mercoledì 15 luglio 2015





L 'azzardo di Tsipras - Atto finale ??

Forse ma, per Tsipras o per l'Europa ??



Nelle operazioni bancarie che si ponevano in essere nel medioevo il rischio maggiore che si veniva a determinare quando si finanziava un regnante ( cosa molto frequente) era che , al momento di una successione dinastica , il nuovo monarca non riconoscesse in alcun modo gli impegni finanziari del suo precedessore cavalcando l'impropria ragione del .. :

" I soldi li ha presi lui , lui è morto, andate a chiederli a lui" .
Ciò avveniva nel medioevo per l'assenza , nel periodo storico, di un senso di continuità nel governo di uno stato o , per dirla in soldoni, l'assenza vera e propria del concetto di Stato .
Nel suo gioco politico Tsipras ha , più o meno, inteso fare lo stesso .
Con una campagna elettorale muscolare e dai toni nazionalistici orgogliosi eppur teneri, ha vinto le sue elezioni ed ha voluto proseguire, per mesi, la stessa strategia con i partners europei. Come un ragno ha tessuto la sua tela , ora allentandola ed ora stringendola ; ha giocato con apparente sicurezza il suo ruolo di ragno al centro della tela e poi, quando ha pensato che tutti i patners fossero ormai invischiati , ha tirato la tela ...
"Il referendum" ....

E la vittoria del "NO" gli ha dato forza per rimettersi sicuro al centro della tela ma ...
Ci è rimasto invischiato ...
Ora è l'Europa che non è più sicura di voler accogliere una nazione che tesse tele vischiose, una nazione che ,  da culla della cultura occidentale, non ha saputo ne voluto mantenersi con i piedi saldamente nell'economia di mercato ma ha "zompettato" allegramente nel tempo e nello spazio (ricordate i films della coppia Boldi/De Sica?), ora nel più marcato nepotismo di matrice orientale ed ora nel liberismo occidentale , del quale peró, ha saputo solo estrarre i più velenosi dei suoi frutti :
Un debito pubblico abnorme ed una corruzione intessuta nella società ellenica che lo è, forse, ancor di più.
Ora tutto puó essere , sia che il ragno resti solo nella sua tela a brandelli, sia che egli abbandoni la sua tela e sia che la Grecia e l'Europa rinascano come un nuovo soggetto  che , se una similitudine dal mondo degli insetti dobbiamo cogliere, sia quella dell'alveare comune.
Non sarà facile spazzare dalle menti l'immagine di una Europa come oscura cantina con tele di ragno in ogni angolo.
Ho già espresso il mio pensiero e lo ribadisco :
Comunque vada, il nuovo accordo , se mai ci sarà, si rivelerà  sempre più punitivo verso la Grecia di quello bocciato con il "No" referendario .
Senza l'accordo avrà prevalso l'Europa senz'anima , tutta "chiacchiere, conti e distintivo" pervicacemente voluta dai virtuosi popoli nord / europei.
Non ricordo chi , ma certamente un saggio, affermava che " la virtù estrema e il peggiore dei vizi" .
L'Europa con i conti in regola voluta ad ogni costo ed a tutti costi dalla Germania è un'utopia , una ragnatela non meno subdola ed asfissiante della tela di Tsipras .
Guardate l'Europa di stamane , i suoi odi immutati nel tempo, i suoi egoismi, le sue rivalità.
Guardate le rovine fumanti dei suoi sogni infranti : non ricorda forse lo stesso panorama europeo della fine di entrambe le guerre mondiali ??
Ed allora , non è forse dalle rovine, che si può provare a ricostruire qualcosa di nuovo ??
Vale la pena di provarci, soprattutto se,  come accade oggi, non abbiamo più alternative.
La Grecia ha probabilmente perso la sua partita ma l'Europa non ha certamente vinto perché non ci può essere vittoria nell'umiliare un popolo, rubargli la sua autonomia, sequestrargli il futuro , scippargli l'anima.
Chiediamoci dopo quanto successo se , pur restando all'interno dell'Unione Monetaria Europea,  il popolo Greco si sentirà mai più appartenente alla "Gente Europea ?

Europa dei "Grandi , Belli e Bravi", se perdi un popolo non hai perso miliardi ,
Hai perso tutto.


Cesare

Nessun commento:

Posta un commento

Ogni giorno  la Chiesa celebra la S. Eucaristia ; La  offre a  Dio  in sacrificio di lode, la dona in cibo ai  fedeli, la  conser...