martedì 23 giugno 2015




SOFRI, uno dei tanti ???

Non ho avuto modo di seguire il processo Calabresi, lontano nel tempo e nei miei ricordi, ma trovo spunto su questo "lancio"  di un organo di stampa per riflettere tra me e me.
Il carcere, nell'Ordinamento Penale Italiano, non ha una funzione punitiva, ma solo ed esclusivamente riabilitativa.
Scontare la Pena e poi essere rimesso in libertà, poiché avviene al termine di un complesso percorso Giudiziario nel quale il condannato non ha forza coercitiva verso gli organi preposti alla sua valutazione, deve forzatamente far ritenere che egli abbia completato per intero il suo percorso riabilitativo e sia pertanto pronto a dare, da uomo e cittadino "nuovo", quel positivo apporto alla Società che prima non aveva saputo dare .
 Adriano Sofri  è un giornalista, scrittore e attivista italiano, ex leader di Lotta Continua, condannato a 22 anni di carcere - dopo un lungo e controverso iter giudiziario - quale mandante dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi, avvenuto nel 1972.
Condannato la prima volta nel 1990 e incarcerato in via definitiva nel 1997, è stato scarcerato nel gennaio 2012, per decorrenza della pena .  Pur assumendosi la corresponsabilità morale dell'omicidio, a causa della campagna di stampa diretta contro il commissario portata avanti assieme agli altri membri di Lotta Continua, Sofri si è sempre proclamato innocente per quanto riguarda l'accusa penale.

Egli non ha direttamente curato l'esecuzione dell'Omicidio Calabresi ma ha contribuito, con i suoi scritti, a creare quel clima di odio  politico e fisico verso un servitore dello Stato, poi sfociato nel delitto.

E di questo, e solo di questo si è sempre assunta la responsabilità, ammettendo il suo errore .

  • Ma se Sofri ha scontato la pena ;
  •  
  • Ma se Sofri è stato rimesso in Libertà ;
  •  
  • Ma se Sofri è comunque un Professore, Giornalista e scrittore che in 22 anni di detenzione ha soggiornato in carcere senza mai manifestare comportamenti che invalidassero il suo percorso riabilitativo ;


non potrebbe essere che SOFRI si possa considerare , a ragione, persona più qualificata di tanti pseudo - consulenti ministeriali ad adeguare e riformare il sistema carcerario per condurlo alla sua effettiva funzione riabilitativa ??



·         Chi meglio di un Ex Carcerato può sapere cosa funziona e non funziona in un carcere ??

·         Chi ha scontato la pena è o no una persona Libera di dare il  suo contributo alla Società ?? 
           Se la risposta è "NO !!", allora ogni condanna è " A VITA" e si chiama ERGASTOLO .



P.S.

A parte questo, ma il Sindacato di Polizia Penitenziaria, se definisce il fatto che un Ex detenuto venga rimesso in libertà dalla Giustizia con queste parole : "  "Il nostro paese ha la formidabile capacità di rivalutare delinquenti, mascalzoni, ex terroristi e assassini" , di fatto non riconosce l'inutilità della funzione riabilitativa degli operatori penitenziari  ??
Se chi Entra in carcere per 22 anni è la stessa cattiva persona che ne esce, allora risparmiamoci almeno i soldi del mantenimento si, dei carcerati, ma anche degli agenti . 






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