci tra chi faceva già il criminale in Romania.Ardita parlava, nello specifico, dei mandati di cattura europei. Per dare un ordine di grandezza, nel 2014 ne sono stati emessi 14.700 in tutta l’Unione europea. Il 40 per cento di quelli che riguardano rumeni, dice Ardita, vengono dall’Italia.
Si tratta davvero di una percentuale particolarmente inattesa?
In Italia risiedono oltre un milione di cittadini romeni (secondo l’Istat 1.131.839 nel 2015) a fronte dei quasi 3 milioni totali di cittadini rumeni che vivono abitualmente all’estero in Paesi Ue. Cioè il 38% della popolazione emigrata nell’Ue. Insomma, è perfettamente ragionevole che il 40% di richieste di mandato di cattura europeo interessi un Paese, l’Italia, dove risiede quasi il 40% della popolazione rumena emigrata nell’Ue. Con una dimostrazione per assurdo potremmo dire che se in Italia risiedesse il 100% della popolazione emigrata romena sarebbe ovvio che il 100% delle richieste di mandato di cattura europeo pervenute a Bucarest provenissero dall’Italia. Quella di Ardita è insomma una “non-notizia”. 
Ad ogni modo, le frasi di partenza di Ardita erano già problematiche per conto loro. Ad esempio, come essere sicuri che la situazione non sia cambiata negli ultimi anni, per quanto riguarda la criminalità rumena?
Come dimostrano i dati citati da Patrizio Gonnella, presidente dell’associazione Antigone, in un articolo per Openmigration, quella rumena è stata l’etnia straniera più rappresentata nelle carceri italiane fino al 2015, ma nel 2016 la situazione è cambiata, con un calo sia nei numeri assoluti (da 2.893 a 2.825 detenuti) sia in percentuale (dal 16,8% del totale dei detenuti stranieri, al 15,6%).
Nel 2016, così, l’etnia straniera maggiormente presente nelle carceri italiane è divenuta quella marocchina.
Non è chiaro poi, nelle frasi di Ardita, chi sia l’autorità pubblica romena ad aver dato l’informazione, a chi fosse diretta e quando sia stata trasmessa.
Quelli dati da Ardita e Di Maio “sono numeri un po’ a caso. La vera questione è l’incidenza della criminalità romena ed è una questione difficile da analizzare, già solo per il fatto che gli unici numeri certi che abbiamo sono sugli autori di reato che vengono arrestati e identificati come tali. Le denunce non fanno testo. Spesso abbiamo visto nella cronaca che vengono denunciati ladri appartenenti a una determinata etnia, ma poi questo non è nei fatti vero.

Ma se vogliamo guardare ai dati, si è verificato ad esempio che, riguardo ai furti in abitazione, a fronte di una crescita del fenomeno negli ultimi 12 anni la proporzione tra criminali italiani e stranieri colpevoli di tale reato è rimasta immutata. Quindi non è vero che l’aumento dei furti in abitazione è imputabile all’arrivo di più stranieri in Italia.

Ma Di Maio ha scritto una cosa ancora più sbagliata, cioè che “l'Italia ha importato dalla Romania il 40% dei loro criminali”. Cioè che per ogni 10 criminali rumeni, 4 sono venuti a delinquere in Italia.
Come dicevamo, nel 2016 nelle carceri italiane sono presenti 2.825 detenuti romeni (a fronte di un numero di residenti, è bene ricordarlo, di oltre 1,1 milioni). Nelle carceri romene sono presenti 27.455 detenuti (di cui il 99% rumeni: dati riferiti al 2016). C’è dunque un rapporto di circa 1 a 10 tra i criminali romeni rimasti in Romania e quelli detenuti in Italia.
Se poi sommiamo i criminali romeni detenuti in Romania con quelli detenuti negli altri Paesi Ue (11.511 a novembre 2016), il totale sale a 39.966. Come dicevamo, 2.825 sono oggi detenuti in Italia: il 7,25 per cento. Un dato percentuale che scenderebbe ancor di più se considerassimo i cittadini romeni detenuti in Paesi extra-Ue (su cui non abbiamo dati certi).
ll tutto a fronte dell’aver “importato” dalla Romania quasi il 6 per cento della sua popolazione (oltre 1 milione su circa 19 milioni).
Dunque Di Maio non solo riporta affermazioni, quelle del Procuratore Ardita, che già avrebbero dovuto sollecitare una qualche richiesta di maggiori informazioni, ma le fraintende anche. La sua affermazione è dunque completamente errata, o meglio ancora, una vera e propia "stronzata" .


      Se poi pensiamo che l'ha detta il Vice Presidente della Camera,  colpevolizzando oltre un milione di cittadini europei di nazionalità Romena residenti in Italia, senza riflettere sull'impatto delle sue parole sulla reciproca convivenza civile della nostra Nazione, la cosa assume caratteri tragici .


