Ho sempre
seriamente pensato che se il mio voto, o il voto di tutti noi, avesse veramente
avuto il potere di cambiare le cose , ben difficilmente ci avrebbero lasciato
il diritto e la libertà di votare .
Se il voto, il
nostro voto, veramente contasse qualcosa, adesso sarebbe il momento giusto di
provarlo.
Il Popolo
Greco, sagacemente pilotato dal suo Primo Ministro , ha affermato il suo deciso
"NO" al piano di salvataggio proposto dai paesi Europei suoi
creditori .
Accetto il
"NO" come espressione di una libera volontà di un popolo .
Bello il
"NO" e molto bella la richiesta di un ulteriore prestito di 7
Miliardi di Euro avanzata da TSIPRAS a 48 ore dal referendum .
Questa è
"Coerenza" o "Faccia come il Sedere" ????
Grillo,
Fassina, Meloni, Brunetta, Vendola, potete darmi una risposta ???
Ho un sogno
.....
Che dopo la
Grecia tra il "SI" o il
"NO", anche i restanti cittadini Europei avessero il potere di andare
alle urne per questo altro referendum :
CITTADINI
EUROPEI,
volete ancora
continuare a prestare i vostri soldi ai CITTADINI GRECI che hanno già detto
NO alla
restituzione di quelli che gli avete già dato;
NO a quelle
riforme che Voi avete fatto con Lacrime e Sacrifici e hanno già avanzato la
richiesta unilaterale di riduzione del 30% dei loro debiti verso di Voi;
Cittadini
Europei, volete regalare altri soldi (che non avete) ai GRECI ??
Cosa pensiate
che VINCA,
il SI o il NO ????
Ora è tutto di
nuovo in discussione, e la preoccupazione è più che giustificata. Quelle stesse
stime, che solo qualche settimana fa, erano suscettibili di auspicate revisioni
al ribasso, ora potrebbero subire variazioni al rialzo. Con tutto quel che ne
consegue. È naturalmente prematuro provare a immaginare a quale livello si
attesterà lo spread nei prossimi giorni, una volta che anche i mercati abbiano
assorbito il contraccolpo del terremoto politico del dopo “Referendum Greco” .
Un incremento
non molto sopra i 300 punti base potrebbe essere assorbito senza eccessivi
traumi, stante la struttura e la "duration" del nostro debito
pubblico.
Nei dintorni
dei 400 punti base scatterebbe nuovamente l'allarme, che si trasformerebbe da
nazionale in una nuova minaccia alla fragile stabilità dell'eurozona, qualora
si superasse tale soglia e ci si avvicinasse pericolosamente a quota 500 punti
base.
Vale la pena
di ricordare che quando nel novembre del 2011 il nostro spread raggiunse i 575
punti base, con tassi vicino all'8% per finanziare i nostri titoli a breve, in
mancanza di una drastica inversione di rotta , che fortunatamente o purtroppo (
a voi la scelta), c'è stata con le misure varate dal governo Monti), saremmo
stati costretti a ricorrere agli aiuti internazionali e a passare sotto le
forche caudine della "troika" (Fmi, Bce e Commissione europea).
Scenario da
incubo, che rischia di riproporsi ?
Non chiedetelo
a me ma a Grillo, Fassina,Vendola e tutti i Politici tifosi di Tsipras .
È da mettere
purtroppo nel conto che il riproporsi del "rischio-Italia" si traduca
in un maggior costo del finanziamento del nostro debito pubblico.
…. Purtroppo ,
però, molti politici Italiani si preoccupano più di quello Greco …..

Nessun commento:
Posta un commento