mercoledì 20 maggio 2015





Sintetiche tracce per una Analisi del Gesù storico e del suo tempo ( i tanti perché di così poche certezze)


Recentemente , un gruppo di amici ed amiche di questo Blog è andato in visita culturale presso la Sinagoga di Roma .Tale percorso culturale è stato sostanzialmente molto simile a quello  che ci ha portato attraverso il tempo all 'interno di questo Blog.  
Abbiamo ormai acquisito quelle doti di disincantata, matura concretezza che ci consentono di affrontare non solo l'argomento posto al titolo di questo post ma , soprattutto attaccare  quel florilegio di pseudo / scrittori che tanto fantasiosamente e con supponenza hanno inteso rilasciare ipotesi , le più becere e puerili, sulla figura di Gesù, non sotto il profilo teologico , che noi non affronteremo certamente, ma molto più semplicemente :

Storico, facendolo senza conoscerne la storia; 
Sociale, senza conoscere la situazione sociale del suo tempo; 
Comportamentale, senza considerare quali fossero i comportamenti attesi per un pio ed osservante ebreo dell'epoca .

Tralascio gli aspetti più fantasiosi per lo più presenti in certi libri di matrice d'oltre oceano quali :

Gesù -   Figura di origine Aliena ;
             Allievo  di un   Lama Tibetano
             Spia dei Romani Infiltrata nella  società ebraica

Il lavoro che si vuole affrontare sarà forzatamente sintetico e con molte poche certezze perché :

A) 
scrivere del mondo antico consente solo indagini su conoscenze parziali e rare certezze.

B) 
un lavoro su un giudeo del primo secolo che agì esclusivamente in una regione sostanzialmente poco significativa nella struttura dell 'Impero Romano , non può che trovare in ciò attese limitazioni .
Le notizie in nostro possesso su Gesù provengono esclusivamente da testi compilati decenni dopo la sua scomparsa e redatti da individui che , con molte probabilità , quando egli era in vita non erano nella schiera dei suoi seguaci .
Le fonti lo citano in greco, che non era la lingua in cui egli parlava e le differenze oggettivamente riscontrabili dal raffronto delle diverse fonti evidenziano che non sempre le sue parole e le sue azioni sono state riportate conformemente.
Scarsissime sono le informazioni su di lui pervenuteci da ulteriori fonti che non siano opere scritte con enfasi glorifica.
Negli archivi romani, rilevante fonte burocratica dell'epoca, non troviamo alcuna adeguata documentazione amministrativa e/o geografica di una zona periferica come era considerata la Palestina.

Anche consapevoli studiosi del Nuovo Testamento , dal 1910 al 1970, hanno oggettivamente riconosciuto che del Gesù storico sappiamo pochissimo, per non dire nulla .

Mi e ci consoli sapere che sappiamo su Gesù molte più cose che su altre figure a Lui coeve quali Giovanni il Battista, Teuda,Giuda il Galileo, tutte accomunate da un cammino ieratico, molti seguaci e, purtroppo, fine quasi sempre violenta ad opera delle truppe Romane su imput delle autorità giudaiche.

Come poter entrare nella grande storia ?
Si potrebbe fare dalla fine.

Una mattina di primavera dell'anno 30 e.v., tre uomini furono messi a morte in Giudea dalle autorità Romane.
Due briganti , predoni e banditi spinti solo dal profitto, ed un terzo uomo che non si era reso responsabile di razzie, ne depredato, assassinato o accumulato armi per una possibile rivolta .
Egli era stato condannato per la pretesa di essere considerato "re dei Giudei" senza averne la dovuta legittimazione politica.
Indubbiamente i seguaci che lo avevano seguito ed appoggiato, tra le quali anche alcune donne possidenti , pensarono che le speranze per una "Rivoluzione pacifica" fossero ormai tramontate.
Non fu così; questa terza persona, Gesù di Nazareth, sarebbe diventata una delle figure più importanti della Storia dell'Umanità ma, come detto, queste non sono righe di teologia.
Sono peraltro convinto che ci furono elementi di continuità fra il pensiero di Gesù e quello dei discepoli dopo la sua morte nonché quello di costoro e i Cristiani dei secoli successivi ; attenzione, continuità non è identità .

Sono intimamente convinto che ci furono
Autonome implementazioni e sviluppi nel corso degli anni.

Perché è tanto difficile sapere cosa e come pensasse Gesù  duemila anni or sono ??

Provo a spiegarmi con un esempio :
Cosa pensava Churchill del movimento laburista e degli scioperi sociali del 1910?
Cosa pensava Jefferson del concetto di Libertà ??
Cosa pensava Alessando Magno dell'unione in un unico impero della Grecia e della Persia ??
Lo sviluppo di questi argomenti comporta gradi diversi di difficoltà e uso di fonti di diverso tipo.

