lunedì 29 febbraio 2016


Lo premetto, sono garantista di natura e privo di pregiudizi .
Per mia personale scuola di pensiero, accolgo tutto ciò che è espressione delle libertà individuali ma solo e se il tutto si svolge nell'ambito delle leggi vigenti nel mio paese .
In fondo mi adatto alle regole del gioco democratico .
Ma , Dr. Vendola, Lei a che gioco sta giocando ??
Il Piccolo Tobia Antonio  è nato ed a lui baci, abbracci e mille auguri .
Anche ai felici genitori vorrei fare tanti auguri, ma a chi e a quanti li debbo fare ??
Provo a Mettere  in fila i fatti, così come mi è dato conoscerli, limitandomi ai dati della realtà, e dunque facendo lo sforzo di andare oltre il consueto fumo delle rivendicazioni e delle polemiche strumentali.

Sabato è nato in California un bambino che all'anagrafe dello Stato è stato registrato col nome di Tobia Antonio.

Provando a ricapitolare il caso : c’è un bel bambino venuto al mondo in California, ci sono una mamma biologica (quella che ha venduto gli ovociti), una mamma gestazionale (quella che ha condotto la gravidanza), un padre genetico e infine un altro uomo che per la legge di qualche Stato (ad esempio il Canada, al quale si dice che la coppia italiana si potrebbe rivolgere perché Vendola possa adottare il figlio del compagno, per poi aprire la partita con lo stato civile italiano) potrebbe diventare padre legale.

Quattro "genitori" per un bambino.

Non male piccolo Tobia; all'annuale festa del Papà e della Mamma dovrai far ricorso a forme di finanziamento bancario , tralasciando i nonni, le nonne, i bisnonni e le bisnonne ; roba da debito pubblico …

Se ho capito bene come sono avvenute le cose, c’è un particolare che mi pare venga del tutto (volutamente?) ignorato .

Tutto questo “inciafrugliamento” tra ovociti,uteri, geni e “felici paternità” non sarà che, per mero caso, vado a cozzare con il   comma 6 dell’articolo 12 (Legge, 19/02/2004 n° 40, G.U. 24/02/2004) ove dice testualmente che «chiunque, in qualsiasi forma, realizza, organizza o pubblicizza la commercializzazione di gameti o di embrioni o la surrogazione di maternità è punito con la reclusione da tre mesi a due anni e con la multa da 600mila a un milione di euro» ??? .

Strano che un uomo delle Istituzioni e della Legalità quale si è sempre professato Papà Niki abbia glissato su questa piccola ma chiarissima norma .

Molto strano .

domenica 28 febbraio 2016






QUANDO ……

Quando sarò vecchio Busserò piano alla porta
 dell’infinito .

Quando sarò vecchio Accarezzerò lentamente
il tempo dei miei giorni
rimasti .

Quando sarò vecchio Sarò certamente sorpreso
da quell’Alba mai vista Che sorgerà solo per me 


Quando sarò vecchio Avrò le stesse paure
di quando ero Bambino .

 Ces.

sabato 27 febbraio 2016














"il conformismo di Asch"





Con l'espressione "il conformismo di Asch" ci si riferisce all'esperimento che lo psicologo Solomon  Asch effettuò nel 1956 in merito, appunto, al conformismo. La domanda che Asch si poneva era quanto il conformismo, il desiderio di uniformarsi ad un gruppo al quale si pensa di appartenere, influisca sulle scelte individuali e sul buon senso.

       L'esperimento sul conformismo di Asch aveva una dinamica abbastanza semplice; 8 persone, delle quali 7 erano complici di Asch, venivano portate in un laboratorio con la scusa di eseguire un esperimento sulla discriminazione visiva.

         Sostanzialmente veniva mostrata ai soggetti una scheda con una linea retta e si chiedeva loro di determinare, guardando un'altra scheda dove erano disegnate altre tre linee rette, quale delle tre linee fosse della stessa lunghezza della prima che avevano visto. Nell'esperimento non c'era nulla di difficile, la risposta era sempre offerta in maniera  semplice ed ovvia, eppure Asch si rese conto che, per conformismo, quando i sette complici davano tutti una risposta sbagliata anche il soggetto dell'esperimento, pur sapendo di sbagliare, nel 75% dei casi, almeno una volta dava la stessa risposta errata degli altri .
 Ed è pure interessante notare che nell'esperimento sul “conformismo di Asch” , maggiore era il numero delle persone che formavano il gruppo e più saliva la percentuale di soggetti dell'esperimento che sceglievano il conformismo “errato” nei confronti del gruppo a scapito della risposta corretta .

