A proposito
dei Templari …..
Vorrei
chiarire come la penso .
Circa un anno fa . ho avuto modo
di scrivere sul blog , ad onor del vero scopiazzando da alcuni miei precedenti
e datati elaborati, una serie di appunti per ricostruire una breve “Storia dei
Templari” .
Il fascino dei Templari ha
coinvolto me e molti dei miei più cari amici ed amiche, ma non sempre abbiamo
avuto , al riguardo, la stessa identità di vedute .
Ritengo possa essere utile chiarire
come vedo e considero la materia .
Penso che sia un errore interpretare
ogni atto, cerimonia e simboli riferiti ai Templari in chiave esoterica e
misteriosa, mentre bisogna esaminare ogni aspetto della loro vita in relazione
a quelli che erano i comportamenti degli uomini d’allora e il perché della simbologia.
Parimenti sarei veramente felice di non sentire più parlare della cappella di
Rosslyn come costruzione templare, quando in realtà è solo una fantasia
architettonica del Quattrocento (chiesa costruita tra il 1446 ed il 1450 !) .
E non è tutto .
Vera e propria mistificazione in
merito all’Ordine del Tempio è voler loro attribuire ricerche del Tempio di
Salomone, del Graal, di pietre filosofali, di tesori non meglio specificati, di
esperienze alchemiche.
I Templari vivevano in Terrasanta
ed erano costantemente impegnati nei combattimenti con i saraceni ; pochi di
essi sapevano leggere e scrivere, infatti un detto medievale recitava:
“Rozzo e ignorante come un
cavaliere”,
mentre i membri dell’Ordine che
vivevano in Europa si preoccupavano di produrre ricchezza per mantenere i
castelli dell’Ordine e i fratelli impegnati nella guerra nel Regno di
Gerusalemme.
Gli esperti sui Templari ed il
Templarismo spuntano ovunque e sempre più in fretta .
Troppi e troppo in fretta , a mio
modesto parere .
È facile farsi credere esperti di
Templari scopiazzando a destra e a manca sui tantissimi libri che parlano
dell’Ordine del Tempio, tra l’altro senza citare gli studi e i testi di quanti
si occupano di tale materia in maniera seria ed approfondita.
Il motivo per il quale assistiamo
al proliferare di tutti questi “esperti” è presto detto, perché l’argomento
Templari attira e fa cassetta.
In poche parole “ Porta Soldi”
!!!
Se qualcuno fa intervenire delle
persone a trasmissioni televisive sui “Templari” non chiama mai studiosi seri e
che si occupano con competenza e da anni di questo argomento, bensì persone che
non solo non conoscono la storia dei Templari, ma nemmeno quella del Medioevo,
e per capire la personalità degli uomini del Tempio bisogna avere una conoscenza
approfondita del Medioevo. Sarebbe ora che gli studiosi si rendessero conto che
la storia degli ordini monastico-militari è una branca specialistica della
storia medievale.
Il fascino dei Templari penso
risieda per molti, in un presunto e leggendario alone di mistero che circonda, non tanto la loro storia nota, ma quella parte presunta di “non storia” che ,
si dice , racchiuda il loro “Credo Eretico .
Sgombriamo il campo alle fandonie
.
Non vi è mai stata nessuna eresia
templare e certi aspetti delle cerimonie dell’Ordine, interpretati come tali,
derivavano dall’ignoranza grassa della gran parte dei suoi membri. Tra l’altro
vi era una grande differenza tra il tipo di vita e le conoscenze dei frati
templari residenti in Terrasanta, Spagna e Portogallo e quella dei monaci nei
conventi europei. Tutto il sistema di vita, le preghiere, le cerimonie e i
regolamenti venivano decisi in Terrasanta e quindi imposti alle precettorie
europee che obbedivano, ma non sempre capivano , il perché di certe regole e certi
cerimoniali. Da questo stato di cose sono nate confusioni e fraintendimenti.
Quando in Terrasanta, al momento della ricezione nell’Ordine, si diceva al
novizio di rinnegare il Profeta e di sputare a terra alla presenza della Croce,
lo si faceva per fargli capire che lui doveva rifiutare Maometto, il Profeta
dei musulmani e come rafforzativo di tale negazione si aggiungeva lo sputo a
terra in segno di disprezzo, e alla presenza della croce quale garanzia del
giuramento. Tale prassi, naturalmente, era d’obbligo anche in Occidente dove
pochissimi ne conoscevano il significato e gli altri, spesso incuriositi, ne
chiedevano il significato ai superiori che, ignoranti anche loro, si
trinceravano dietro alla solita frase: “Obbedisci, è un precetto dell’Ordine”.
