Basi per una possibile analisi del GESU' Storico
Proprio ieri Papa Francesco ha compiuto una storica visita presso la Sinagoga di Roma, di fatto rilanciando quel dialogo Cristiano/Giudaico che, nel corso dei millenni, ha presentato sempre oggettive difficoltà .
Il cardine su cui tutto si basa è la figura di Gesù , una figura che innegabilmente illumina con la sua luce il mondo dalla sua comparsa e , forse, ancor di più, dal momento della sua scomparsa dal mondo terreno .
Recentemente , anche un gruppo di amici
ed amiche di questo Blog è andato in visita culturale presso la Sinagoga di
Roma . Tale percorso culturale è stato sostanzialmente molto simile a
quello che ci ha portato attraverso il
tempo all 'interno di questo Blog.
Abbiamo ormai acquisito quelle
doti di disincantata, matura concretezza che ci consentono di affrontare non
solo l'argomento posto al titolo di questo "Post"" ma , soprattutto
attaccare quel florilegio di pseudo / scrittori
che tanto fantasiosamente e con supponenza hanno inteso rilasciare ipotesi , le
più becere e puerili, sulla figura di Gesù, non sotto il profilo teologico ,
che noi non affronteremo certamente, ma molto più semplicemente :
- Storico, facendolo senza conoscerne la storia;
- Sociale, senza conoscere la situazione sociale del suo tempo;
- Comportamentale ,senza considerare quali fossero i comportamenti attesi per un pio ed osservante ebreo dell'epoca .
Tralascio gli aspetti più fantasiosi per lo più presenti in
certi libri di matrice d'oltre oceano quali :
- Gesù - Figura di origine Aliena ;
- Allievo di un Lama Tibetano
- Spia dei Romani Infiltrata nella società ebraica
Il lavoro che si vuole brevemente affrontare sarà forzatamente
sintetico e con molte poche certezze perché :
A)
scrivere del mondo antico consente solo indagini su
conoscenze parziali e rare certezze.
B)
un lavoro su un giudeo del primo secolo che agì esclusivamente in una regione sostanzialmente poco significativa nella
struttura dell 'Impero Romano , non può che trovare in ciò attese limitazioni .
Le notizie in nostro possesso su Gesù provengono
esclusivamente da testi compilati decenni dopo la sua scomparsa e redatti da
individui che , con molte probabilità , quando egli era in vita non erano nella
schiera dei suoi seguaci .
Le fonti lo citano in greco, che non era la lingua in cui
egli parlava e le differenze oggettivamente riscontrabili dal raffronto delle
diverse fonti evidenziano che non sempre le sue parole e le sue azioni sono
state riportate conformemente.
Scarsissime sono le informazioni su di lui pervenuteci da
ulteriori fonti che non siano opere scritte con enfasi glorifica.
Negli archivi romani, rilevante fonte burocratica
dell'epoca, non troviamo alcuna adeguata documentazione amministrativa e/o
geografica di una zona periferica come era considerata la Palestina.
Anche consapevoli studiosi del Nuovo Testamento , dal 1910
al 1970, hanno oggettivamente riconosciuto che del Gesù storico sappiamo
pochissimo, per non dire nulla .
Mi e ci consoli sapere che sappiamo su Gesù molte più cose
che su altre figure a Lui coeve quali Giovanni il Battista, Teuda,Giuda il
Galileo, tutte accomunate da un cammino ieratico, molti seguaci e, purtroppo,
fine quasi sempre violenta ad opera delle truppe Romane su imput delle autorità
giudaiche.
Come poter entrare nella grande storia ?
Si potrebbe fare dalla fine.
Una mattina di primavera dell'anno 30 e.v., tre uomini
furono messi a morte in Giudea dalle autorità Romane.
Due briganti , predoni e banditi spinti solo dal profitto,
ed un terzo uomo che non si era reso responsabile di razzie, ne depredato,
assassinato o accumulato armi per una possibile rivolta .
Egli era stato condannato per la pretesa di essere
considerato "re dei Giudei" senza averne la dovuta legittimazione
politica.
