martedì 26 gennaio 2016




il WEB non è posto per i vecchi




Se quando eravamo bambini ci dicevano, parafrasando le tante favole che ascoltavamo  : "Non andate nel bosco da soli" , ora che le primavere cominciano ad essere in discreto numero, verrebbe da dire "Non andate in Rete da soli" .

La Rete è una risorsa immensa, una fonte continua di informazioni, notizie ed analisi ; in Rete puoi sapere, sapendo ben filtrare le fonti, tutto, di tutto e su tutto .

Ma bisogna saperci Navigare perché è un mare molto più pericoloso e sconosciuto di quello che si trovarono ad affrontare i nostri avi sin dagli albori della civiltà .

La Rete viene sovente denominata WEB , da World Wide Web (letteralmente "ragnatela mondiale"), e quindi, si potrebbe pensare, “quando dico WEB so a cosa mi riferisco”  . Purtroppo non è più così .

Sono entrate in gioco delle variabili maligne e molto, molto pericolose .


Deep Web e Dark Web, la Rete sconosciuta


Deep Web e Dark Web non sono la stessa cosa, ma gli esperti di sicurezza concordano nel leggere entrambi i fenomeni come trend emergente. Una sfida che rappresenta l’occasione per imparare a proteggere meglio la Società Civile, aziende, persone e privacy

Dark Web e Deep Web non sono affatto sinonimi, anzi, potremmo quasi dire che il primo termine è ‘incluso’ nel secondo. Mentre infatti possiamo definire il Deep Web come quella parte della Rete non ‘conosciuta’ dai motori di ricerca – dove è anche possibile accedere a risorse specifiche in pieno anonimato, senza violare alcuna legge –  il Dark Web ne costituisce un sottoinsieme abilitato sempre da reti punto a punto, e da strumenti come, per esempio, Freenet, e software come Tor per la comunicazione anonima, utilizzati fondamentalmente per attività criminali.

Del Deep Web, lo dice la parola, il Dark Web rappresenta il lato oscuro, il luogo dove i Cybercriminali sono attivi, individuano i target (spesso aziende e governi) e poi sono pronti a scambiarsi risorse, dati, e dove gli hacker possono agire, sfruttando le stesse possibilità di anonimato del Deep Web per alimentare la propria attività illegale.

Chi pensava che la Rete fosse costantemente illuminata dalla luce del sole, deve in ogni caso ricredersi.
La Rete è una ma dai colori infiniti e infinite sono le zone d’ombra, grigie… Quasi nere.


Le zone grigie sono accessibili in modo diverso, vi sono motori di ricerca alternativi, vi si arriva con diverse modalità, per esempio con link che terminano con l”estensione’ .onion, ma è certo che – come tutti i luoghi della Rete – in un modo o in un altro vi si arriva.


Si fa Dark Web quando con le risorse del Deep Web si traffica droga, brevetti, dati personali, armi, si assoldano killer, si sfrutta il sesso a pagamento, la prostituzione per raggiungere altri scopi. Ma
Il lato oscuro può essere utilizzato anche per difendere proprio ciò che viene offeso e per trovare nuovi sistemi di protezione per la sicurezza  sociale . Gli esperti che lo indagano, apprendono sul Dark Web come si muovono i Cybercriminali, nuove modalità di attacchi, e quindi poi anche dove ‘puntare’ per imparare a difendere meglio la  Società . Le Forze dell’Ordine possono spiare le Reti Criminali, aprire siti civetta, infiltrarsi in organizzazioni crimunali in pieno anonimato .

Se il WEB è veramente l’ultima frontiera non dobbiamo sorprenderci se ci siano banditi e sceriffi , buoni e cattivi, diligenze assaltate e “Soldati Blu” sempre all’erta .

Quel che conta e che noi si stia sempre dalla parte dei “Buoni” !!! 




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