giovedì 5 giugno 2014

Il Mito Templare (2) 

Fin dall'inizio, i Templari si ammantarono di mito, trassero indubbio profitto dal loro stesso mito , sfruttarono il mito .
La pura e semplice oscurità che circondava le loro origini misteriose consentì loro di circondarsi di una mistica potente .
Prendiamo ad esempio la motivazione della loro stessa fondazione :
"Proteggere i Pellegrini in Terra Santa" . Viene da chiedersi cosa potessero mai fare, sul piano concreto, 9 cavalieri per svolgere il mandato su un terreno così ampio e a fronte di una massa di Pellegrini che, seppur alla luce delle ridotte possibilità di viaggio dell'epoca, era comunque rilevante .
Il fatto nudo e crudo è che, documenti alla mano, i primi 9 Cavalieri Templari
non avevano lo scopo di "Proteggere tutti i Pellegrini in Terra Santa"
ma solo quelli che percorrevano il percorso che andava dal luogo dello sbarco dalla nave , il Porto di Giaffa, alla Città Santa di Gerusalemme .
Quindi un percorso di 60/70 Km e non certo l'intero territorio .
Detto questo, fu abbastanza semplice per i Templari diventare da subito delle "Leggende Viventi" già nella mente dei loro contemporanei e non fecero assolutamente nulla per scoraggiare processo .
 la prodezza guerresca era l'unica virtù conferita ai Templari dalla mistica che li circondava .
Nel "Perlesvaus"  - Li Hauz Livres du Graal (L'Eccelso Libro del Graal) essi appaiono non soltanto come militari, ma anche come iniziati mistici di alto livello . Questo mi sembra significativo, poiché è indice di come i Templari fossero ansiosi di rafforzare l'immagine che la gente si era fatta di loro come maghi o stregoni, negromanti, alchimisti, saggi depositari di arcani segreti , cosa che alla fine si ritorcerà contro di loro e ne decreterà la fine ad opera di Filippo il Bello .

CdG



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