Bullismo, la rivincita
di Louisa
“Bullizzata” da
adolescente, Louisa Manning, 8 anni dopo, rincontra il suo bullo che la invita
fuori a cena (perché bellissima). Lei non c'è andata ma gli ha mandato una
lettera...
Non è stato facile per Louisa Manning essere chiamata per
tutta l’adolescenza «uomo bestia».
Aveva 12 anni quando un suo coetaneo e alcuni suoi amici
hanno iniziato a prenderla in giro: pensavano fosse grassa e pelosa. Offese
così difficili da mandare giù che Louisa, a un certo punto, smise di mangiare,
del tutto.
Ora Louisa ha 22 anni, è una ragazza bellissima e sta bene.
Qualche settimana fa ha rincontrato, alla Oxford University, il ragazzo che
l’aveva bullizzata.
Lui, dopo averla riconosciuta, non poteva credere che la
ragazza bruttina che prendeva sempre in giro si fosse trasformata in una bella
donna così l’ha invitata a cena. Louisa ci ha pensato un po’ e poi ha accettato
l'invito.
Ma aveva un piano in mente. Il giorno dell’appuntamento,
Louisa ha dato alla cameriera del ristorante una busta che conteneva una sua
foto da adolescente e una lettera da consegnare al ragazzo al momento del suo
arrivo.
Nel biglietto c’era scritto:
«Hey, Mi dispiace molto di non poter essere con te questa
sera.
Ricordi otto anni fa, quando ero grassa e mi prendevi in
giro per il mio peso?
Io sì.
Ho trascorso tre anni mangiando meno di una mela al giorno,
finché ho deciso di saltare la cena.
Ricordi quando deridevi il mio “monociglio”? Come ti
disgustavano le gambe pelose?
Ricordi come ogni giorno, per tre anni, tu e i tuoi amici mi
chiamavate “uomo-bestia”? No, forse non l’avreste mai fatto se aveste saputo come
sarei diventata otto anni dopo, carina al punto da ritenermi abbastanza
“scopabile” da trattarmi come un essere umano.
Ho pensato di mandarti questo come promemoria.
La prossima volta che pensi a me, immagina la ragazza che è
in questa foto, perché è lei che ti ha mandato a farti f.....ttere !!!!! .
Louisa».

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