      Viceversa, quando i soggetti dell'esperimento sul conformismo di Asch non venivano messi in relazione con un gruppo rispondevano correttamente nel 98% dei casi. Quando fu chiesto ai soggetti dell'esperimento perché avevano scelto il “conformismo al gruppo” , molti di loro risposero che avevano paura di risultare ridicoli oppure che erano convinti che la maggioranza non poteva sbagliare. L'esperimento sul conformismo di Asch ha dimostrato e dimostra ancor oggi che essere parte di un gruppo può modificare il modo di agire del singolo individuo; questo ci fa certamente venire in mente, purtroppo, le bravate che spesso compiono dei gruppi di persone, detti anche "branchi", all'interno dei quali la coscienza ed il senso morale dei singoli individui sembrano annullarsi nel nome del “conformismo deviato” . Il conformismo di Asch ci mette in guardia su quanto sia facilmente possibile sbagliare scegliendo di seguire la massa piuttosto che il proprio intelletto , i propri valori , il proprio libero discernimento .
Noi non siamo conformisti, non possiamo ne dobbiamo esserlo ; è un nostro impegno morale .
… ed è per questo che ci sentiamo uomini liberi  …..

mercoledì 24 febbraio 2016








L'Ayapaneco



Il mondo, malgrado tutto, è proprio meraviglioso.

Oggi ne ho saputa un'altra ...



L'ayapaneco è una lingua messicana ormai in via di estinzione .
Negli anni '70 rimanevano in Messico solo 40 persone in grado di parlare fluentemente questa lingua vecchia di secoli .
Ad oggi , a parlare questa misteriosa lingua sono rimasti solo 2 (due) abitanti del villaggio di Ayapana :Manuel Segovia, 75 anni , e Isidro Velazquez, 69 anni , i quali vivono a 500 metri di distanza .

Ma adesso viene il bello .

I due baldi vecchietti, che poi tanto vecchietti non sono, hanno litigato fra loro per via di una ragazza quando erano poco più che ventenni e da quel momento si sono sistematicamente evitati .

Ed oggi, pur essendo gli unici due al mondo a parlare la loro misteriosa lingua di Ayapaneco, di parlarsi l'un l'altro non ci pensano proprio .


Pensa com'è meraviglioso il mondo ; due soli al mondo e si stanno sulle balle  alla faccia degli scienziati che da anni aspettano che si scambino  , se non parole, almeno parolacce .

Chissà come si dice "Ma vammoriammazato" in ayapaneco  ??


Non lo sapremo mai .


'Pierino perCuote il cane con il bastone'


Una frase come altre per spiegare la differenza tra C e Q. ??
Forse in altri paesi del mondo, ma non in Italia .
Per aver fatto scrivere questa frase sul quaderno dei propri alunni, una povera maestra di una scuola elementare del nostro bel paese è stata formalmente accusata di “Istigazione alla Violenza” .
Mi sento di sostenere che la reazione è stata di molto esagerata e ciò , purtroppo, mi conferma la sempre maggiore aggressività dei genitori, che si pongono al di sopra della figura dell'insegnante senza riconoscere l'importanza e la delicatezza del ruolo.

Forse la maestra avrebbe potuto utilizzare altra frase senza 'far picchiare quel povero cane' che ora ha 'il sedere dolente', ma sono certo che se la scelta della docente è stata indirizzata verso quella tipologia di 'banale esercizio grammaticale', questo aveva un suo preciso scopo/obiettivo da raggiungere e al quale in altro modo sarebbe stato più lungo o difficile arrivare.

