Per chi ha la capacità di capire, ormai
è abbastanza chiaro: non esiste alcuna emergenza migranti. Esiste, invece, una
sempre più evidente emergenza socio-culturale: ad emergere in maniera
preoccupante è lo stato di superficialità e ignoranza di una buona fetta di
opinione pubblica. E a vagabondare sono sempre di più gli ignoranti. E’ questo
il tessuto sociale, emerso “grazie” alla rete e ai social (Umberto Eco aveva
ragione da vendere), che viene cavalcato dai principini degli ignoranti: Matteo
Salvini e Luigi Di Maio.
Oramai da oltre tre mesi di questo
governo brasiliano abbiamo visto, oltre le solite chiacchiere, l’incompetenza
dei vari ministri e la loro preoccupante inconcludenza. Il premier Conte non
esiste: alcuni lo esaltano per il suo stile sobrio ma ovviamente fanno finta di
non sapere il vero motivo. Giuseppe Conte interviene poco per una semplice
ragione: non può parlare senza il consenso di Salvini. Quindi, veniamo al
punto.
Salvini continua ad usare le vite umane
come giocattoli social. Sequestra persone in una nave militare italiana senza
alcun motivo e senza alcun potere per farlo. E in tutto questo il vecchio
Movimento 5Stelle sta zitto. L’unico che dissente pubblicamente, il Presidente
della Camera, Roberto Fico, viene sbeffeggiato pubblicamente sempre da Salvini.
Di Maio e gli altri? Non pervenuti. Tutto molto chiaro no?
Il Movimento 5Stelle non esiste più. E’
nato un nuovo partito unico Salvini-Di Maio.
Con buona pace della sinistra-sinistra
che criticava Renzi e alcuni ancor oggi provano a proporre alleanze con gli ex
grillini. E con buona pace di Berlusconi che ogni tanto continua a difendere
Salvini, nonostante Di Maio e compagnia sparino tutti i giorni sui precedenti
governi di centrodestra dimenticando, con la solita malafede politica che li
contraddistingue, che quei governi erano sostenuti e formati anche dalla Lega.
Ma che importa, basta fare il lavaggio del cervello sulla rete e il gioco è
fatto!
Appena qualcuno osa contraddire,
intervenire, criticare o fare semplicemente la propria libera professione di
giornalista, magistrato, avvocato o esperto che sui social appaiono pagine,
siti fasulli e fotomontaggi per denigrare il personaggio anti-governo.
Contro Luigi Patronaggio è stato detto
di tutto: la rete è stata invasa da fotomontaggi ridicoli e condivisi da
persone che non conoscono neanche la differenza fra la parola indagato e
imputato. Così era accaduto contro Sergio Mattarella con l’impeachment e così
accade contro giornalisti o semplice politici: un metodo studiato e
consolidato, talmente evidente che lascia veramente sbigottiti.
A farne le spese in questi anni è stato
il Pd e i suoi personaggi più in vista. La calunnia sui social serve solo per
alimentare odio, falsità e manipolare l’opinione pubblica.
Tutto questo arriverà ben presto a
farci vedere i suoi frutti avvelenati: la democrazia può essere esercitata se i
cittadini hanno reale e libera conoscenza dei fatti non diversamente. Quello
che sta accadendo oggi lo leggeranno i nostri nipoti sui libri di scuola. Una
pagina buia della nostra società; un Paese spinto sempre più in un
analfabetismo strutturale, utile a lupi travestiti da agnellini. Arriverà
l’autunno e tutte le promesse svaniranno ma avranno già un responsabile:
l’Europa. E così andrà avanti, fino a portarci nella braccia di Putin.
Se si vuole creare una alternativa a
questa deriva bisogna prepararsi e ricordarsi una cosa molto semplice: se
scendi al livello del cretino vincerà sempre lui. Gli uomini di cultura e di
buona volontà si uniscano e inizino questo cammino prima che sia troppo tardi.
Gli errori sono stati tanti ma è il momento di pensare al bene comune e
rientrare in sintonia con il popolo e con i tempi.
Nessun commento:
Posta un commento