Indubbiamente i seguaci che lo avevano seguito ed
appoggiato, tra le quali anche alcune donne possidenti , pensarono che le
speranze per una "Rivoluzione pacifica" fossero ormai tramontate.
Non fu così; questa terza persona, Gesù di Nazareth, sarebbe
diventata una delle figure più importanti della Storia dell'Umanità ma, come
detto, queste non sono righe di teologia.
Sono peraltro convinto che ci furono elementi di continuità
fra il pensiero di Gesù e quello dei discepoli dopo la sua morte nonchè quello
di costoro e i Cristiani dei secoli successivi ; attenzione, continuità non è
identità .
Sono intimamente convinto che ci furono autonome implementazioni e sviluppi nel corso degli anni.
Perchè è tanto difficile sapere cosa e come pensasse Gesù duemila anni or sono ??
Provo a spiegarmi con un esempio :
Cosa pensava Churchill del movimento laburista e degli
scioperi sociali del 1910?
Cosa pensava Jefferson del concetto di Libertà ??
Cosa pensava Alessando Magno dell'unione in un unico impero
della Grecia e della Persia ??
Lo sviluppo di questi argomenti comporta gradi diversi di
difficoltà e uso di fonti di diverso tipo.
Sulle misure assunte da Churchill in occasione degli
scioperi del 1910, ed i relativi ordini sulla repressione da lui impartiti alla
Polizia, si formarono opinioni disparate ed ad oggi molto diverse fondate su dicerie e pettegolezzi che trovano
ancora ampio credito pur in presenza di prove che sembrano assolverlo .. E
parliamo solo del 1910 , praticamente ieri !!
Su Jefferson il compito è più semplice perché egli manifestò
le sue idee con interventi, scritti e corrispondenza personale , tutto
conservato accuratamente.
Su Alessandro Magno e le sue conquiste è notte fonda . Sappiamo che conquistò
l'impero Persiano, sposò una Principessa Persiana e che ordinò a diversi
ufficiali del sue esercito di fare altrettanto con diverse nobildonne persiane
confidando in una possibile integrazione elitaria tra le due popolazioni .
Sappiamo come agì (fonti documentali) ,
ipotizziamo soltanto cosa pensó.
Il nostro operare sulla figura di Gesù storico è lontana da Churchill e Jefferson , sui quali siamo subissati da documenti e report , e
molto simile a quella su Alessandro , con dei testi (pochi) e molte ipotesi ;
le fonti storiche principali per una
ricerca sulla figura di Gesù, i Vangeli del Nuovo Testamento, risultano
alterate dal fatto che furono scritte da persone interessate ad esaltare la
figura del personaggio .
Le fonti di Gesù sono comunque certamente più attendibili di
quelle su Alessandro , le cui biografie originali sono tutte andate perdute
(quelle pervenuteci sono riportate da epoche successive).
Gesù , sia teologicamente che storicamente si identifica
nella sua Chiesa.
Come precedentemente asserito, in questa sede procediamo
esclusivamente lungo un percorso storico, esaminando il quale possiamo asserire
che l'idea fondante della Chiesa, a differenza di altre religioni, non si sia
sviluppata poco a poco, con rielaborazioni di idee o cambi di direzione operati
da Gesù per adattarsi a condizionamenti esterni.
Di ciò in Cristo non c'è traccia.
Il suo disegno per un Regno di Dio sulla terra degli uomini
era completo fin dal principio ed egli, smentendo una certa immagine
"naive" assegnatagli da alcuni scrittori, mostrò sempre decisione e coerenza, compiendo solo passi
umani o divini, decida ognuno come valutare, solo se esclusivamente utili a
sviluppare il medesimo disegno.
Gesù dispose immediatamente la delocalizzazione del culto, come invece
previsto dalla religione ebraica, dapprima nell'Arca dell'Alleanza e poi nel Tempio.
Egli pose da subito le grandi pietre angolari della sua
costruzione, la Chiesa ; non lo erano le pie donne che lo supportaorono con i
loro mezzi , ne lo furono i ricchi amici che lo ospitarono un po' ovunque nei
vari villaggi della Galilea.