Secondo questo principio, se la maestra, in altra lezione didattica, avesse fatto scrivere alla lavagna :
'La mamma picchia Pierino con la ciabatta'

Sarebbe stata formalmente accusata di istigazione alla violenza sui minori ??

lunedì 22 febbraio 2016


IO NON CAPISCO E QUALCUNO MI DEVE SPIEGARE BENE 



QUESTA RAGAZZA DI 19 ANNI E' STATA ACCOLTELLATA E BRUCIATA VIVA DAL SUO FIDANZATO INSIEME AL SUO BAMBINO CHE PORTAVA IN GREMBO .
L'ASSASSINO E' STATO CONDANNATO OGGI A 14 ANNI DI CARCERE .......





FABRIZIO CORONA, PERSONAGGIO CHE SICURAMENTE NON GODE DELLA MIA STIMA NE SIMPATIA, PER UNA SERIE DI REATI MAI PERPETRATI CONTRO LA PERSONA, HA AVUTO CONDANNA CONFERMATA IN CASSAZIONE A 13 ANNI E 2 MESI DI RECLUSIONE ....

QUALCUNO MI PUO' GENTILMENTE  SPIEGARE COME FUNZIONA ESATTAMENTE LA BILANCIA DELLA GIUSTIZIA ???????? 


“La scelta”

La goccia nacque durante un temporale .
         Poggiata là , all'inizio del vetro , aspettava impaziente,   insieme ad altre decine di gocce , di iniziare la sua corsa della vita. Partirono tutte insieme adagio , ma  puntando dritte e decise verso la meta , il bordo della finestra , attirate da una misteriosa forza dell’Universo. .
         La piccola goccia si guardava intorno mentre, apparentemente felice come le altre vicine a lei  si spingeva , un millimetro per volta , lungo la superficie del vetro, con assoluta precisione , senza mai una minima sbavatura, ne a destra ne a sinistra , lei come tutte le altre  , uguali , tutte perfettamente e maledettamente  uguali  .
Troppo uguali .
         A costo di molti sforzi riuscì a spostarsi un poco dalla strada tracciata per lei dal fato e , incrociandosi con la scia di un’altra goccia , riuscì a convincere quest’ultima ad unirsi a lei.
         Presero da subito forza e con una nuova percezione delle proprie capacità cominciarono a zigzagare per l’intera superficie, forse avvicinandosi alla fine anche più velocemente delle altre , ma comunque orgogliose e felici della loro diversità,  riuscendo anzi a persuadere altre sorelle , gocce inquiete come loro, ad unirsi alla corsa .
         Scorrazzarono in lungo ed in largo, apparentemente senza una meta , ad ogni istante avvicinandosi di più al bordo , ma vivendo con consapevolezza l’intera superficie del vetro e non solo quella piccola porzione tracciata davanti ai loro occhi dal solco del destino .
         E giunsero infine in tante , molte più di quante avessero mai osato sperare all'inizio, felici ed accaldate ( se mai una goccia può essere accaldata )  alla fine del loro viaggio .    Ma prima di perdersi nella grondaia vicino alla finestra insieme alle altre gocce  arrivate come lei alla fine della corsa , la piccola ed esausta goccia alzò gli occhi al cielo e sorrise vedendo lassù , all'inizio del vetro , tra le tante  goccioline  che  precise ed ordinate  aspettavano di scendere dritte verso la loro sorte ,    un’altra piccola goccia che , a costo di mille sforzi , aiutata forse da un casuale (?) colpo del vento, cominciava allegramente a zigzagare ; e  chiuse gli stanchi occhi scivolando lungo la grondaia .
Ma fu proprio in quell'istante che comprese che il morire, per chi ha ben vissuto,  è solo un cambiar stato , ma non certo un dissolversi nel nulla .        Circondata da miliardi di gocce come lei sentì di essere cambiata e prendendo coscienza del suo nuovo stato  intuì di essere diventata  “Acqua”  .

