IL NON LAVORO
Ogni volta che
leggo i dati sull'occupazione giovanile mi si stringe il
cuore , ma poi mi metto a riflettere ...
Non credo ci
debba sorprendere se , con l'avanzare della tecnologia, il
ruolo degli esseri umani si modifichi e alcuni tipi di lavoro cessino
materialmente di esistere.
Una volta ben il
95% dell'umanità zappava la terra, pascolava le greggi, estraeva
i minerali e andava per mare per procacciare il cibo per se e per quel restante
5% di fortunati.
Quando sono nato,
nel 1950, eravamo ormai giunti agli albori di quella rivoluzione non
più industriale ma tecnologica che avrebbe
determinato di fatto che il lavoro "non qualificato"
tendesse lentamente a scomparire .
Tutto iniziava a
computerizzarsi e si stava ormai passando (negli Usa) dai primi
computer larghi 140 mq e pesanti tonnellate alla micronizzazione
dei circuiti con un incremento di potenza di decine di
volte superiore .
Il vero problema
è che fino ad oggi l'umanità "che
conta" ha lavorato
esclusivamente per mantenere se stessa e la sua struttura economica e
finanziaria e , molto poco, per progredire su altre
direttrici
compatibili con un armonico
sviluppo sociale visto dalla parte del più debole .
Una Umanità egoista e cieca
è una Umanità disumana nel cui seno prevalgono
egoismi e bassi istinti .
Quando invitiamo
l'Umanità a tendere al divino probabilmente la costringiamo a
volare troppo alto ; forse ci basterebbe che l'Umanità si
mostrasse semplicemente " Più Umana" per poterci ritenere
soddisfatti .
CdG

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