Il
Mito Templare (2)
Fin
dall'inizio, i Templari si ammantarono di mito, trassero indubbio profitto dal
loro stesso mito , sfruttarono il mito .
La
pura e semplice oscurità che circondava le loro origini misteriose consentì
loro di circondarsi di una mistica potente .
Prendiamo
ad esempio la motivazione della loro stessa fondazione :
"Proteggere
i Pellegrini in Terra Santa" . Viene da chiedersi cosa potessero mai fare,
sul piano concreto, 9 cavalieri per svolgere il mandato su un terreno così
ampio e a fronte di una massa di Pellegrini che, seppur alla luce delle ridotte
possibilità di viaggio dell'epoca, era comunque rilevante .
Il
fatto nudo e crudo è che, documenti alla mano, i primi 9 Cavalieri Templari
non
avevano lo scopo di "Proteggere tutti i Pellegrini in Terra Santa"
ma
solo quelli che percorrevano il percorso che andava dal luogo dello sbarco
dalla nave , il Porto di Giaffa, alla Città Santa di Gerusalemme .
Quindi
un percorso di 60/70 Km e non certo l'intero territorio .
Detto
questo, fu abbastanza semplice per i Templari diventare da subito delle
"Leggende Viventi" già nella mente dei loro contemporanei e non
fecero assolutamente nulla per scoraggiare processo .
Né la prodezza guerresca era l'unica virtù
conferita ai Templari dalla mistica che li circondava .
Nel
"Perlesvaus" - Li Hauz Livres du Graal (L'Eccelso
Libro del Graal) essi appaiono non soltanto come militari, ma anche come
iniziati mistici di alto livello . Questo mi sembra significativo, poiché è
indice di come i Templari fossero
ansiosi di rafforzare l'immagine che la gente si era fatta di loro come maghi o
stregoni, negromanti, alchimisti, saggi depositari di arcani segreti , cosa che
alla fine si ritorcerà contro di loro e ne decreterà la fine ad opera di
Filippo il Bello .
CdG

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