Quando penso al primo giorno di scuola, la sensazione che ricordo maggiormente e' il FREDDO.
Sara' per l'arietta settembrina, sara' perché dopo tanti giorni di dormite vacanziere si esce da casa alle otto di mattina, sara' per quel sole già' quasi autunnale che illumina la giornata ma che scalda già poco.
Ricordo il grembiulino rigorosamente bianco, nuovo di zecca e profumato.
Ricordo che mia la mamma era davvero molto emozionata.
Ricordo che la prima foto ufficiale del mio primo giorno di scuola me la scatto' zia Anna.
E ricordo anche che ne dovetti fare due perché' la prima fu scattata dalla mia mamma per sbaglio mentre zia mi metteva in posa (da qualche parte a casa dei miei dovrebbe esserci anche la foto del primo scatto in cui si vede la sagoma di zia Anna sfocata che cerca di uscire precipitosamente dall'obiettivo).
E comunque mamma non avrebbe dovuto scattarla ma solo tenere la macchinetta mentre zia mi sistemava ma forse siccome era emozionata non lo aveva capito.
Non avevo lo zaino ma la cartella che era rosa rigida e un sacco scomoda sia da portare che da aprire che da sistemare al banco. E poi dentro c'entrava poca roba. E siccome era anche stretta ricordo che la merenda si spappolava quasi sempre.
Ricordo che il primo giorno le mamme potevano entrare in classe con i bambini per aiutarli a sistemare le loro cose e la mia mamma penso' bene di infilare la mia cartella rosa nel sottobanco dove avrei dovuto invece mettere libri e quaderni.
Tutti gli altri bambini avevano invece lo zaino che le loro mamme appesero comodamente alla spalliera delle loro sedioline (cosa vietatissima oggi dalle basilari norme sulla sicurezza scolastica!).
Intanto la mia mamma, sempre emozionata, pensando di fare la cosa giusta aveva incastrato cosi bene la mia cartella nel sottobanco con tutto il materiale dentro che quando si rese conto della stupidaggine appena commessa non riusciva più' a sfilarla.
Arrivo' in soccorso anche zia Anna.
Come finì ??
Che tutti erano pronti tranne io.
La maestra era già' seduta alla cattedra mentre la mia mamma e zia Anna si stavano ancora ammazzando per sfilare la cartella, mentre io mi ero già seduta immobile e le guardavo.
Alla fine ci riuscirono ( non so come) , e poi mi dissero ( con aria severa ...) di non rimettercela e me la appesero anche a me allo schienale della sedia come tutte le mie compagne .
Ed uscirono esauste dall'aula .
Era il 1983.
Sara' che sono passati tanti anni dal mio primo giorno di scuola ma il freddo del primo giorno di scuola io lo riconosco ancora.
E forse ancora lo rimpiango .
Fede

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