A proposito dei "Video Motivazionali di Intesa SanPaolo"
Da alcuni giorni circola sul Web un video interno di alcuni dipendenti della banca IntesaSanPaolo che fa riferimento ad un contest interno di quell'Istituto di credito .
La performance offerta , effettivamente, non può dirsi al Top e ciò ha offerto gli ignari dipendenti, in primis la loro direttrice, tale Katia Gherardi, al pubblico ludibrio e delirio della Rete .
Quando ero giovane e non capivo niente , ho lavorato in banca anche io e mi sono trovato spesso nella situazione della collega Gherardi ; vi posso garantire che rifiutarsi di partecipare a questi contest interni, spesso pensati dal primo "coglionazzo" di turno, era difficile, molto difficile e rischioso sotto il profilo della carriera .
Queste sono le miei osservazioni - in ordine sparso - sulla
vicenda:
- Video motivazionali di questo tipo, nel caso fossi un
dipendente della banca, mi motiverebbero a cercarmi immediatamente un altro
lavoro.
- Questi video sono un monumento al detto latino "Sutor
ne ultra crepidam", ovvero "Ciabattino non andare oltre alla
scarpa".
Se volete cercatevi la storia del pittore greco Apelle per sapere
l'origine del detto, che in sostanza esorta ad esprimerci solo delle faccende
di cui abbiamo competenza.
Le persone che hanno prodotto i video sicuramente
sono degli impiegati modello, competenti e bravi nel loro lavoro, ma come
motivatori hanno delle evidentissime lacune: improvvisarsi esperti di
comunicazione ha prodotto quello che abbiamo davanti agli occhi.
- Bisognerebbe dare una promozione al Fabio del primo video
che, intuendo il "merdone" che stava per succedere, ha pensato bene di darsi
malato il giorno della registrazione del video. Ecco, io ad uno così, in grado
di prevedere un imminente tracollo, gli affiderei volentieri il mio portafoglio
azionario, sicuro che saprebbe vendere al momento giusto.
- I video erano per una specie di content interno: spero che
il consiglio di amministrazione abbia già preteso la testa del suo promotore.
- Siamo quasi al motivo per cui non linko i video
incriminati.
Nel punto precedente vi dicevo che erano destinati ad un contest
interno alla banca e che speravo che la testa di chi l'aveva promosso fosse
già sulla scrivania di qualcuno ai piani
alti.
A maggior ragione mi auguro che vicino si trovino anche le palle di
chi l'ha diffuso sui social: E' stato un vero e proprio atto di vigliaccheria ed anche una violazione della privacy dei
dipendenti gravissima. E una banca dovrebbe essere estremamente sensibile alla
questione privacy.
- Eccoci al punto fondamentale. I video mi hanno fatto
ridere e ci ho appena scherzato sopra con voi.
Vi ho strappato una risata?
Si ??
Ok, sappiate che
abbiamo appena fatto del cyberbullismo.
Questa vicenda
infatti non è cosa diversa da quella di Tiziana Cantone, suicida dopo che un
suo video privato di un rapporto sessuale era stato messo in rete ed era diventato
virale. Gli impiegati protagonisti di questi video sono oggetto di una berlina
davvero poco invidiabile e particolarmente pesante nei toni.
E, vi ricordo, quello che avevano girato doveva essere visto
solo da una cerchia ristretta e fidata di persone (sarebbero dovuti essere
proiettati durante una convention o roba simile, pare), non doveva finire su
internet.
Fiducia tradita e presa per i fondelli da parte di milioni di
estranei può portare - e l'ha già fatto
in molti casi - a tragici epiloghi.
Ecco perché quindi i video non li voglio condividere.
Vi
prego di rifletterci e fare altrettanto.
Cesare

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