lunedì 14 settembre 2015






Separarsi in tempo di Crisi 

La crisi economica ha inciso profondamente nel diritto di famiglia e molte coppie restano unite,  anche ben oltre i limiti di rottura, semplicemente perchè non hanno i mezzi per separarsi.
Unite dal bisogno, non uno dell'altro, ma di mantenere ció che giá hanno .
Le difficoltà economiche hanno inciso profondamente nel tessuto sociale e nella vita delle coppie. È vero , ci si separa più spesso rispetto al passato, ma se un tempo le principali difficoltà a cui si andava incontro erano dovute a quelle ferite nell'anima che la fine di un amore inevitabilmente provoca, oggi la coppia in crisi deve fare i conti anche , e forse più , con inevitabili problemi di natura economica.
Per dirla in parole povere, le ferite sono ora passate dall'anima al portafoglio.
A volte le cronache ci raccontano di padri separati che per pagare il mantenimento a moglie e figli non possono permettersi di pagare l’affitto per una nuova casa e diventano così dei clochards ; a volte agli ex mariti sono  imposti oneri economici insostenibili .
Il problema degli oneri che gravano sui padri separati è peraltro vero, ma non bisogna dimenticare due cose: 
A) -
che il giudice nel fare il suo provvedimento ha dei dati precisi solo se si tratta di persone a reddito fisso e dei dati molto più incerti quando si tratta di redditi da lavoro autonomo.
B) -
Il Giudice , consapevole di essere in Italia , ha spesso il sospetto che una buona parte dei redditi non siano dichiarati e perciò tenta di ancorarsi al tenore di vita da cui poter provare a dedurre indirettamente il reddito dei coniugi.

Si dice che "il matrimonio ..  conviene ai mariti mentre la separazione conviene alle mogli " , ma ci sono anche mogli con bambini che vengono a trovarsi in enormi difficoltà.
Una soluzione che sembra esser valida è quella adottata da alcuni tribunali, in virtù della quale il presidente, all'inizio della causa di separazione (e di divorzio se i problemi economici sono ancora aperti), chiede alle parti di produrre una " Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio" , nella quale entrambi i coniugi devono indicare, assumendosene la Responsabilità Penale,  i propri redditi nonchè i propri patrimoni mobiliari e immobiliari in Italia e all'estero.
Si riducono così I rischi di provvedimenti "sbagliati" perché è raro che una parte menta, correndo i rischi di azione penale che ne derivano in caso di una "dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà " risultata mendace .

Ho sovente rilevato come , negli ultimi tempi , il sistema giudiziario crei e disfi , con una velocità impressionante, le sue regole ; sembra non ci sia mai una riforma della giustizia destinata a durare nel tempo. 
Ho imparato che
quando ci si separa inevitabilmente le spese della famiglia aumentano: si paga un doppio affitto, raddoppiano le bollette e una sola macchina non può più bastare.
In questo contesto è davvero impossibile che l’assegno di mantenimento possa garantire un tenore di vita analogo a quello goduto in costanza di matrimonio. C’è il rischio concreto che solo uno dei due coniugi riesca mantenere quel tenore a discapito dell’altro.

Peraltro chi si occupa di diritto di famiglia sa che qualsiasi sia la posizione economica dei coniugi non ha senso logico minimamente pensare di poter mantenere il tenore di vita di entrambi i due pezzi della famiglia separata.
Il "tenore di vita" serve solo come tendenza al giudice per dettare il suo  provvedimento.

"Il matrimonio che può rendere davvero felice un uomo è solo quello di sua figlia".

So che , In materia di matrimonio , le frasi ad effetto sono infinite, ce ne sono anche nella Bibbia. La idea di fondo è che la felicità dell'uomo e della donna dipende dalla donna e dall'uomo che il destino trova per loro .

Ogni anno vengono celebrati circa 200mila matrimoni ma, allo stesso tempo, ogni anno ci sono più di 80.000 separazioni e 50mila divorzi.

C’è qualcosa che non va nell'istituzione del matrimonio o forse è semplicemente cambiato qualcosa nell'approccio a quest'istituzione?

Possiamo parlare di speranze tradite ??

Lasciando stare i numeri, tutti sappiamo che il matrimonio è cambiato in modo accelerato negli ultimi tempi e che non sono aumentate solo le separazioni e i divorzi, ma sono diminuiti anche i matrimoni che molte volte sono un sogno non realizzato o una esperienza rifiutata  già prima di averla.

In poche parole chiamiamola "Delusione".

Ma non è forse , la nostra, l'epoca delle delusioni ??






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