martedì 7 luglio 2015


Ho sempre seriamente pensato che se il mio voto, o il voto di tutti noi, avesse veramente avuto il potere di cambiare le cose , ben difficilmente ci avrebbero lasciato il diritto e la libertà di votare .
Se il voto, il nostro voto, veramente contasse qualcosa, adesso sarebbe il momento giusto di provarlo.
Il Popolo Greco, sagacemente pilotato dal suo Primo Ministro , ha affermato il suo deciso "NO" al piano di salvataggio proposto dai paesi Europei suoi creditori .
Accetto il "NO" come espressione di una libera volontà   di un popolo .
Bello il "NO" e molto bella la richiesta di un ulteriore prestito di 7 Miliardi di Euro avanzata da TSIPRAS a 48 ore dal referendum . 
Questa è "Coerenza" o "Faccia come il Sedere" ????
Grillo, Fassina, Meloni, Brunetta, Vendola, potete darmi una risposta ???

Ho un sogno .....

Che dopo la Grecia tra il "SI"  o il "NO", anche i restanti cittadini Europei avessero il potere di andare alle urne per questo altro referendum :


CITTADINI EUROPEI,
volete ancora continuare a prestare i vostri soldi ai CITTADINI GRECI che hanno già detto
NO alla restituzione di quelli che gli avete già dato;
NO a quelle riforme che Voi avete fatto con Lacrime e Sacrifici e hanno già avanzato la richiesta unilaterale di riduzione del 30% dei loro debiti verso di Voi;

Cittadini Europei, volete regalare altri soldi (che non avete) ai GRECI  ??                              

Cosa pensiate che VINCA, 
il SI o il NO ????
Ora è tutto di nuovo in discussione, e la preoccupazione è più che giustificata. Quelle stesse stime, che solo qualche settimana fa, erano suscettibili di auspicate revisioni al ribasso, ora potrebbero subire variazioni al rialzo. Con tutto quel che ne consegue. È naturalmente prematuro provare a immaginare a quale livello si attesterà lo spread nei prossimi giorni, una volta che anche i mercati abbiano assorbito il contraccolpo del terremoto politico del dopo “Referendum Greco” .

Un incremento non molto sopra i 300 punti base potrebbe essere assorbito senza eccessivi traumi, stante la struttura e la "duration" del nostro debito pubblico.
Nei dintorni dei 400 punti base scatterebbe nuovamente l'allarme, che si trasformerebbe da nazionale in una nuova minaccia alla fragile stabilità dell'eurozona, qualora si superasse tale soglia e ci si avvicinasse pericolosamente a quota 500 punti base.
Vale la pena di ricordare che quando nel novembre del 2011 il nostro spread raggiunse i 575 punti base, con tassi vicino all'8% per finanziare i nostri titoli a breve, in mancanza di una drastica inversione di rotta , che fortunatamente o purtroppo ( a voi la scelta), c'è stata con le misure varate dal governo Monti), saremmo stati costretti a ricorrere agli aiuti internazionali e a passare sotto le forche caudine della "troika" (Fmi, Bce e Commissione europea).
Scenario da incubo, che rischia di riproporsi ?
Non chiedetelo a me ma a Grillo, Fassina,Vendola e tutti i Politici tifosi di Tsipras .
È da mettere purtroppo nel conto che il riproporsi del "rischio-Italia" si traduca in un maggior costo del finanziamento del nostro debito pubblico.
…. Purtroppo , però, molti politici Italiani si preoccupano più di quello Greco …..

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