Ma si sa, i 5Stelle hanno un Dio Comico che, pertanto,  non ha il senso della tragedia ,

  

martedì 11 aprile 2017

Facciamo un gioco ??? Trovate la differenza tra 




A) - LE ACCUSE DI GRILLO 
ALLA CASSIMATIS






B) - L'INCHIESTA  DI WOODCOCK E LE ACCUSE CONTRO 
TIZIANO RENZI 





C) - L'INCHIESTA DELLA COMMISSIONE BINDI SUI  30.000 MASSONI  ITALIANI. 




Trovata la risposta ??

No ?

Semplice : La dimensione delle palle .....





L'affare CONSIP , il depistaggio e la Commissione Bindi sulla Massoneria deviata ...


Signora Bindi e signori onorevoli della Commissione Antimafia, adesso tocca a Voi fare una attenta riflessione .

Ormai è chiaro a tutti che avete sequestrato i nomi , non dei Massoni di Calabria e Sicilia dal 1990 ad oggi,  ma i nomi di tutti i Massoni Italiani dal 1990 ad oggi .

Ormai è noto a tutti che avete fatto esaminare i collegamenti e i dati di 30.000 cittadini colpevoli di nessun reato se non di essere Massoni , esaminare i nomi di 30.000 cittadini italiani non soggetti a nessuna indagine , privandoli di diritto alla difesa e di una minima tutela giuridica .

Una commissione che approva all'unanimità questo aborto della Giustizia sarà colpevole agli occhi della Storia .

Ma è altre sì chiaro che la Massoneria Deviata e la Criminalità sono stati un mezzo per arrivare a trovare nomi politicamente esposti da poter utilizzare nel corso della prossima campagna elettorale.

Era il processo mediatico, prima di quello giudiziario, che si sarebbe potuto da subito utilizzare .
Un processo anticipato da fare sui Giornali in TV e sul Web, prima che un qualunque organo giudiziario ne valuti l’opportunità .

C’era il ruolo delle persone che si speravano coinvolte che si poteva utilizzare . 
Ed invece di palese c’è solo l’abuso del suo carattere “preliminare”; è noto che, in un’indagine che il codice qualifica a partire da questo aggettivo, si fanno scoperte precarie per definizione e che pertanto dovrebbero far pensare al giudizio con umiltà.
In Italia accade tutto il contrario: Al posto di un silenzioso procedere, ulula il dileggio autorizzato, la lapidazione paralegale.

Si sbrana l’avversario ancora vivo . 

Ora, per trasformare una serie di scoperte precarie in una conoscenza inamovibile, per mutare, sotto i vostri occhi, il “preliminare” in “definitivo”, occorre un congegno che semplifichi e, al contempo, munisca questa semplificazione di una insidiosa plausibilità.

Questo congegno è "Il Processo Mediatico" .
Si tratta di un congegno illegale perché si fonda su quello che possiamo chiamare “il grado zero della prova”, ma ciò non conta perché rende superfluo il processo, a neutralizzarlo.

Il “Processo Mediatico” è veloce, reale ed efficace . Esso agisce come un’ostensione: svela nascondendo, nasconde svelando. L’altare è il Web ; l’assemblea “la pubblica opinione”; Un Blog diventa la Giuria; i "Like" il verdetto.

Questa indagine sulla CONSIP, pertanto, è simile a quella sulla Massoneria: offrono entrambe un esempio particolarmente vistoso del congegno in corso d’opera.

Appunti ritrovati a pezzi nella pattumiera, e poi ricomposti, nomi sequestrati e che vengono diluiti poco a poco : subito se ne ricavano segni, illazioni, allusioni.

Ma questa non è Verità, questa non è Giustizia . 

Ciò che doveva suggerire almeno cautela, grazie al congegno, assume un magnetismo aberrante e attrae, lega, cattura. 
E si va oltre; non solo è un appunto fatto a pezzi, sparso fra altri pezzi e altri olezzi di immondizia , ma è un “pizzino” oppure un elenco sottratto con la forza, a diventare perversa forma di un potere illegale . 
Aprite un giornale a caso, in queste ore: leggerete, ma non leggerete; vedrete, ma non vedrete; intenderete, ma non intenderete.

Sul piano degli effetti il risultato è presto detto: si consolida in questo modo la suggestione che essa conduca, una volta per tutte, all'intera conoscenza: il giudizio processuale non serve.

No Signori !!!! 

L’indagine, così riconfigurata, è Tirannia; il processo, è Democrazia.

In questa modo una sentenza di assoluzione o di condanna, è quasi sempre resa superflua dagli effetti “anticipati” dell’indagine/ostensione sui Media .
Democrazia e Processo non ci sono più; giacciono tuttavia esanimi i loro cadaveri putrefatti .
Ma tanto basta a una liquidazione globale di istituti e di istituzioni democratiche , fatta in una maniera assai più efficace di ogni radicale abrogazione in Parlamento .
Stante così le cose, la liquidazione delle Libertà Democratiche agisce ed agirà indisturbata su ciascuno: 
          uno per volta, casa per casa, vita per vita.

                 Oggi a noi, domani a tutti .


  

Ogni giorno  la Chiesa celebra la S. Eucaristia ; La  offre a  Dio  in sacrificio di lode, la dona in cibo ai  fedeli, la  conser...