giovedì 25 maggio 2017

Me ne Frego!, come il fascismo tentò di cambiare la lingua italiana …..
Forse ora tocca ai Grillini ???

Cambiare il linguaggio per soggiogare le menti: questo il fascismo l’aveva capito bene, e tentò eccome di attuare il suo piano per controllare la libertà espressiva degli individui.

Prendo a caso delle frasi tramandate ai posteri dall’ideologia fascista e ditemi se non le vedete bene, oggi, in bocca ai vari Di Maio, Taverna o Di Battista :

v  Abbiamo dei vecchi e dei nuovi conti da regolare: li regoleremo
v  Andremo contro chiunque, di qualunque colore, tentasse di traversarci la strada
v  Me ne frego
(Benché attribuito a Gabriele D'Annunzio, lo slogan si è probabilmente diffuso tra gli Arditi durante la prima guerra mondiale e la successiva Impresa di Fiume. Trae origine dalla scritta che un soldato ferito si fece apporre sulle bende, come segno di abnegazione totale alla Patria)

v  Chi non è con noi è contro di noi
v  Diffida di tutto. Non fidarti di nessuno
v  Il Duce ha sempre ragione (… Grillo)
v  Mussolini ha sempre ragione (… Grillo)
v  Il nemico vi ascolta. Tacete!
v  Il passato e già dietro le nostre spalle. L'avvenire è nostro

Leggo oggi sul Blog di Grillo :
Come Prometeo, il MoVimento 5 Stelle se ne frega dei vincoli imposti dall'ideologia dominante e dall'autorità costituita. Abbiamo il dovere di fare ciò che riteniamo giusto e di ribadire il diritto alla dignità della persona.

Come non pensare che anche il Fascismo pensava di fare ciò che riteneva giusto?

Come non ricordare che anche il Fascismo se ne fregò dei vincoli democratici e dell’autorità costituita ?


Come non credere che il diritto alla dignità trova tutela sempre nelle regole e mai nei “Me ne frego” ?



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