“Onestà! Onestà!”
Lo confesso. Anch'io ho infranto
il codice della strada, sono stato multato. Ma ho subito pagato la sanzione.Mi
è capitato poi di dimenticare, per un equivoco, di pagare il bollo d’auto: sono
stato “scoperto” e sanzionato; quando ho preso la liquidazione non ho fatto la
dichiarazione cumulativa con il reddito di lavoro e quindi , giustamente,
sanzionato ( o stangato) ed ho pagato chiedendo scusa allo Stato .
Non credo di essere l’unico
italiano imbecille, pensavo (e penso) che quasi tutti si comportino più o meno
così.
Dico “Imbecille” perché ora siamo
tutti trattati da imbecilli da quei Grillini/Leghisti che ci hanno riempito le
orecchie di “Onestà! Onestà!”.
“Imbecille” perché le mie
infrazioni non hanno mai superato i 1.000 euro – piccoli sono i peccati di noi piccoli
imbecilli e, se non mi fossi precipitato a pagare il dovuto, ora sarei a posto:
pare che sia questo a disporre (tra le altre cose) il decreto fantasma sulla
c.d. “pace fiscale”. Non avrei neppure da condonare, potrei tranquillamente
stracciare raccomandate, notifiche, cartelle ecc.
Siccome da imbecille ho già
pagato, ora non posso più fare nulla .
“Onestà, onestà!” è invocata per
festeggiare la vittoriosa revoca dei “privilegi della politica”, la riduzione
dei trattamenti pensionistici di favore riconosciuti (in base a norme
regolarmente in vigore al tempo) ad alcuni deputati, senatori e alle loro
vedove, che probabilmente di quello vivono. Quanto si racimola con questa
operazione? Ben 16 milioni all'anno, meno di niente rispetto a tutto quello che
si vuole condonare.
C’è bisogno di soldi per
sostenere la manovra finanziaria? Bene, perché non si inizia a ricuperare i
1.400 milioni a cui ammontano le sanzioni dovute dagli allevatori (che tanto
hanno beneficiato dei contributi europei) che hanno sistematicamente sfondato
le “quote latte”? Grazie alla furbizia dei ministri leghisti (Zaia), le
sanzioni dovute dagli allevatori sono state pagate dallo Stato, cioè da tutti
noi imbecilli. Ma si sa, gli allevatori padani sono elettori “pesanti” e devono
essere lasciati in pace.
“Onestà! Onestà!”
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