martedì 24 novembre 2015









Riflettevo, alcune sere or sono , su quel medico di Pavia che nel 2013 si era risvegliato dal coma con la convinzione di trovarsi nel 2001.
Incredulo di fronte all’euro ed alla perdita della Lira , sconcertato dalla Politica Italiana ( veramente lo siamo anche noi senza essere mai andati in coma…) e dall’idea che quei giovanotti che si ostinavano a chiamarlo papà fossero i stessi suoi figli che lui aveva lasciato alle elementari.

La tentazione di invidia confesso come sia stata forte.

Una vita senza memoria profuma di libertà, mi son detto .



In fondo sarebbe come quando svuoti di vecchie informazioni o files obsoleti un computer sovraccarico e lui diventa subito più rapido e leggero, direi quasi più giovane e scattante .



Sarebbe stato bello per tutti .

Ripartire da zero o almeno da un punto gradevole del passato: l’anno del primo Amore o dell’ultimo scudetto della mia squadra del cuore ,che poi purtroppo , nel mio caso, più o meno coincidono.



Vi confesso la forte tentazione, ma è durata solo un attimo.

Perché ho poi pensato che passare una gomma sulla propria vita per cancellarne alcuni tratti sia forse la sconfitta suprema .
Senza la robusta ringhiera della memoria si rischia di precipitare nel vuoto assoluto .

Conoscere è ricordare e ricordare è conoscere , se stessi e gli altri .

Questa frase non è certo mia ma era lo spunto per un Tema d’Italiano in 4° Ragioneria in cui presi un meritato quattro .



Grazie a Dio lo ricordo bene.



Cesare

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