lunedì 24 marzo 2014





Due passi nell'Universo




Quando noi pensiamo all'età dell'Universo ed alla sue dimensioni generalmente lo facciamo servendoci di unità di Tempo e di Lunghezza quali gli anni, i chilometri o gli "anni luce" .
In realtà queste unità di misura sono esclusivamente antropomorfe in quanto misurano l'età dell'Universo e le sue dimensioni  utilizzando un "Orologio" che fa Tic/Tac ogni volta che il nostro pianeta  completa un'orbita intorno al nostro Sole , la nostra stella genitrice, ma non certo dell'intero Universo .
Lo stesso discorso vale , più o meno nel medesimo senso, anche nella misurazione della densità dell'Universo, densità che esprimiamo in termini del rapporto "Atomi per  Metro cubo"  .

La realtà è che queste misurazioni le effettuiamo così per esclusiva comodità, adattando all'Uomo l'intero Universo , ma non siamo assolutamente certi che l'intero Universo sia stato fatto avendo l'Uomo come parametro di base.

La realtà sembra, anzi,  indirizzarci verso il "NO"  .

           I numeri estremamente grandi che sviluppano i rapporti di grandezza dell'Universo e le contemporanee piccolissime frazioni che esprimono i medesimi rapporti, ma nel "infinitamente piccolo" affermano chiaramente che esso, l'Universo",  è strutturato su una  scala "Extra Umana"  di proporzioni assolutamente sbalorditive ed incontrovertibili  . 

In base ai medesimi parametri possiamo ben dire che l'Universo è vecchio ma sempre e soltanto secondo quel Tic/Tac umano sopra indicato ,
In realtà dobbiamo considerare di come non sia affatto facile mantenere a lungo la vita su un qualunque pianeta di un sistema solare simile al nostro; le condizioni di vita di un pianeta sono anzi altamente precarie e legate a dei parametri connessi strettamente alla forza di gravità espressa da ciascun pianeta capace di influenzarne il capo magnetico in misura tale da porlo al riparo dal vento di particelle elettriche capaci di strappare (letteralmente) via l'atmosfera di ciascun pianeta .
Esattamente ciò che è capitato al nostro vicino Marte .
Se poi consideriamo il fermo impegno della razza umana di contribuire alla celere distruzione del proprio mondo tramite il depauperamento delle risorse naturali, la diffusione di gas e veleni naturali nell'atmosfera, sono pleonastiche le minacce esterne alla nostra estinzione quali le comete e gli asteroidi
in rotta di collisione con la Terra .
Per fortuna che c'è il buon caro vecchio Giove che ci fa da ombrello e ci pone al riparo dalla maggior parte dei pericoli , pericoli che pero dobbiamo anche considerare nella giusta prospettiva ,perché  non solo portatori di morte ed estinzioni di massa ma anche come "creatori di opportunità" in quanto non possiamo ignorare che da una collisione astrale che ha causato la fine dei Dinosauri è nata l'affermazione dei mammiferi prima e della razza umana poi .
I Dinosauri si erano evoluti su una direttrice che privilegiava le dimensioni fisiche e non quelle cerebrali caratteristiche della natura umana ( anche se al giorno d'oggi mi vengono dubbi...) .
Forse gli impatti svolgono una funzione naturale di "Riavvi-amento" del motore della Natura quando questa si posiziona su posizioni poco favorevoli alla prosecuzione della vita .
Le estinzioni di Massa potrebbero essere un meccanismo di accrescimento delle diversità e una sorta di polizza di assicurazione sulla evoluzione futura .

Chiaramente se fossi un Dinosauro non la penserei esattamente così .....



CdG


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