Io sto con Stacchio .... ma fino ad un certo punto
In alcuni casi preferisco, prima di commentare alcuni fatti di Cronaca, farli decantare, sedimentare nelle emozioni, far posare nel fondo dell'anima gli impulsi poco ragionati .
Metto all'Ordine ed in Ordine la mia mente .
Detto questo :
Il Fatto di Cronaca :
Da Salvini a Zaia fino a
Calderoli: si sono moltiplicate, nelle settimane precedenti, le iniziative in solidarietà nei confronti del
benzinaio che ha ucciso a fucilate un nomade che stava assaltando una
gioielleria a Ponte di Nonta (Vicenza). Ora è indagato.
Ma si è di recente aggiunta anche la candidata
Pd alla Regione:
"Nella stessa situazione la
risposta di chiunque sarebbe stata la medesima".
La Lega Nord si schiera con il
benzinaio che ha sparato a un rapinatore a Ponte di Nanto, in provincia di
Vicenza. “Se la legge è sbagliata, la legge va cambiata! Io sto con il
benzinaio” scrive su facebook il segretario del Carroccio Matteo Salvini. Ma il
suo non è l’unico messaggio di solidarietà nei confronti di Graziano Stacchio,
65 anni, che ha difeso la commessa di una gioielleria sparando alcuni colpi di
fucile contro un nomade vicentino, Albano Cassol, 41 anni. Stacchio è indagato
con l’accusa di eccesso colposo in legittima difesa.
Il movimento in sostegno del
benzinaio si è subito allargato dal piccolo paese vicentino al livello
nazionale. Il sindaco del vicino comune di Albettone, Joe Formaggio, ha fatto
stampare t-shirt con scritto “Io sto con Stacchio” mentre si sono moltiplicate
le dichiarazioni degli esponenti leghisti, a partire dal presidente della
Regione Veneto Luca Zaia:
“L’iscrizione di Graziano Stacchio nel registro degli
indagati sarà anche un atto dovuto… ma le azioni di questo brav’uomo dovranno
essere valutate prima di tutto con la legge non scritta del buon senso. Il suo
è stato prima di tutto uno slancio di generosità verso la giovane commessa
della gioielleria che stava rischiando grosso. Non è un giustiziere è un uomo
che non ha esitato a mettere a rischio la propria incolumità e a fronteggiare
un grave atto criminale che si stava compiendo e che è stato lui stesso
bersaglio di vari colpi di arma da fuoco. Non fuggire non è una colpa” .
Stacchio viene definito “eroe” dal vicepresidente del Senato Roberto Calderoli:
“Ha fronteggiato un delinquente mettendo a repentaglio la sua stessa vita”
dice. “Voglio sperare di poter continuare ad avere fiducia nella magistratura –
aggiunge l’ex ministro – e mi auguro pertanto che nel giudicare il benzinaio
vicentino che ha con coraggio affrontato i rapinatori per difendere la commessa
della gioielleria vicina, prevalga il buon senso“.
E l’asse – inaugurato per le
elezioni per il capo dello Stato – tra Lega Nord e Fratelli d’Italia si rinnova
anche in questo caso: Stacchio “con coraggio, anziché pensare alla propria
esclusiva incolumità, è intervenuto con lo scopo di difendere altre persone, a
interrompere un grave fatto delittuoso” dichiara il presidente Ignazio La
Russa.
Sul caso però interviene anche il
Pd, con la candidata alla Regione Alessandra Moretti che “Ormai è emergenza sicurezza. Per questo in
Veneto servono più risorse e più uomini per le forze di polizia. Mi batterò in
tutte le sedi più opportune affinché ci sia un impegno concreto a tutela dei
cittadini. Il tragico epilogo è frutto di una reazione comprensibile da parte
del signor Graziano Stacchio. Credo che, nella stessa situazione, la risposta
di qualsiasi persona impaurita e minacciata con dei fucili sarebbe stata la
medesima”.
