venerdì 18 settembre 2015

A proposito dei Templari …..



Vorrei chiarire come la penso .


Circa un anno fa . ho avuto modo di scrivere sul blog , ad onor del vero scopiazzando da alcuni miei precedenti e datati elaborati, una serie di appunti per ricostruire una breve “Storia dei Templari” .
Il fascino dei Templari ha coinvolto me e molti dei miei più cari amici ed amiche, ma non sempre abbiamo avuto , al riguardo, la stessa identità di vedute .

Ritengo possa essere utile chiarire come vedo e considero la materia .

Penso che sia un errore interpretare ogni atto, cerimonia e simboli riferiti ai Templari in chiave esoterica e misteriosa, mentre bisogna esaminare ogni aspetto della loro vita in relazione a quelli che erano i comportamenti degli uomini d’allora e il perché della simbologia.

Parimenti sarei veramente felice  di non sentire più parlare della cappella di Rosslyn come costruzione templare, quando in realtà è solo una fantasia architettonica del Quattrocento (chiesa costruita tra il 1446 ed il 1450 !) .

E non è tutto .

Vera e propria mistificazione in merito all’Ordine del Tempio è voler loro attribuire ricerche del Tempio di Salomone, del Graal, di pietre filosofali, di tesori non meglio specificati, di esperienze alchemiche.
I Templari vivevano in Terrasanta ed erano costantemente impegnati nei combattimenti con i saraceni ; pochi di essi sapevano leggere e scrivere, infatti un detto medievale recitava:
“Rozzo e ignorante come un cavaliere”,
mentre i membri dell’Ordine che vivevano in Europa si preoccupavano di produrre ricchezza per mantenere i castelli dell’Ordine e i fratelli impegnati nella guerra nel Regno di Gerusalemme.

Gli esperti sui Templari ed il Templarismo spuntano ovunque e sempre più in fretta .
Troppi e troppo in fretta , a mio modesto parere .
È facile farsi credere esperti di Templari scopiazzando a destra e a manca sui tantissimi libri che parlano dell’Ordine del Tempio, tra l’altro senza citare gli studi e i testi di quanti si occupano di tale materia in maniera seria ed approfondita.
Il motivo per il quale assistiamo al proliferare di tutti questi “esperti” è presto detto, perché l’argomento Templari attira e fa cassetta.
In poche parole “ Porta Soldi” !!!
Se qualcuno fa intervenire delle persone a trasmissioni televisive sui “Templari” non chiama mai studiosi seri e che si occupano con competenza e da anni di questo argomento, bensì persone che non solo non conoscono la storia dei Templari, ma nemmeno quella del Medioevo, e per capire la personalità degli uomini del Tempio bisogna avere una conoscenza approfondita del Medioevo. Sarebbe ora che gli studiosi si rendessero conto che la storia degli ordini monastico-militari è una branca specialistica della storia medievale.
Il fascino dei Templari penso risieda per molti, in un presunto e leggendario alone di mistero che circonda, non tanto la loro storia nota, ma quella parte presunta di “non storia” che , si dice , racchiuda il loro “Credo Eretico .
Sgombriamo il campo alle fandonie .
Non vi è mai stata nessuna eresia templare e certi aspetti delle cerimonie dell’Ordine, interpretati come tali, derivavano dall’ignoranza grassa della gran parte dei suoi membri. Tra l’altro vi era una grande differenza tra il tipo di vita e le conoscenze dei frati templari residenti in Terrasanta, Spagna e Portogallo e quella dei monaci nei conventi europei. Tutto il sistema di vita, le preghiere, le cerimonie e i regolamenti venivano decisi in Terrasanta e quindi imposti alle precettorie europee che obbedivano, ma non sempre capivano , il perché di certe regole e certi cerimoniali. Da questo stato di cose sono nate confusioni e fraintendimenti. Quando in Terrasanta, al momento della ricezione nell’Ordine, si diceva al novizio di rinnegare il Profeta e di sputare a terra alla presenza della Croce, lo si faceva per fargli capire che lui doveva rifiutare Maometto, il Profeta dei musulmani e come rafforzativo di tale negazione si aggiungeva lo sputo a terra in segno di disprezzo, e alla presenza della croce quale garanzia del giuramento. Tale prassi, naturalmente, era d’obbligo anche in Occidente dove pochissimi ne conoscevano il significato e gli altri, spesso incuriositi, ne chiedevano il significato ai superiori che, ignoranti anche loro, si trinceravano dietro alla solita frase: “Obbedisci, è un precetto dell’Ordine”. E così avveniva anche per altri aspetti di vita nel Tempio.
Ho letto spesso la parola “sapienzialità” attribuita ai Templari in contesti alquanto vari e discutibili. Se diamo al vocabolo il suo valore culturale possiamo dire che essa non esisteva tra i Templari, ove la maggior parte di essi, tranne i preti e pochi cavalieri, si dichiararono “illetterati” e quasi tutti non capivano nemmeno la lingua della chiesa: il latino.
Concludo con una personale riflessione .
Spero ricorderete come, circa quattro anni or sono, giornali, radio ed altri mezzi di comunicazione di massa hanno dato grande rilievo al “ritrovamento” della pergamena di Chinon che contiene gli interrogatori svoltisi in quel castello regio dei dignitari del Tempio.

