Questa
poesia, che ho sempre in mente e mi aiuta in vari momenti della quotidianità,
esprime in maniera splendida il concetto di certezza!
Su
una cosa si è sicuri: l’uomo è in una continua ricerca! Credo sia insito nella
sua natura.
Sempre alla ricerca di cibo, per vivere; alla ricerca dell’amore,
per riprodursi; alla ricerca di un’identità, per capire il suo ruolo nel mondo!
Ma
come essere limitato, è intrinseco in se il concetto di dover giacere su quella
stabilità che gli consenta di costruire le fondamenta della concretezza del
vivere. E cosa c’è di più pragmatico del numero!
Numero come principio
fenomenologico della natura, numero come mezzo per il baratto dell’Epoca
preistorica, numero come quantificazione della materia, elemento costituente la
sequenza della creazione, procreatrice anche del suono.
Infatti,
come sua arborizzazione, il suono non è
pur questo generato da una successione numerica di vibrazioni oscillanti! Una
fecondazione tra la sorgente sonora e l’elemento udente!?
L’incarnazione
stessa delle certezza non può che essere l’Uomo: principio iniziatico di una
quantità numerica di particelle, tra loro vibranti, da cui si alimenta la vita!
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