Roma dopo Porta Pia ... ovvero " Strana considerazione della Democrazia da parte dei Romani!"
Giorni or sono ho avuto modo di consultare un rapporto stilato dal Questore di Roma in data 10 febbraio 1876 che , penso, ben riassuma , con spirito accuratamente burocratico , le considerazioni sul senso democratico dei Romani di allora ... e di oggi :
" La popolazione romana in generale è scettica e indifferente sulle questioni sia politiche, sia religiose . Il partito repubblicano non ha, come tale, profonde radici nella popolazione stessa, senonchè merita , a mio avviso, molta attenzione il fatto che nel basso popolo va stranamente confuso il principio politico e quello religioso, che liberali si dicono quelli che ostentano il più strano ripudio di ogni credenza religiosa, vantando insieme la opposizione al Governo , la qualcosa si verifica specialmente nei Rioni meno colti di Trastyevere e Ripa ....."
Effettivamente il decennio di vita romana 1871 - 1880, il così detto "Dopo Porta Pia" trascorse in un equilibrio molto precario , tra le influenze e i valori di una secolare tradizione religiosa e la vivace vitalità di una giovane democrazia nascente che andava scalando velocemente posizioni all'interno della struttura capitolina .
L'impegno costante delle due parti in campo, quella liberal-laica e la cattolica-temporalistica, divideva la pubblica opinione in due parti distinte ; o di qua o di là , perfettamente in linea con l'atteggiamento storico risorgimentale .
Il risultato ??
Presto detto ( e ora viene il bello ....) .
Le proibizioni del Governo Nicotera , tutte ostili al Clero ;
L'elezione di Giuseppe Garibaldi a deputato del primo collegio di Roma ed infine
la Deliberazione del Consiglio Comunale presieduto dal Sindaco Ruspoli che escludeva immediatamente SAN FILIPPO NERI da Santo Protettore della Città Eterna .
Cosa ulteriormente curiosa , frutto dello spirito anti-religioso di quei giorni, la fondazione, avvenuta il 20 Dicembre 1879, alla presenza di ben 70 Membri, fra i quali molti senatori e deputati di dichiarata fede Liberal/Massonica, della "Società per l'Incenerimento dei Cadaveri" .
Detta Associazione , di cui faceva parte anche mio nonno Evandro, era ancora attiva nel 1953 !!
Mi viene da pensare che questa associazione, benchè riguardasse la Morte, alimentasse nei fondatori il desiderio di riconquistare sul rogo di Omerica memoria, la libertà di incenerirsi volontariamente sulla "Pira Crematoria" dando il volo allo spirito dopo la prigione terrena imposta dal sistema clericale .
CdG
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