martedì 10 novembre 2015

Un ponte



Un ponte è un congiungimento in equilibrio. Sotto scorre tutto, ma il ponte resta. Cosa significa resta? Resta rispetto a cosa?  Perché può essere indistruttibile, eterno?

Per costruirne uno ci vuole pazienza, metodo, voglia. E un po’ anche accontentarsi del risultato.

Non tanto del ponte in se quanto dei suoi congiungimenti.
Se chiudo gli occhi e immagino un ponte lo vedo bello e solido, che unisce da una parte un prato fiorito, profumato. Tutto quello che di bello penso di avere io. Dall’altra, una prateria verde e sconfinata; probabilmente tutto quello che di bello pensi di avere tu. E sotto il ponte acqua sudicia e vorticosa. Se la guardo quasi ho una vertigine.

Ah, c’è anche un cinese proprio lì, sulla sponda… ad aspettare il mio cadavere. O il tuo.
Sarà difficile che io possa arrivare alla tua prateria, e tu ai miei fiorellini, subito, così, senza sforzo.

Intanto incontriamoci a metà strada. Sul ponte?

Bella idea. Porta un ciuffo d’erba o quello che vorrai. Io porterò un fiore e un seme, quello che vorrò.

Anzi, più probabile porteremo quello che riusciremo a portare.

Il ponte: che zona zona franca, che zona incontaminata. 

Zona sospesa: magica.  Io metterò da parte, ben nascosto, il pensiero dei miei fiori e ti offrirò solo quello che ho portato. Tu farai altrettanto?

Tutti i fiori crescono nell’erba, ogni prato ha un fiore.

Ma lo comprenderemo solo sul ponte. E magari un giorno lo attraverseremo tutto.

Se non succederà… ci vediamo a metà strada!

Vale

La foto è di Alessandro Boccini,che forse stava per attraversare un ponte, a Ninfa.

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni giorno  la Chiesa celebra la S. Eucaristia ; La  offre a  Dio  in sacrificio di lode, la dona in cibo ai  fedeli, la  conser...