Lo furono invece i 72 discepoli ad essere eletti come suoi
aiutanti . Essi costituivano, per così dire, i suoi fiduciari nelle singole
località, e venivano da Lui mandati nei vari villaggi per preparare il suo
arrivo.
Una classe particolare e superiore era formata dai Dodici
Apostoli , parimenti scelti, o meglio nominati, che sempre lo accompagnavano.
Il nome " Apostoli", cioè inviati e messaggeri,
non corrispondeva alla loro attività del presente e quindi mirava già ad una
futura missione.
Non dobbiamo
immaginare, come generalmente si fa, che gli Apostoli avessero una mente troppo
ottusa e chiusa all'azione del loro Maestro. La maniera nella quale Pietro
prese in mano la direzione del gruppo, proponendo l'immediata elezione
dell'Apostolo mancante, evidenzia come essi si resero da subito coscienti della
loro missione, rendendosi da subito "operativi" (chiedo venia per il
termine moderno) .
Una prova ?
Al momento dell'Ascensione la comunità era di 500 unità , ma
di questi solo 120 erano al cenacolo, quindi a Gerusalemme, ma già nella
predica delle Pentecoste di Pietro erano 3000 che si fecero da lui battezzare .
Poco tempo dopo la comunità contava 5.000 uomini che eleva a circa 10 /15.000
gli appartenenti al nucleo, considerando le famiglie.
Non male se si considera che Gerusalemme, a quel tempo,
contava 50.000 abitanti.
Chi crede lo consideri
un miracolo , gli altri una operazione di marketing di indubbio
successo.
La generale approvazione nei confronti di Gesù mostra quanto
gli autori dei Vangeli abbiano svolto bene il loro lavoro . Lo scopo che si
erano prefissi era di indurre i destinatari dei loro scritti a volgersi a Lui
come mandato da Dio e che quanti lo seguivano avrebbero ottenuto la vita eterna
.
Ex post possiamo senz'altro dire che raramente una speranza
ha avuto compimento più pieno .
Certamente Gesù non
trasformò, a differenza di Alessandro, la situazione sociale, politica ed
economica della Palestina; ma la sua azione si mostrò incisiva e molto di più ,
nei secoli successivi .
Se esaminiamo i Vangeli nel dettaglio riusciamo spesso a
distinguere le concezioni proprie di Gesù perché , in alcuni casi, le fonti
sono indipendenti.
Paolo fornisce notizie molto importanti su alcune
convinzioni ed aspettative di Gesù ; ora le lettere di Paolo furono scritte ben
prima dei Vangeli, ma raccolte e pubblicate dopo; sicché Paolo non conosceva i
Vangeli , ma neanche gli autori dei Vangeli conoscevano le lettere di Paolo.
Questa è storia per il povero storico che, a differenza del politico, del romanziere
, del moralista, non può estrapolare dai testi solo le parti nobili e adatte a
servire l'ispirazione per gli altri. Lo storico seleziona si , ma con principi
diversi :
- Cosa può essere provato ?
- Cosa può essere confutato ?
- Cosa rimane in dubbio ?
Riprendendo il filo del discorso dalle fonti esterne ,
possiamo solo fare riferimento al cronista unico dei fatti , Flavio Giuseppe ..
Che parla in maniera sintetica dei fatti ...
Troppo sintetica per darci solide basi .
Poi le fonti interne al Cristianesimo, i Vangeli Sinottici ,
scritti 60 anni circa dopo i fatti , sulla base di frammenti ricostruiti e
riepilogati.
Rammento che sinottici deriva da sinopie, compilazione di
scritti a 2 colonne contrapposte.
Questa ricostruzione postuma ha determinato sfasamenti temporali
dei fatti di non poco conto , in taluni casi indicando generalmente "a
quel tempo".
Un lavoro di analisi che arrivi ai Vangeli deve. se vuole acquisire un barlume di credibilità, però Trovare le sue basi anche su una dettagliata conoscenza del mondo giudaico
dell'epoca, la sua struttura, le sue fazioni politico/ religiose e la relazione
con il Dio di Israele e le due leggi .
Solo così , se veramente si desidera entrare nel mondo del Gesù Storico, si merita ascolto e non derisione .

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