il WEB non è posto per i
vecchi
Se quando eravamo bambini ci dicevano, parafrasando le tante
favole che ascoltavamo : "Non
andate nel bosco da soli" , ora che le primavere cominciano ad essere in
discreto numero, verrebbe da dire "Non andate in Rete da soli" .
La Rete è una risorsa immensa, una fonte continua di
informazioni, notizie ed analisi ; in Rete puoi sapere, sapendo ben filtrare le
fonti, tutto, di tutto e su tutto .
Ma bisogna saperci Navigare perché è un mare molto più
pericoloso e sconosciuto di quello che si trovarono ad affrontare i nostri avi
sin dagli albori della civiltà .
La Rete viene sovente denominata WEB , da World Wide Web
(letteralmente "ragnatela mondiale"), e quindi, si potrebbe pensare, “quando
dico WEB so a cosa mi riferisco” .
Purtroppo non è più così .
Sono entrate in gioco delle variabili maligne e molto, molto
pericolose .
Deep Web e Dark Web,
la Rete sconosciuta
Deep Web e Dark Web non sono la
stessa cosa, ma gli esperti di sicurezza concordano nel leggere entrambi i
fenomeni come trend emergente. Una sfida che rappresenta l’occasione per
imparare a proteggere meglio la Società Civile, aziende, persone e privacy
Dark Web e Deep Web non sono
affatto sinonimi, anzi, potremmo quasi dire che il primo termine è ‘incluso’
nel secondo. Mentre infatti possiamo definire il Deep Web come quella parte
della Rete non ‘conosciuta’ dai motori di ricerca – dove è anche possibile
accedere a risorse specifiche in pieno anonimato, senza violare alcuna legge
– il Dark Web ne costituisce un
sottoinsieme abilitato sempre da reti punto a punto, e da strumenti come, per
esempio, Freenet, e software come Tor per la comunicazione anonima, utilizzati
fondamentalmente per attività criminali.
Del Deep Web, lo dice la parola,
il Dark Web rappresenta il lato oscuro, il luogo dove i Cybercriminali sono
attivi, individuano i target (spesso aziende e governi) e poi sono pronti a
scambiarsi risorse, dati, e dove gli hacker possono agire, sfruttando le stesse
possibilità di anonimato del Deep Web per alimentare la propria attività
illegale.
Chi pensava che la Rete fosse
costantemente illuminata dalla luce del sole, deve in ogni caso ricredersi.
La Rete è una ma dai colori
infiniti e infinite sono le zone d’ombra, grigie… Quasi nere.
Le zone grigie sono accessibili
in modo diverso, vi sono motori di ricerca alternativi, vi si arriva con
diverse modalità, per esempio con link che terminano con l”estensione’ .onion,
ma è certo che – come tutti i luoghi della Rete – in un modo o in un altro vi
si arriva.
Si fa Dark Web quando con le
risorse del Deep Web si traffica droga, brevetti, dati personali, armi, si
assoldano killer, si sfrutta il sesso a pagamento, la prostituzione per
raggiungere altri scopi. Ma
Il lato oscuro può essere
utilizzato anche per difendere proprio ciò che viene offeso e per trovare nuovi
sistemi di protezione per la sicurezza sociale . Gli esperti che lo indagano,
apprendono sul Dark Web come si muovono i Cybercriminali, nuove modalità di
attacchi, e quindi poi anche dove ‘puntare’ per imparare a difendere meglio la Società . Le Forze dell’Ordine possono spiare
le Reti Criminali, aprire siti civetta, infiltrarsi in organizzazioni crimunali
in pieno anonimato .
Se il WEB è veramente l’ultima
frontiera non dobbiamo sorprenderci se ci siano banditi e sceriffi , buoni e
cattivi, diligenze assaltate e “Soldati Blu” sempre all’erta .
Quel che conta e che noi si stia
sempre dalla parte dei “Buoni” !!!

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