“La scelta”
La goccia nacque durante un
temporale .
Poggiata là , all'inizio del vetro ,
aspettava impaziente, insieme ad altre
decine di gocce , di iniziare la sua corsa della vita. Partirono tutte insieme
adagio , ma puntando dritte e decise
verso la meta , il bordo della finestra , attirate da una misteriosa forza
dell’Universo. .
La piccola goccia si guardava intorno
mentre, apparentemente felice come le altre vicine a lei si spingeva , un millimetro per volta , lungo
la superficie del vetro, con assoluta precisione , senza mai una minima
sbavatura, ne a destra ne a sinistra , lei come tutte le altre , uguali , tutte perfettamente e
maledettamente uguali .
Troppo uguali .
A costo di molti sforzi riuscì a
spostarsi un poco dalla strada tracciata per lei dal fato e , incrociandosi con
la scia di un’altra goccia , riuscì a convincere quest’ultima ad unirsi a lei.
Presero da subito forza e con una
nuova percezione delle proprie capacità cominciarono a zigzagare per l’intera
superficie, forse avvicinandosi alla fine anche più velocemente delle altre ,
ma comunque orgogliose e felici della loro diversità, riuscendo anzi a persuadere altre sorelle ,
gocce inquiete come loro, ad unirsi alla corsa .
Scorrazzarono in lungo ed in largo,
apparentemente senza una meta , ad ogni istante avvicinandosi di più al bordo ,
ma vivendo con consapevolezza l’intera superficie del vetro e non solo quella
piccola porzione tracciata davanti ai loro occhi dal solco del destino .
E giunsero infine in tante , molte più
di quante avessero mai osato sperare all'inizio, felici ed accaldate ( se mai
una goccia può essere accaldata ) alla
fine del loro viaggio . Ma prima di
perdersi nella grondaia vicino alla finestra insieme alle altre gocce arrivate come lei alla fine della corsa , la
piccola ed esausta goccia alzò gli occhi al cielo e sorrise vedendo lassù , all'inizio del vetro , tra le tante
goccioline che precise ed ordinate aspettavano di scendere dritte verso la loro
sorte , un’altra piccola goccia che ,
a costo di mille sforzi , aiutata forse da un casuale (?) colpo del vento,
cominciava allegramente a zigzagare ; e
chiuse gli stanchi occhi scivolando lungo la grondaia .
Ma fu proprio in quell'istante che comprese che il morire, per chi ha ben vissuto, è solo un cambiar stato , ma non certo un
dissolversi nel nulla . Circondata
da miliardi di gocce come lei sentì di essere cambiata e prendendo coscienza
del suo nuovo stato intuì di essere
diventata “Acqua” .
Imparò così a fluire tra
gli ostacoli che incontrava ,
adattandosi alle circostanze della Vita e comprendendo come , in certi
momenti di essa , resistere significa
venire distrutti e cedere essere vincitori .
Imparò così ad accettare
senza lagnarsi che le pietre
lungo il cammino tracciassero la sua rotta attraverso valli e montagne , perché in questo consisteva la sua forza
, la forza dell’acqua : non poter essere
mai spezzata da un martello o ferita da un coltello; la più potente spada del
mondo nulla poteva sulla sua superficie perché l’acqua di un torrente si adatta
ad ogni cammino possibile ,senza mai dimenticare il suo solo ed unico
obbiettivo : “ l’Infinito Mare”.
Umile da goccia , fragile alla sorgente, a poco a poco
il torrente diventò fiume ed acquistò la forza degli altri fiumi che
incontrò e poi via , nel mare , a
diventare Onda .
E a partire da quel momento il suo
potere fu immenso : in se la forza del vento e dietro di se la
spinta di mille onde , quelle che erano , quelle che sarebbero venute e
quelle che stavano per nascere ,
tutte pronte a scagliarsi e morire cercando di abbattere i neri scogli del
pregiudizio e dell’ipocrisia perché questo è scritto nel destino di noi
piccole gocce : Nascere goccia ,
scoprirsi acqua e poi torrente , per
raggiungere da fiume il mare e lì
diventare un’onda che morendo
darà vita a nuove gocce tutte sparse nell'azzurro cielo in attesa del
loro prossimo temporale .
Cesare
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