Ho trovato nella mia corrispondenza questa mail del compianto amico Gaetano (Aetano come mi piaceva chiamarlo affettuosamente)
E' buffo.
Era un giorno piovoso di novembre del 2013 e Gaetano rispondeva ad una mia mail in cui manifestavo un mio disagio (banale , rispetto ai veri problemi della vita).
Rileggere attentamente ed analizzare le sue parole belle ed altrettanto riflessive, fa emergere il ritratto di una persona sensibile che certamente soffriva della realtà che lo circondava fuori dalle mura della sua Casa ....
TVB Gaetano...R.I.P.
Luca
"Caro amico ti scrivo, ..così mi distraggo un po'.." continua quella
bellissima canzone.E' buffo.
Quando qualcosa di importante, o meglio di consuetudinario,
cambia nella nostra quotidianità, veniamo assaliti da una forte
sensazione di ansia. Un’ansia che ci attanaglia e nel contempo
trasmettiamo a chi ci sta vicino. Diventiamo ansiogeni.
cambia nella nostra quotidianità, veniamo assaliti da una forte
sensazione di ansia. Un’ansia che ci attanaglia e nel contempo
trasmettiamo a chi ci sta vicino. Diventiamo ansiogeni.
Non è solo quando ci sentiamo soli ..senza più la sicurezza di un
cellulare che ti fa star tranquillo perché sai che in qualsiasi momento
puoi comunicare con chiunque.
Ma è anche avvertiamo improvviso il vuoto in cui viene a
trovarsi chi, all’improvviso, si trova con una marea di tempo libero
(per essere andato in pensione) contrastato dai mille e cento progetti
e richieste di collaborazione che piombano addosso e non convincono.
Dimmi, mio caro Luca: quand’è che impareremo a vivere liberi dai
cellulari, dai televisori e dal rumore del lavoro? Quand’è che
torneremo come i nostri padri, per non parlar dei nonni, che trovavano
il tempo di star seduti in poltrona a leggere il giornale o di andare
al bar a far due chiacchiere con gli amici o, ancor più bello, di
passeggiare con il figlio piccolino. Godere insomma del piacere della
vita.
Devi credermi: uno dei motivi per cui rifiuto ogni proposta di
collaborazione con associazioni ed enti vari è proprio perché vorrei
scoprire quel lato libero e lento della vita e goderne la saggezza.
Ancora non ci sono riuscito … e intanto mi assilla quella “ ..
sensazione strana ..ansiogena”.
Tuo, Gaetano"
trovarsi chi, all’improvviso, si trova con una marea di tempo libero
(per essere andato in pensione) contrastato dai mille e cento progetti
e richieste di collaborazione che piombano addosso e non convincono.
Dimmi, mio caro Luca: quand’è che impareremo a vivere liberi dai
cellulari, dai televisori e dal rumore del lavoro? Quand’è che
torneremo come i nostri padri, per non parlar dei nonni, che trovavano
il tempo di star seduti in poltrona a leggere il giornale o di andare
al bar a far due chiacchiere con gli amici o, ancor più bello, di
passeggiare con il figlio piccolino. Godere insomma del piacere della
vita.
Devi credermi: uno dei motivi per cui rifiuto ogni proposta di
collaborazione con associazioni ed enti vari è proprio perché vorrei
scoprire quel lato libero e lento della vita e goderne la saggezza.
Ancora non ci sono riuscito … e intanto mi assilla quella “ ..
sensazione strana ..ansiogena”.
Tuo, Gaetano"

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