Oggi tutti si augurano che siano
presto identificati gli altri quattro complici di Albano Cassol, il nomade
ucciso nel corso della tentata rapina di Nanto.
Ma chi dichiara “Io sto con
Stacchio” , a mio parere ,dovrebbe augurarsi proprio tutto il contrario.
Ora vi spiego il mio personale perché .
In un mondo perfetto, o come
diceva il Candido di Voltaire “nel migliore dei mondi possibili”, la verità
dovrebbe sempre trionfare. E la ricerca della verità processuale è uno dei più
alti compiti che la società civili affidi alla magistratura inquirente e
giudicante.
Nel nostro mondo imperfetto,
però, la verità processuale a volte può essere molto diversa dalla verità
fattuale delle cose.
Tutti coloro che si stanno
occupando della vicenda accaduta a Nanto martedì scorso sono concordi nel dire
che bisogna al più presto catturare gli altri quattro uomini che erano con
Albano Cassol e che facevano parte del commando criminale che ha tentato di
assaltare la gioielleria di Roberto Zancan.
Ma siamo davvero sicuri che
sarebbe la cosa giusta per il vecchio Stacchio, l’Ispettore Callaghan
de’Noantri ?????
Non nego che, se i quattro fossero identificati e arrestati,
si raggiungerebbe il risultato di
evitare altri possibili rischi di ritorsione nei confronti di Graziano
Stacchio, il benzinaio che con buona probabilità ha ucciso Cassol sparandogli
un colpo di carabina alla gamba.
Ma sforziamo la fantasia e proviamo ad immaginare cosa potrebbero
dichiarare i quattro una volta rinchiusi nelle patrie galere.
Pensate forse che ammetterebbero
di aver sparato contro il benzinaio dopo la prima fucilata d’avvertimento che
Stacchio dice di aver sparato in aria?
Pensate veramente che sarebbero
così stupidi, in questo modo, da autoaccusarsi di tentato omicidio nei
confronti dello stesso Stacchio e di Zancan?
No, io non credo proprio che lo
faranno.
Se catturati, i quattro diranno tutti insieme che il benzinaio
ha sparato contro di loro e che loro, poveretti, tremanti e spaventati, a quel
punto hanno sparato solo per cercare di difendersi e scappare e che il loro
povero compare, Albano, è stato ammazzato pur non avendo fatto, alla fin fine,
niente di male.
E sapete cosa potrebbe succedere, a quel
punto?
Che sarebbero in quattro a dire
bianco e il solo Stacchio, forse sostenuto da Zancan, a dire nero.
E la verità processuale che ne
potrebbe risultare è un processo che non si costruisce più sull’ipotesi di
eccesso colposo di legittima difesa, tutto sommato una amenità in termini di
condanna eventuale, ma su quella di
omicidio e tentato omicidio.
Un gran bel casino, davvero.
Ecco perché , nel migliore dei
mondi possibili sarebbe utile arrestare i complici di Cassol, ma in questo
nostra Italia , nazione stentata e imperfetta, forse, è meglio trovarli fra un
paio d’anni, quando, statene pur certi, torneranno a fare un nuovo colpo e
arrestarli per quello.
Tutto nell’interesse di Callaghan
/ Stacchio .
Una cosa però ve la debbo
confessare : Io non voglio difendermi da solo, io voglio essere difeso dalle
persone che hanno il dovere di farlo.
Io non voglio che in Italia chi
uccide un uomo, anche per errore, diventi un eroe nazionale.
Io non voglio che i rapinatori
finiscano ammazzati per strada, circondati da una falsa aureola di sangue e
martirio .
Io voglio che vengano arrestati,
processati e condannati a una pena insindacabile ed a norma di Legge .
Io non voglio che la rabbia
trasformi questa mia Italia in un Far West dove una serie di improbabili “Ispettori
Callaghan” piantino i proiettili delle loro P38 nel cuore della Legge .