Vivo in un tranquillo quartiere
popolare di Roma ; in realtà il mio quartiere è solo popolare ma mica tanto
tranquillo .
Ogni giorno, girando per le
strade del mio quartiere sento sussurri di allarme che dopo pochi minuti
diventano grida e poi catastrofi . Ma è tutta Roma ad essere così e Roma è la
Capitale di quell'Italia che, quanto ad allarmismi, è anche peggio del mio quartiere
.
L’Italia, con la Regione Toscana
in particolare, è stata recentemente investita da diversi casi di Meningite di
tipo batterico e, girando per le strade del mio quartiere, è un ritornello
abituale sentir dare la colpa di questa “quasi-epidemia” al fenomeno
immigratorio che tanti stranieri ha portato in Italia da tutti i paesi più
poveri del mondo .
Il fenomeno dell’immigrazione
caotica e priva di regole di problemi oggettivi ne crea e questi sono
sotto gli occhi di tutti ma, è altrettanto certo che è stupido , idiota e
vergognoso dare agli immigrati colpe assolutamente campate in aria quale quelle
di essere una sorta di “Untori del Terzo Millennio” .
Non solo siti di estrema destra
si prodigano nel diffondere questi falsi allarmismi ; anche politici
accreditati di un grande seguito si prestano a questa farsa mascherata da
tragedia .
In tempo di globalizzazione i
germi si muovono con gli uomini e per questo la trasmissione dei batteri non
avviene solo tramite i viaggi dei migranti ma potrebbe verificarsi durante
qualsiasi trasferta all'estero dei cittadini italiani.
Inoltre i casi di
meningite avvenuti in Toscana sono dovuti al meningococco C che è da sempre presente in Italia e in
Europa sin dai primi dell’800 .
Nell'ultimo anno i casi di
meningite da meningococco sono stati circa 190 mentre l’anno precedente si sono
registrati 196 casi, per cui si tratta di un andamento sostanzialmente stabile
.
Il meningococco C in particolare
è un batterio che non pare provenire né dall’Africa né dall’Asia. Per le
informazioni a disposizione, il germe potrebbe essere stato importato
dall’Europa o addirittura potrebbe circolare in Italia. Non è esclusa,
comunque, una sua provenienza dalle Americhe. Quello che viene dato per certo è
che non sia arrivato in Italia (e quindi in Toscana) con l’immigrazione di
extracomunitari.
Piuttosto, non si esclude che la
circolazione del batterio (come quello di altri virus e malattie) sia legato
alle “migrazioni”, agli spostamenti di massa, alla globalizzazione. A volte
basta che anche solo qualcuno si muova, si sposti da un continente all'altro,
per importare un batterio.
Già ma perché proprio in Toscana
?? È perché soprattutto in una fascia che è stata individuata come “la valle
dell’Arno” , fra le province di Prato, Pistoia e Firenze (includendo l’area
dell’Empolese?).
La risposta è semplice, perfino banale: «Perché questa è la
zona a maggiore densità abitativa. Ma nessun caso è collegato all'altro. Sono
tutti casi singoli, isolati, che non si sono sviluppati per contagio
secondario.
Certamente il meningococco che
circola in questi anni è particolarmente aggressivo e pertanto ogni caso
colpito diventa manifesto. Negli anni passati circolavano anche meningococchi
meno aggressivi e quindi alcuni casi non venivano diagnosticati perché confusi
con patologie più lievi.
Con questo voglio dire che il
meningococco c'è sempre stato.
In alcuni anni, vedasi quello in corso, è più cattivo.
Ma c’è anche un fatto da
considerare con attenzione .
Molte Regioni Italiane in quest’ultimo
anno hanno iniziato a diagnosticare i casi con un nuovo metodo molto più
sensibile ed accurato (il
metodo molecolare) dei vecchi metodi tradizionali (metodi culturali).
Il metodo molecolare ha una sensibilità tre volte superiore.
Questo significa che se i vecchi metodi
culturali prima vedevano 10 casi i metodi molecolari ora ne vedono 30.
Quindi l'aumento del numero di
casi in parte dipende , oserei dire anche grazie a Dio , dalla nostra
migliorata capacità di diagnosi.
I casi c'erano anche gli anni
scorsi ma, semplicemente, non li
vedevamo.
Per la buona pace degli abitanti
del mio quartiere .
Cesare

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