E così avveniva anche per altri aspetti di vita nel Tempio.
Ho letto spesso la parola
“sapienzialità” attribuita ai Templari in contesti alquanto vari e discutibili.
Se diamo al vocabolo il suo valore culturale possiamo dire che essa non
esisteva tra i Templari, ove la maggior parte di essi, tranne i preti e pochi cavalieri, si dichiararono “illetterati” e quasi tutti non capivano nemmeno
la lingua della chiesa: il latino.
Concludo con una personale
riflessione .
Spero ricorderete come, circa quattro
anni or sono, giornali, radio ed altri mezzi di comunicazione di massa hanno
dato grande rilievo al “ritrovamento” della pergamena di Chinon che contiene
gli interrogatori svoltisi in quel castello regio dei dignitari del Tempio.
A differenza di quanto sostenuto
da una ricercatrice dell’Archivio Vaticano, e cioè che il documento era del
tutto sconosciuto, si può affermare, documenti alla mano, che ben due studiosi dei Templari di chiara fama come Pierre
Dupuy e Georges Lizerand lo segnalarono
negli anni 1654, 1923, dichiarando che esso era presente nell’Archivio
Vaticano.
In occasione del “supposto
ritrovamento” è stato detto che esso è la prova lampante che Papa Clemente V
assolse i capi dei Templari, presenti a Chinon, dall’accusa di eresia e li
reintegrò nel seno della Chiesa e al beneficio dei sacramenti religiosi.
Questa affermazione è un palese falso.
Quando il 16 novembre 1309 fra’
Jacques de Molay, Maestro Generale del Tempio, comparve a Parigi davanti alla
commissione pontificia, incaricata dal Papa di inquisire sui Templari, egli,
dopo aver risposto alle loro domande ed aver chiesto per l’ennesima volta un
colloquio col Papa, cito testualmente :
“Pregò umilmente i Commissari e
il Cancelliere Regio affinché ordinassero che egli potesse assistere alla Messa
e agli altri uffici religiosi ed avere la sua cappella e i suoi cappellani”.
Era passato più di un anno dalla
assoluzione (presunta) di Chinon e il Maestro non aveva potuto, in tutto quel
tempo, ricevere i sacramenti, assistere alla messa ed avere accanto i suoi
cappellani. Come spiegarlo?
Semplicemente col fatto che a
Chinon non vi fu nessuna assoluzione e fu, come tutte le azioni del Papa e dei Cardinali,
solo un’illusione per tacitare il Maestro e i suoi dignitari.
Anche fra’ Geoffroy de Charny,
precettore di Normandia, sebbene “assolto” a Chinon, ancora nel 1310 si
lamentava con i Commissari Pontifici di non ricevere i sacramenti.
Tutta la questione Chinon è una
grossa montatura.
La ricercatrice vaticana afferma
pure che il Papa mandò i cardinali a Chinon per un interrogatorio segreto.
Ora, dal documento risulta che
oltre ai tre cardinali erano presenti :
-
Quattro notai e altri 5 personaggi
ecclesiastici,
-
nonché gli uomini del re, Guillaume de Nogaret,
Guillaume de Plaisians e Jean de Janville.
Per essre un
interrogatorio “segreto” a me 12 persone presenti sembrano proprio una folla!
E per
concludere, anche la morte sul rogo di fra’ Jacques de Molay e di Geoffroy de
Charny, morte riservata agli eretici, non si accorda con la supposta
assoluzione di Chinon.
Nella
pratica di vita, in casi come questi, mi chiedo sempre: “Cui prodest?”
A chi giova?
Ed anch’io mi
sono chiesto qual’era lo scopo di questo finto ritrovamento del documento e
l’asserzione di una assoluzione che non è mai esistita.
Non ho certezze ma una vocina mi sussurra piano
“ L’assoluzione dei Templari non sarebbe forse un’assoluzione di quella stessa Chiesa che
li Tradì ????”
Cesare