Imparò così a fluire tra gli ostacoli che incontrava ,  adattandosi alle circostanze della Vita e comprendendo come , in certi momenti di essa ,  resistere significa venire distrutti e cedere essere vincitori .
Imparò così ad  accettare   senza lagnarsi  che le pietre lungo il cammino tracciassero la sua rotta attraverso valli e montagne ,  perché in questo consisteva la sua forza ,  la forza dell’acqua : non poter essere mai spezzata da un martello o ferita da un coltello; la più potente spada del mondo nulla poteva sulla sua superficie perché l’acqua di un torrente si adatta ad ogni cammino possibile ,senza mai dimenticare il suo solo ed unico obbiettivo : “ l’Infinito  Mare”.  
Umile da goccia ,  fragile alla sorgente,  a poco a poco  il torrente diventò fiume ed acquistò la forza degli altri fiumi che incontrò  e poi via , nel mare , a diventare Onda .
         E a partire da quel momento il suo potere fu  immenso :  in se la forza del vento e dietro di se la spinta di mille onde , quelle che erano , quelle che sarebbero venute  e  quelle che stavano  per nascere , tutte pronte a scagliarsi e morire cercando di abbattere i neri scogli del pregiudizio e dell’ipocrisia  perché questo è scritto nel  destino di noi piccole gocce  : Nascere goccia , scoprirsi acqua e poi torrente ,  per raggiungere da fiume il mare e lì  diventare un’onda che morendo  darà vita a nuove gocce tutte sparse nell'azzurro cielo in attesa del loro prossimo  temporale .


Cesare








Stamane, su un Blog amico che frequento abitualmente (mr.Loto…) è apparso questo Post :

Cos’è l’Eternità

L’articolo termina con questa frase testuale :

…”Ad esempio entrando nel campo della teologia, nella Bibbia è interessante notare come Dio dice di chiamarsi quando Mosè gli chiede come si chiama.
 “Dio disse a Mosè: «Io sono colui che sono!». Poi disse: «Dirai agli Israeliti: l’ Io Sono mi ha mandato a voi»”(Esodo 3-14).

Che significa?

A me sembra tanto che queste semplici parole descrivano cos’è l’eternità.”


Il concetto di Eternità è, a mio esclusivo parere, un concetto del tutto relativo alla limitata concezione del tempo che noi, esseri mortali, abbiamo di esso .

Non credo che Dio in effetti risponda in quel modo a Mosè per un qualsivoglia motivo ma, semplicemente “Non gli risponde”,  perché la domanda di Mosè non ha alcun senso per Lui .

Dio è , e sa di esserlo, il Principio Creatore dell’Infinito e dell’Eterno e quindi non può essere  compresso

·       All'interno di un Nome
·       All'interno del Tempo
·       All'Interno dello Spazio


D'altronde anche dall'intelligenza umana , il Tempo non è mai stato annoverato tra le costanti dell’Universo, e se ciò è avvenuto, tutto lascia intendere che da  sempre esso sia stato posto in stretta correlazione con la caducità della vita umana e non oltre  .

Ma se il Tempo è solo relativo all'Uomo, allora forse ,  anche lo Spazio appartiene alla stessa sub – dimensione ed entrambi non hanno posto , ne potranno mai averlo, ove Dio occupa il “Tutto” .

Quindi, penso che l’Eternità sia solo di questo Mondo e che …
         

I POOH ne siano la manifestazione tangibile J












domenica 21 febbraio 2016












“Cosa c’è di più bello di una doccia ???
E’ rilassante, soprattutto se hai fatto un lungo viaggio .

L’igiene poi è importantissima quando si vive
a contatto con così tante persone .

Una bella doccia ti rilassa e riesce a farti
Vedere il Mondo con ottimismo .

E poi è ora di smetterla con tutta questa diffidenza
E continuare a dare retta a chiacchiere
Malevole .

Ed adesso godiamoci questa benedetta doccia in santa pace .” 


Pensavo questo
Fino a quando il Gas
non cominciò
A uscire dai soffioni delle docce  …..


Auschwitz 3 settembre 1941










Teoria della Relatività – La cosa più “Relativa” è proprio il nome della Teoria


Il  caro e vecchio Prof. A. Einstein lo diceva e ripeteva spesso :

il termine “relatività” è connesso solo ed  esclusivamente al fatto che «il moto appare sempre come moto relativo di un oggetto rispetto a un altro», e non è mai osservabile come «moto assoluto» .

Eppure questo non è stato sufficiente ed  Il termine, purtroppo, diede subito adito a fraintendimenti, che si trascinano stancamente ancora ai giorni nostri .

Questo perché molti “Fisici da Canale Sky” si ostinano a ridurre la Teoria della Relatività a soli due assiomi ignorandone la immensa complessità :

A)    - «I fenomeni fisici dipendono dal sistema di riferimento»;

B)    - «Tutto è relativo» .

