Separarsi in tempo di Crisi
La crisi economica ha inciso profondamente nel diritto di
famiglia e molte coppie restano unite,
anche ben oltre i limiti di rottura, semplicemente perchè non hanno i
mezzi per separarsi.
Unite dal bisogno, non uno dell'altro, ma di mantenere
ció che giá hanno .
Le difficoltà economiche hanno inciso profondamente nel
tessuto sociale e nella vita delle coppie. È vero , ci si separa più spesso
rispetto al passato, ma se un tempo le principali difficoltà a cui si andava
incontro erano dovute a quelle ferite nell'anima che la fine di un amore
inevitabilmente provoca, oggi la coppia in crisi deve fare i conti anche , e
forse più , con inevitabili problemi di natura economica.
Per dirla in parole povere, le ferite sono ora passate
dall'anima al portafoglio.
A volte le cronache ci raccontano di padri separati che
per pagare il mantenimento a moglie e figli non possono permettersi di pagare
l’affitto per una nuova casa e diventano così dei clochards ; a volte agli ex
mariti sono imposti oneri economici
insostenibili .
Il problema degli oneri che gravano sui padri separati è
peraltro vero, ma non bisogna dimenticare due cose:
A) -
che il giudice nel fare il suo provvedimento ha dei dati
precisi solo se si tratta di persone a reddito fisso e dei dati molto più incerti
quando si tratta di redditi da lavoro autonomo.
B) -
Il Giudice , consapevole di essere in Italia , ha spesso
il sospetto che una buona parte dei redditi non siano dichiarati e perciò tenta
di ancorarsi al tenore di vita da cui poter provare a dedurre indirettamente il
reddito dei coniugi.
Si dice che "il matrimonio .. conviene ai mariti mentre la separazione
conviene alle mogli " , ma ci sono anche mogli con bambini che vengono a
trovarsi in enormi difficoltà.
Una soluzione che sembra esser valida è quella adottata
da alcuni tribunali, in virtù della quale il presidente, all'inizio della causa
di separazione (e di divorzio se i problemi economici sono ancora aperti),
chiede alle parti di produrre una " Dichiarazione Sostitutiva di Atto Notorio"
, nella quale entrambi i coniugi devono indicare, assumendosene la
Responsabilità Penale, i propri redditi
nonchè i propri patrimoni mobiliari e immobiliari in Italia e all'estero.
Si riducono così I rischi di provvedimenti
"sbagliati" perché è raro che una parte menta, correndo i rischi di
azione penale che ne derivano in caso di una "dichiarazione sostitutiva di
atto di notorietà " risultata mendace .
Ho sovente rilevato come , negli ultimi tempi , il
sistema giudiziario crei e disfi , con una velocità impressionante, le sue
regole ; sembra non ci sia mai una riforma della giustizia destinata a durare
nel tempo.
Ho imparato che
quando ci si separa inevitabilmente le spese della
famiglia aumentano: si paga un doppio affitto, raddoppiano le bollette e una
sola macchina non può più bastare.
In questo contesto è davvero impossibile che l’assegno di
mantenimento possa garantire un tenore di vita analogo a quello goduto in
costanza di matrimonio. C’è il rischio concreto che solo uno dei due coniugi
riesca mantenere quel tenore a discapito dell’altro.
Peraltro chi si occupa di diritto di famiglia sa che
qualsiasi sia la posizione economica dei coniugi non ha senso logico
minimamente pensare di poter mantenere il tenore di vita di entrambi i due
pezzi della famiglia separata.
Il "tenore di vita" serve solo come tendenza al
giudice per dettare il suo
provvedimento.
"Il matrimonio che può rendere davvero felice un
uomo è solo quello di sua figlia".
So che , In materia di matrimonio , le frasi ad effetto
sono infinite, ce ne sono anche nella Bibbia. La idea di fondo è che la
felicità dell'uomo e della donna dipende dalla donna e dall'uomo che il destino
trova per loro .
Ogni anno vengono celebrati circa 200mila matrimoni ma,
allo stesso tempo, ogni anno ci sono più di 80.000 separazioni e 50mila
divorzi.
C’è qualcosa che non va nell'istituzione del matrimonio o
forse è semplicemente cambiato qualcosa nell'approccio a quest'istituzione?
Possiamo parlare di speranze tradite ??
Lasciando stare i numeri, tutti sappiamo che il
matrimonio è cambiato in modo accelerato negli ultimi tempi e che non sono
aumentate solo le separazioni e i divorzi, ma sono diminuiti anche i matrimoni
che molte volte sono un sogno non realizzato o una esperienza rifiutata già prima di averla.
In poche parole chiamiamola "Delusione".
Ma non è forse , la nostra, l'epoca delle delusioni ??

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