Sulle misure assunte da Churchill in occasione degli scioperi del 1910, ed i relativi ordini sulla repressione da lui impartiti alla Polizia, si formarono opinioni disparate ed ad oggi molto diverse  fondate su dicerie e pettegolezzi che trovano ancora ampio credito pur in presenza di prove che sembrano assolverlo .. E parliamo solo del 1910 , praticamente ieri !!
Su Jefferson il compito è più semplice perchè egli manifestó le sue idee con interventi, scritti e corrispondenza personale , tutto conservata accuratamente.
Su Alessandro Magno e le sue conquiste  è notte fonda . Sappiamo che conquistò l'impero Persiano, sposò una Principessa Persiana e che ordinò a diversi ufficiali del sue esercito di fare altrettanto con diverse nobildonne persiane confidando in una possibile integrazione elitaria tra le due popolazioni . Sappiamo come agì (fonti documentali)  , ipotizziamo soltanto cosa pensó.
Il nostro operare sulla figura di Gesù storico è lontana da Churcill e Jefferson , sui quali siamo subissati da documenti e report , e molto simile a quella su Alessandro , con dei testi (pochi) e molte ipotesi ; le fonti storiche principali per una  ricerca sulla figura di Gesù, i Vangeli del Nuovo Testamento, risultano alterate dal fatto che furono scritte da persone interessate ad esaltare la figura del personaggio .
Le fonti di Gesù sono comunque certamente più attendibili di quelle su alessandro , le cui biografie originali sono tutte andate perdute (quelle pervenuteci sono riportate da epoche successive).
Gesù , sia teologicamente che storicamente si identifica nella sua Chiesa.
Come precedentemente asserito, in questa sede procediamo esclusivamente lungo un percorso storico, esaminando il quale possiamo asserire che l'idea fondante della Chiesa, a differenza di altre religioni, non si sia sviluppata poco a poco, con rielaborazioni di idee o cambi di direzione operati da Gesù per adattarsi a condizionamenti esterni.
Di ció in Cristo non c'è traccia.
Il suo disegno per un Regno di Dio sulla terra degli uomini era completo fin dal principio ed egli, smentendo una certa immagine "naive" assegnatagli da alcuni scrittori, mostrò sempre  decisione e coerenza, compiendo solo passi umani o divini, decida ognuno come valutare, solo se esclusivamente utili a sviluppare il medesimo disegno.
Gesù delocalizzó immediatamente il culto, come invece previsto dalla religione ebraica, dapprima nell'Arca dell'Alleanza  e poi nel Tempio.
Egli pose da subito le grandi pietre angolari della sua costruzione, la Chiesa ; non lo erano le pie donne che lo supportarono con i loro mezzi , ne lo furono i ricchi amici che lo ospitarono un po' ovunque nei vari villaggi della Galilea.
Lo furono invece i 72 discepoli ad essere eletti come suoi aiutanti . Essi costituivano, per così dire, i suoi fiduciari nelle singole località, e venivano da Lui mandati nei vari villaggi per preparare il suo arrivo.
Una classe particolare e superiore era formata dai Dodici Apostoli , parimenti scelti, o meglio nominati, che sempre lo accompagnavano.
Il nome " Apostoli", cioè inviati e messaggeri, non corrispondeva alla loro attività del presente e quindi mirava già ad una futura missione.
 Non dobbiamo immaginare, come generalmente si fa, che gli Apostoli avessero una mente troppo ottusa e chiusa all'azione del loro Maestro. La maniera nella quale Pietro prese in mano la direzione del gruppo, proponendo l'immediata elezione dell'Apostolo mancante, evidenzia come essi si resero da subito coscienti della loro missione, rendendosi da subito "operativi" (chiedo venia per il termine moderno) .
Una prova ?
Al momento dell'Ascensione la comunità era di 500 unità , ma di questi solo 120 erano al cenacolo, quindi a Gerusalemme, ma già nella predica delle Pentecoste di Pietro erano 3000 che si fecero da lui battezzare . Poco tempo dopo la comunità contava 5.000 uomini che eleva a circa 10 /15.000 gli appartenenti al nucleo, considerando le famiglie.
Non male se si considera che Gerusalemme, a quel tempo, contava 50.000 abitanti.
Chi crede lo consideri  un miracolo , gli altri una operazione di marketing di indubbio successo.
La generale approvazione nei confronti di Gesù mostra quanto gli autori dei Vangeli abbiano svolto bene il loro lavoro . Lo scopo che si erano prefissi era di indurre i destinatari dei loro scritti a volgersi a Lui come mandato da Dio e che quanti lo seguivano avrebbero ottenuto la vita eterna .
Ex post possiamo senz'altro dire che raramente una speranza ha avuto compimento più pieno .



 Certamente Gesù non trasformò, a differenza di Alessandro, la situazione sociale, politica ed economica della Palestina; ma la sua azione si mostrò incisiva e molto di più , nei secoli.
Se esaminiamo i Vangeli nel dettaglio riusciamo spesso a distinguere le concezioni proprie di Gesù perché , in alcuni casi, le fonti sono indipendenti.
Paolo fornisce notizie molto importanti su alcune convinzioni ed aspettative di Gesù ; ora le lettere di Paolo furono scritte ben prima dei vangeli, ma raccolte e pubblicate dopo; sicché Paolo non conosceva i Vangeli , ma neanche gli autori dei Vangeli conoscevano le lettere di Paolo.
Questa è storia per il povero storico  che, a differenza del politico, del romanziere , del moralista, non può estrapolare dai testi solo le parti nobili e adatte a servire l'ispirazione per gli altri. Lo storico seleziona si , ma con principi diversi :
  • Cosa può essere provato ?
  • Cosa può essere confutato ?
  • Cosa rimane in dubbio ?

Riprendendo il filo del discorso dalle fonti esterne , possiamo solo fare riferimento al cronista unico dei fatti , Flavio Giuseppe ..
Che parla in maniera sintetica dei fatti ...
Troppo sintetica per darci solide basi .
Poi le fonti interne al cristianesimo i vangeli sinottici , scritti 60 anni circa dopo i fatti , sulla base di frammenti ricostruiti e riepilogati.
Rammento che sinottici deriva da sinopie, compilazione di scritti a 2 colonne contrapposte.
Questa ricostruzione postuma ha determinato sfasamenti temporali dei fatti di non poco conto , in taluni casi indicando generalmente "a quel tempo".

Un lavoro di analisi che arrivi ai Vangeli deve però Trovare le sue basi anche su una dettagliata conoscenza del mondo giudaico dell'epoca, la sua struttura, le sue fazioni politico/ religiose e la relazione con il Dio di Israele e le due leggi.

Segue .. ??

CdG

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