La prima di queste proposizioni è di una sconcertante banalità: che un fenomeno fisico (per esempio il moto) dipenda dal punto di riferimento, cioè che appaia diverso a seconda dell’osservatore, è cosa del tutto evidente e non si sentiva certo il  bisogno di aspettare la relatività per accorgersene (un passeggero su un treno è in quiete rispetto a un altro passeggero, ma è in moto rispetto a qualcuno che si trovi ai lati del binario).

La seconda proposizione, che poi è la più diffusa – «Tutto è relativo» –, è invece del tutto falsa.  Ciò che la relatività afferma è semmai proprio l’opposto.

È vero che un fenomeno fisico è descritto diversamente da osservatori diversi, e che molte grandezze (intervalli di tempo, lunghezze, velocità, frequenze, ecc.) sono relative, cioè dipendono dal sistema di riferimento, ma le leggi fisiche che governano i fenomeni sono le stesse per tutti gli osservatori.

La relatività non dice affatto che queste leggi sono relative, ma, al contrario, che sono “assolute”, per così dire, perché valgono nella stessa forma per tutti e in tutto l’Universo conosciuto .

Questo discorso mi porta al nocciolo della questione che era tanto cara al caro amico Gaetano :
Al  classico equivoco dell’identificazione (sulla base solo della comune etimologia) della relatività con il relativismo, inteso come la dottrina secondo cui non esistono conoscenze oggettivamente valide.

Vale la pena di ricordare che, originariamente, Einstein aveva parlato solo di «principio di relatività»). Fu Max Planck, il padre della meccanica quantistica, a battezzare la teoria
einsteiniana “Relativtheorie” , espressione modificata poi in “Relativitätstheorie”, il nome con cui la teoria divenne universalmente nota. Con molto buon senso un altro grande matematico, Felix Klein, uno dei fondatori della geometria moderna, suggerì il
nome di «teoria degli invarianti», che individuava giustamente nel principale requisito di invarianza delle leggi fisiche il fulcro della relatività.
Ma la frittata era fatta ed era ormai troppo tardi, e la proposta di Klein (che a
Einstein piaceva molto ….) non prese piede.

Non ci resta che pensare a quanti discorsi insulsi si sarebbero evitati se il nome della teoria fosse stato semplicemente diverso.



Cesare

venerdì 19 febbraio 2016

LE NUOVE DIPENDENZE


Giriamo lo sguardo con attenzione intorno a noi ……

Tra i disturbi mentali che ultimamente si stanno diffondendo sempre più rapidamente ci sono le dipendenze comportamentali di nuova generazione .Alle solite e note vecchie dipendenze, quali ad  esempio: la dipendenza dal gioco d'azzardo, la dipendenza sessuale, la dipendenza da Internet, la dipendenza affettiva e la spesa (shopping) compulsiva, si è aggiunta la “Dipendenza da Telefonino” .
 Per la maggior parte delle persone queste attività rappresentano, generalmente,  parte integrante del normale svolgimento della vita quotidiana, ma per alcuni individui possono assumere caratteristiche patologiche, fino a provocare gravissime conseguenze.

Conseguenze Economiche
Solitamente, a livello economico,  si manifesta una diminuzione del patrimonio familiare dovuta alle spese inusitate che riguardano direttamente il comportamento oggetto della dipendenza o dovute alla perdita del proprio posto di lavoro a causa dei comportamenti compulsivi interferenti con l'attività lavorativa.

Conseguenze Emozionali o Emotive
Le conseguenze emotive più frequenti ed evidenti sono relative alla repressione dei sentimenti e delle emozioni, o all'incapacità di gestirli ed integrarli, con una conseguente interruzione della crescita emotiva. Parallelamente si sviluppano sentimenti negativi come senso di colpa e vergogna, depressione, perdita dell'autostima, perdita di scopi per la propria vita.
Un blocco delle proprie emozioni o l’alterazione delle stesse implica anche un progressivo isolamento sociale in quanto le nostre relazioni intime si basano fondamentalmente su uno scambio ed una comprensione emotivi.