A differenza di quanto sostenuto da una ricercatrice dell’Archivio Vaticano, e cioè che il documento era del tutto sconosciuto, si può affermare, documenti alla mano, che ben due  studiosi dei Templari di chiara fama come Pierre Dupuy e Georges Lizerand  lo segnalarono negli anni 1654, 1923, dichiarando che esso era presente nell’Archivio Vaticano.

In occasione del “supposto ritrovamento” è stato detto che esso è la prova lampante che Papa Clemente V assolse i capi dei Templari, presenti a Chinon, dall’accusa di eresia e li reintegrò nel seno della Chiesa e al beneficio dei sacramenti religiosi.

Questa affermazione è un palese falso.

Quando il 16 novembre 1309 fra’ Jacques de Molay, Maestro Generale del Tempio, comparve a Parigi davanti alla commissione pontificia, incaricata dal Papa di inquisire sui Templari, egli, dopo aver risposto alle loro domande ed aver chiesto per l’ennesima volta un colloquio col Papa, cito testualmente :

“Pregò umilmente i Commissari e il Cancelliere Regio affinché ordinassero che egli potesse assistere alla Messa e agli altri uffici religiosi ed avere la sua cappella e i suoi cappellani”.

Era passato più di un anno dalla assoluzione (presunta) di Chinon e il Maestro non aveva potuto, in tutto quel tempo, ricevere i sacramenti, assistere alla messa ed avere accanto i suoi cappellani. Come spiegarlo?
Semplicemente col fatto che a Chinon non vi fu nessuna assoluzione e fu, come tutte le azioni del Papa e dei Cardinali, solo un’illusione per tacitare il Maestro e i suoi dignitari.
Anche fra’ Geoffroy de Charny, precettore di Normandia, sebbene “assolto” a Chinon, ancora nel 1310 si lamentava con i Commissari Pontifici di non ricevere i sacramenti.
Tutta la questione Chinon è una grossa montatura.
La ricercatrice vaticana afferma pure che il Papa mandò i cardinali a Chinon per un interrogatorio segreto.
Ora, dal documento risulta che oltre ai tre cardinali erano presenti :

-          Quattro notai e altri 5 personaggi ecclesiastici,
-          nonché gli uomini del re, Guillaume de Nogaret, Guillaume de Plaisians e Jean de Janville.

Per essre un interrogatorio “segreto” a me 12 persone presenti sembrano proprio  una folla!

E per concludere, anche la morte sul rogo di fra’ Jacques de Molay e di Geoffroy de Charny, morte riservata agli eretici, non si accorda con la supposta assoluzione di Chinon.

Nella pratica di vita, in casi come questi, mi chiedo sempre: “Cui prodest?”

A chi giova?

Ed anch’io mi sono chiesto qual’era lo scopo di questo finto ritrovamento del documento e l’asserzione di una assoluzione che non è mai esistita.

Non ho certezze ma una vocina mi sussurra piano “ L’assoluzione dei Templari non sarebbe forse un’assoluzione di quella stessa Chiesa che li Tradì ????”


Cesare




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