venerdì 23 dicembre 2016

“Ho evaso per salvare l’azienda”: imprenditore di Pordenone assolto.

Ai primi di Dicembre 2016 diverse importanti testate giornalistiche hanno sparato in prima pagina questo titolone che, visto così, sembra invitare gli imprenditori italiani a non pagare le tasse ma a rimettere nelle casse aziendali quanto evaso al fisco e poi affrontare il processo che tanto “ verrete assolti” .

Il Giornale lo ha pubblicato rilanciando però un analogo titolo del Il Fatto Quotidiano che, a sua volta, aveva preso l’articolo da Il Gazzettino che a sua volta ….

Risalire alla verità delle cose non è stato facile ma, per fortuna, sul giornale La Stampa è stata pubblicata la originale dichiarazione dell’Imprenditore e le cose si sono delineate in maniera più realistica e coerente .
Dice l’Imprenditore ,  il Sig. Lorenzon,  che nel 2008, l’inizio della crisi, la sua azienda ha avuto una discesa apparentemente infinita. Egli, per fronteggiare la situazione ha impegnato tutto ciò che aveva. Ha perfino incassato in anticipo le polizze pensionistiche e venduto le ultime collezioni private che gli restavano. Siccome i soldi non bastavano, ha chiesto aiuto ad amici e parenti, perché sette delle nove banche con cui intratteneva rapporti commerciali lo hanno abbandonato. Al fianco gli sono rimaste solo una piccola Bcc e Ifis. Ma alla fine ce l’ha fatta e i libri in Tribunale non li ha portati, mentre l’azienda ha iniziato a riprendersi e oggi realizza numerose altre infrastrutture in giro per il mondo. In quel Tribunale ci è però finito ugualmente, da imputato di omesso versamento di ritenute certificate. 262 mila euro del 2011: preferì pagare gli stipendi dei 50 dipendenti e onorare gli impegni con i fornitori, posticipando i versamenti al Fisco.
Ha spiegato di aver sempre pagato tutto, ma un giorno, d’improvviso, i fidi erano stati azzerati e i 420 mila euro di crediti da enti pubblici non si riuscivano ad incassare. «Le banche ci hanno chiesto di rientrare, dovevamo acquistare la materia prima in contanti. Che cosa dovevamo fare in queste condizioni disperate? Ho chiesto al Fisco di rateizzare perché dovevo pagare gli operai e i fornitori. Mi chiedevo se stessi andando nella direzione giusta, adesso le banche stanno chiudendo, noi no. Ho liquidato in dieci anni 6,8 milioni di euro di tasse e oggi il 30% di sanzioni, oltre agli interessi per i ritardati pagamenti: penso di essere stato sufficientemente punito per questa mia strategia».

Quindi l’Imprenditore è stato assolto non perché ha evaso ( cioè non pagato le tasse) ma perché ha,  si posticipato i pagamenti in quanto in stato di difficoltà economiche, ma ha anche fronteggiato le sanzioni ed  il 30% di oneri per i ritardati pagamenti .

Il Tribunale non ha assolto un Evasore per chissà quale complicità ma, giustamente,  un onesto Cittadino che ha dimostrato di aver comunque onorato l’Impegno Fiscale, seppur in ritardo, per oggettivi ritardi da parte di quella stessa Pubblica Amministrazione che lo aveva portato in giudizio .

Quindi un caso di Giustizia “Giusta” verso una persona Onesta è stato proposto , da giornali di assoluto spessore, come un caso rappresentativo di una Italia ove i furbi la fanno franca grazie ad una Giustizia compiacente .

Titolare come se fosse stato assolto pur avendo evaso il fisco è fare pura disinformazione .

Signori giornalisti , lo capite che è sciocco e poco professionale far credere tutto questo ai propri lettori? 

         Avete idea di quanti ,  nel nostro Paese, credono nella forza della furbizia e della disonestà e che, per questo,  si sentono nel diritto di non pagare multe e tasse varie? Se un giornalista affermato si lascia andare a facili sensazionalismi, dimenticandosi che è pagato per informare e non per fare spettacolo, egli rende un cattivo servizio ai suoi lettori ma, soprattutto, alla sua e nostra nazione che tanto ha bisogno di verità .



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