Tuttavia, in questa sede vorre condividere con gli amici che con pazienza mi sopportano sul Blog, una nuova dipendenza, la CELLULAROMANIA o “DIPENDENZA DA TELEFONINO” .




Il cellulare oggi è uno strumento che accompagna ogni momento della giornata e che aiuta positivamente ad organizzare ed a gestire ogni momento della vita, dal lavoro (con le agende, le sveglie, le rubriche, l’orologio) ai momenti di svago (con i giochi, le fotocamere, le videocamere), coprendo ampie fasce di popolazione, anche le più disparate...

  

Ma, purtroppo, il  cellulare ha anche la capacità di regolare la distanza nella comunicazione e nelle relazioni .
Attraverso il telefonino, infatti, ci si può avvicinare o allontanare dagli altri: ci si può proteggere dai rischi dell’impatto emotivo diretto, trovando una risposta alle proprie insicurezze relazionali, alla paura del rifiuto ed ai sentimenti di insicurezza; ma ci si può altresì mantenere vicini e presenti costantemente alle persone a cui si è legati affettivamente, gestendo l’ansia da separazione e la distanza, costruendo un “ponte telefonico” che attraversa infiniti spazi in pochissimo tempo.

Sotto questo profilo il Cellulare ha un potere immenso .

I ragazzi utilizzano il  telefonino come strumento di difesa per affrontare le insicurezze nella comunicazione, sia nella fase di iniziale di conoscenza che in quelle di trasformazione e gestione delle relazioni.

Ciò avvine con la tolleranza deI genitori che , sempre più spesso sostenitori del precoce possesso del telefonino da parte dei bambini e ragazzi, trovano nel telefonino una risposta al proprio bisogno di restare costantemente presenti nella vita dei propri figli, adoperando il cellulare come ciò che è stato definito un “guinzaglio tematico” o “cordone ombelicale mobile” .

Lentamente è avvenuta la estremizzazione del telefonino  come strumento di mediazione delle relazioni ; il cellulare, invece di  diventare uno strumento di sostegno per affrontare le difficoltà di confronto con gli altri, è diventato  uno strumento univoco per gestire abitualmente le relazioni.
In tal modo si è reso  possibile che la “comunicazione telefonica” sia diventata  un sostituto della “comunicazione reale” , con lo strumento tecnico che ha preso  il sopravvento e arrivato a  sostituirsi alla realtà, creando e alimentando una equazione diabolica :  “comunicazione telefonica = comunicazione reale”.
Follia pura !!!!

E cosa dire dei messaggini o SMS ???

Il sistema dei messaggini telefonici ha trovato grande diffusione in relazione alle possibilità di conciliare un mezzo di comunicazione economico, scritto (e quindi conservabile) e indiretto quanto una lettera.
Prima, infatti, chi non riusciva ad esprimere qualcosa verbalmente, poteva farlo attraverso una cartolina o con una lettera.
Oggi ciò è possibile attraverso una e-mail o, più velocemente e più alla portata di tutti, attraverso un sms oppure, come spesso succede con quelle odiose EMOTYCON …..



La necessità di esprimere tanto attraverso uno short message ha portato allo sviluppo di un linguaggio sintetico, fatto di abbreviazioni e codici che è indubbiamente più diffuso tra i giovani e che rappresenta il vero rischio della dipendenza da sms, soprattutto in età evolutiva.
Il linguaggio sintetico infatti rischia di prendere il sopravvento tra le funzioni cognitive ed emotive in via di sviluppo, predisponendo alla strutturazione di una forma di pensiero eccessivamente sintetico, talvolta incomprensibile




Scusate se interrompo, ma ho appena ricevuto un messaggino e debbo correre a leggerlo ……



Cesare








Dopo 40 anni di matrimonio ho scoperto che quando mia moglie mi chiede :

“In che senso ..???”

Non è che non ha capito il senso di ciò che le ho detto,  ma mi sta solo dando l’ultima opportunità a me di cambiare il senso di ciò che ho detto e che lei :

·       1) -   Ha capito benissimo


·       2) -   Non condivide affatto 

Ogni giorno  la Chiesa celebra la S. Eucaristia ; La  offre a  Dio  in sacrificio di lode, la dona in cibo ai  fedeli, la  conser...