venerdì 22 maggio 2015






Sono cresciuto con il venerato culto della vittoria Italiana nella Guerra del 1915 - 1918 che, mi permetto ricordare, costò alla nostra nazione 1.240.000 morti, pari al 3,8% della popolazione dell'epoca .
Mio nonno era Cavaliere di Vittorio Venero e molti altri miei parenti che quella Guerra la combatterono hanno ricevuto Onoreficenze alla Memoria .
A Scuola , nel '56. cantavamo più spesso "La Canzone del Piave" che "Fratelli d'Italia" .
Eppure, stavolta, non mi sento di condannare gli esponenti delle Provincie di Trento e Bolzano sul rifiuto ad esporre la Bandiera Tricolore per "Festeggiare" i cento anni dall'inizio della Grande Guerra .
Condivido la franchezza della parole del Governatore Altoatesino :

" Ricordare l'Inizio della Guerra è una Festa Irragionevole" .

Penso anche io che ricordare l'Orrore di una Guerra con le bandiere al vento sia irragionevole, ed anzi, io avrei anche brutalmente proseguito con : 

".... Ed è una vera minchiata !!! "

Per puerili questioni di terre e soldi sono morte tra le 15 e le 17 milioni di persone  che , se si volessero poi aggiungere anche i decessi per la successiva epidemia di Febbre Spagnola, che trovò fertile terreno nella debilitata popolazione, ci porteremmo intorno ai 65 milioni di decessi .

Penso che una Guerra, vinta o persa, è sempre una sconfitta per l'Umanità .

Cesare



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