Nel suo secondo libro, «Meglio liberi», Alessandro Di Battista racconta come il suo meccanico abbia radunato per un sondaggio se fare o no "Le Olimpiadi a Roma", «una decina di persone:
- l’edicolante,
- il fruttivendolo,
- un paio di parenti,
- un pensionato».
Risultato?
Scrive il dirigente dei 5 Stelle :
«Uscii dall’officina, dal mio ‘soviet’ personale tra bulloni, pezzi di ricambio e olio, e mandai un messaggio a Virginia:
“Sulle Olimpiadi nessuna esitazione, linea durissima. La stragrande maggioranza dei romani sta dalla nostra parte”».
Sullo Stadio della Roma senza prevedere infrastrutture o sulla situazione dei rifiuti non ho notizie (né del desolante albero di Natale di piazza Venezia, pace all'anima sua ), ma mi piacerebbe sapere cosa ne pensano l’edicolante, il fruttivendolo, il pensionato, i parenti del meccanico, il meccanico stesso, insomma il gruppo dirigente della nuova società italiana sognata da Di Battista ed i suoi .
La chiamano democrazia diretta.
Pare sia quella ripetizione un po’ meccanica di opinioni, senza porre mente al senso delle parole.
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