venerdì 15 maggio 2020



E’  morto Ezio Bosso


Aveva 48 anni.

A portarselo via il cancro con cui conviveva da molti anni e che lo costringeva a lunghi periodi di sosta per le terapie. Ad accrescere ulteriormente il quadro clinico si è inserita anche la malattia neurodegenerativa che l’aveva costretto in carrozzella. 
Noi di DiogenePitagora abbiamo pensato di ricordare l’uomo e l’artista alternando i suoi pensieri, espressi in un articolato post, con quelli di chi, nel web, ha voluto ricordarne le grandi doti umane ed artistiche .
Una sorta di mosaico che vada a ricomporre un insieme armonico tra il pensiero che ci ha lasciato la sua eredità umana ed artistica e il ricordo che di lui è , e rimarrà, nell’anima di chi ha attinto alla sua grandezza .

Perché i ricordi non hanno il Corpo, ma possiedono un’Anima .



Tutti abbiamo un talento, apparente o nascosto, poi il talento diventa esigenza, e questa poi forse costruisce la nostra vita.
Il talento è ciò che rende felici.

Mi pare un'ingiustizia, un accanimento della sorte, adesso. Era una creatura magnifica, bizzarra, sofferente in quel modo luminoso che hanno taluni, che fanno sgorgare bellezza dalle ferite, e sono antidoti - per tutti gli altri - al rancore.

Grazie alla musica ho dovuto disciplinarmi.
Il maestro non è colui che ti insegna come o cosa fare, è colui che ti indica la tua strada, che ti rivela chi sei, ti apre quella porta che non ti aspettavi.

che dispiacere, il silenzio di stamattina è un vuoto improvviso, come se la musica avesse perso un suo figlio prediletto.

Io ero un animale selvatico ma grazie al mio maestro ho imparato che non bastava suonare, dovevo applicarmi nello studio.

Mi fermo e mi commuovo Nell’ascoltare Ezio Bosso Che riparta la musica Sussurro di Vita

A volte hai bisogno di conferme ma questo è soprattutto dato dalla applicazione, dal tuo continuo tentativo di crescere dentro.

“La musica è una vera magia, non a caso i direttori hanno la bacchetta come i maghi”

Il consenso è il vero diavolo di un musicista, bisogna continuare a studiare.
Ogni volta che ricomincio ho raggiunto il successo.

un uomo con una disabilità evidente in mezzo a tanti uomini con disabilità che non si vedono

Ogni volta che scrivo una sinfonia, devo tornare all'uomo che l'ha scritta, alle sue difficoltà.
La musica ti dice che tu non ci sei, che tu sei al servizio della musica, e questo succede per qualsiasi lavoro voi farete.

La musica siamo noi. La musica è una fortuna che condividiamo. La musica ci insegna la cosa più importante che esista: ascoltare

Vedere che fai qualcosa per l'altro è la gratificazione, perché la gratificazione è sempre una questione umana, di rapporti.

Questi dovrebbero essere gli idoli. Quelli che ti lasciano qualcosa. Quelli immortali.


Non inseguite il successo, inseguite la passione, la crescita, la curiosità.
È questa che mi ha salvato.
  
                                                                         Ezio Bosso




2 commenti:

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  2. Molto sommessamente vorrei aggiungere che la testimonianza di Ezio ci ricorda che il talento deve essere corroborato da una responsabilità verso di sé e verso gli altri. Un musicista dovrebbe avere la consapevolezza di essere fortunato a percorrere questa strada, che è un viaggio di sola andata, ma sapere che nulla è gratuito. Si procede con abnegazione e amore, con duro esercizio ed entusiasmo. Le sue parole colpiscono molto, perché quando la Luce risplende i sentieri possono convergere. Continua il tuo cammino Ezio, ora sorridi con gli Angeli. g.a.

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