In difesa di DI MAIO 

L'On. Di Maio è stato invitato nella prestigiosa Università di Harvard ad illustrare le linee guida del suo Movimento e quelle che potrebbero essere le future mosse di un Governo a guida " Pentastellata" .

Personalmente non ho mai lesinato critiche a lui, al suo movimento ed a molti dei suoi esponenti, in primis al suo mentore e leader, Beppe Grillo .

Critiche sempre motivate da precise contestazioni sui contenuti da loro espressi, che ho sovente ritenuto motivate più da una caotica ricerca di consensi su larga scala che da sostanziose ragioni di interesse nazionale .

Critiche che oggi metto da parte perchè, quando "ce vo, ce vo", e se Di Maio afferma alcune stupidaggini ( vorrei dire "stronzate", ma sono timido ....), anche chi lo contesta a vanvera,  non è certamente da meno .

Il bravo Di Maio a poco più di 30 anni, ha fatto le sue esperienze di lavoro e politiche ed oggi è Vice Presidente della Camera dei Deputati .

Ha iniziato un ciclo di studi universitari ancora non giunto a compimento .

E' un probabile candidato alla Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana .

Io non lo ritengo personalmente di adeguato spessore e preparazione ma so che, sovente :

A) Mi sbaglio ;

B) L'entusiasmo e la volontà fanno miracoli .

Quindi, se eletto, buon lavoro !

Ma che di lui e del suo intervento alla prestigiosa università americana mi si venga a dire :

Un consiglio a Di Maio. Per sembrare un vero leader ad Harvard doveva parlare inglese

Non mi pare una cosa corretta . In Italia Ci piace scegliere i leader per le loro biografie, e il loro vissuto è fatto anche di molte variabili per così dire extrapolitiche. 

Di questi tempi, la versatilità di un leader fa curriculum. 

Se egli sa giocare a calcetto, canticchiare una canzone o recitare una filastrocca in un'altra lingua, la cosa appare a molti accattivante e perfino virtuosa. 

Ma accattivante e virtuosa non significa "fondamentale" .

Da sempre le persone vanno giudicate per ciò che dicono e non in che lingua lo dicono .

Un Leader lo fa la politica, un Vero Leader lo fa la Storia , non certo un Corso d'Inglese .