sabato 10 febbraio 2018

Ho appreso dai media che degli hacker hanno violato i computer del PD di Firenze mettendo on line i dati sensibili degli iscritti, tra cui anche quelli di Renzi, che però, a quanto pare, sarebbero vecchi e non aggiornati. 

A questo punto vorrei sapere, magari secondo qualche membro della Commissione Antimafia in forza al PD o ai 5Stelle, se questo sia un bene o un male. 

L’ex-presidente del PD e presidente della Commissione Antimafia, On. Rosy Bindi, ha infatti dichiarato che avrebbe voluto, sia maledetta la privacy, rendere pubblici i nomi dei massoni siciliani e calabresi, perché la riservatezza sugli iscritti è inaccettabile in democrazia. 

Quindi ritengo che lei ed i suoi colleghi non possano che apprezzare il gesto degli hacker, visto che sia i massoni che gli iscritti al PD godono degli stessi diritti costituzionali e che di certo l’On. Bindi non fa discriminazioni. 

Penso anche che l’On. Bindi abbia trovato interessante il fatto che i dati di Renzi, come presumibilmente quelli di molti altri iscritti, non siano aggiornati. 

Questa circostanza, oltre a tutto quello che è stato rilevato analizzando le liste dei massoni siciliani e calabresi, indica come i registri delle associazioni massoniche, ed anche dei partiti, mantengano un certo grado di inaffidabilità, cosa che l’On. Bindi ha già reputato grave e, un'altro membro pentastellato della commissione, "scioccante". 

In fine, non nutro il minimo dubbio che l’On. Bindi farà quanto in suo potere perché la Guardia di Finanza analizzi, con le stesse discriminanti usate per i massoni,  anche la lista degli iscritti al PD di Firenze. 

Sono sicurissimo di tutto ciò ma, chissà perché, vorrei lo stesso sentire dal vivo la sua opinione.

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