domenica 3 maggio 2015



TEMPI MODERNI !!!!


Il tema è molto complesso e non mi sento  in grado di affrontarlo  con approccio sistematico e tanto meno esaustivo, tuttavia colgo l' occasione per proporre qualche riflessione che ciascuno svolgerà secondo le proprie convinzioni.
Sono convinto che oggi forse più di quanto accadeva qualche decennio orsono il mondo si divida in due  semplici narrazioni :
l' approccio " Inclusive " e quello " Not Inclusive "
Il primo chiede di farsi carico di quelli che sono non abbienti, il secondo no !
A ben guardare la questione almeno in epoca  moderna-contemporanea è vecchia e risale alla seconda meta del XIIX secolo.
Il problema nuovo è che adesso questa problematica agisce a livello mondiale e soprattutto per le sue ricadute nella prassi a livello continentale-regionale per intenderci Nord Africa , Mediterraneo, Europa M eridionale, ma è vivo e presente anche in altre regioni del mondo .

Il punto è,  a mio modesto avviso, che  di fronte a problemi cosi grandi l' approccio è sempre e soltanto nazionale .

Hanno torto quelli che parlano di Globalizzazione, quest'ultima favorisce soltanto gli interessi del commercio internazionale e soprattutto il mercato dei capitali.
L' approccio ai problemi sociali,( e quindi della sicurezza, del risparmio, del lavoro, del benessere ) sono rimasti in buona sostanza  a livello nazionale.
Infatti il Capitalismo, sicuramente reso più ambizioso e spavaldo dalla fine della guerra fredda non si occupa "ex professo"  per  l' appunto dei problemi cosiddetti Sociali !!
La rottura d'altronde dell' ordine mondiale basato sulla c.d. guerra fredda, ha stimolato altri competitors che,  avendo i mezzi o più spesso non avendo i mezzi,  desiderano diventare attori primari.

I nazionalismi e spesso i credo religiosi sono diventati per l' appunto le nuove narrazioni che aggregano e fondono i popoli.

A questa situazione in  movimento occorre aggiungere il processo di incredibile degrado del pianeta e delle sue risorse !!!!!!

Che fare ???

L'equazione politica che dovrebbe essere risolta è  difficilissima, praticamente impossibile, anche perché ritenere logico spiegare alle persone ,ai popoli il nocciolo del problema e chiedere loro pazienza e consenso  non è realistico e praticabile !!!!
Anche i più accorti fra le elites dirigenti hanno i loro egoismi, ambizioni e convinzioni .
Gli stati nazionali quindi  sia perché indeboliti dal processo di globalizzazione sia perché è impossibile organizzare il consenso sono alla .... frutta.
Oggi la paura più diffusa da Noi è l' invasione dei migranti.
temiamo una fine come quella dell' impero romano d'occidente l' invasione dei barbari !

A tal riguardo  ricordiamo però che l' impero d'oriente durò altri mille anni dopo la destituzione di Romolo Augustolo !!!!!

Infatti la caduta dell' impero di occidente non fu causata dalla spinta dei barbari ma dal collasso dell' intero sistema.
In poche parole sono convinto che contro  tutti gli "sfascisti"  occorra recuperare un progetto politico universale, ecumenico, giusto ed equo, rivolto innanzitutto e soprattutto alla tutela del lavoro e del reddito, a politiche sociali di solidarietà e di redistribuzione.

Occorrerebbe  affrontare i rapporti di cambio a livello mondiale, porre corrette discipline al movimento dei capitali ed alle speculazioni finanziarie, riscrivere almeno per noi europei gli accordi politici- economici e finanziari della U.E.

Sono personalmente convinto che la dirigenza italiana che ci ha portato nell' euro ed ancora prima ha separato banca d' Italia dal tesoro e azzerato il sistema delle partecipazioni statali abbia commesso un errore politico economico sociale gigantesco !!!!!!!! .

La creazione delle regioni, legge del 1970 e le riforme del senato in gestazione sono l' epilogo di questa follia !!!!!!!

A mio modesto avviso l' Unione Europea in questi termini è un suicidio.
Ai nostri figli e nipoti stiamo lasciando un lascito vergognoso !!!!!!
Il paesaggio politico nostrano è un circo di nani ballerine e ed anche di peggio !!!!!
Tornerei ad un nuovo patto sociale : abolirei province , regioni , salverei il sistema parlamentare repubblicano nato dalla costituzione,rimetterei la legge del finanziamento ai partiti politici che inviterei a rinascere per i quali imporrei però una effettiva vita democratica al loro interno, un sistema elettorale semplice senato uninominale, camera  proporzionale con sbarramento al 4%, ridurrei il numero dei parlamentari e di tutti coloro  che vivono di politica.

      Investirei nella ricerca scientifica, ambientale, nella tecnologia , nella cultura, forse tutto ciò non basterebbe a risolvere i nostri problemi attuali, ma ritengo che un programma di buon senso orientato alla  solidarietà ed alla crescita sia meglio di una rissa perpetua nella quale si occupano pagine dei giornali per disquisire se sia giusto o meno che due o più omosessuali si bacino alla francese in pubblico durante una trasmissione nazionale ( vedi la triste kermesse del Concertone del primo maggio )!!!

"TEMPI MODERNI"


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