Schiacciare una cacca di cane non è piacevole e non
porta nemmeno fortuna, come vuole il proverbio.
Infatti, se così fosse, oggi a Roma saremmo tutti costantemente baciati dalla dea
Bendata… e non mi pare proprio che sia così, anzi …..
Quello delle feci dei cani sui marciapiedi delle
strade, ma anche nei parchi pubblici, nei giardini privati e in quelli
condominiali, è un fenomeno di malcostume molto diffuso, purtroppo.
Da oltra 2.000 mila anni a Roma le cattive abitudini
sono dure a morire, figurarsi la maleducazione.
Ma non c’è da prendersela con gli amici a 4 zampe,
perché i veri maleducati non sono loro, ma i proprietari, con senso civico pari
a 0 e che se ne infischiano altamente delle leggi e dei regolamenti di polizia,
che obbligano a raccogliere negli appositi sacchettini le deiezioni dei propri
pelosi.
Ma, poiché nella mia Eterna Città, ogni giorno ne
scopro una, ecco la grande scoperta di giornata, fresca, fresca.
Molti cittadini romani sono ossequiosi dei regolamenti comunali e, con senso civico, raccolgono diligentemente le
“Pupù” dei loro amici a 4 Zampe che provvedono ad immettere nell’apposito
sacchettino di plastica trasparente e solitamente di color azzurro ; dopo di che sigillano la chiusura e fanno un delizioso nodino al prezioso pacchetto che …….
… buttano con eleganza, non nei secchioni della
spazzatura o nei possibili contenitori dei rifiuti , ma lungo il marciapiede ove, cittadini ignari del
fatto, calpestano la “Pupù sotto vuoto” , scivolano sulla plastica sdrucciolevole
, conservano memoria indelebile del prezioso manufatto che, se in “Plain Air”,
sarebbe stato comunque destinato (prima o poi) ad essere degradato dagli
elementi atmosferici ma che, sotto vuoto, si conserva ad imperitura e
sgradevole memoria , forse per l’Eternità .
Sarà per questo che Roma è chiamata la “Città Eterna” ??? .
Grandezza dei Romani !!!


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