Una
delle donne più “belle” che mai siano esistite .
Si
chiama Ursula Barzaghi.
In
anni in cui la parola AIDS scatenava le fantasie represse di sadici bigotti,
rei nel vedere ovunque possibili untori, anche solo per una stretta di mano, si
ritrovò ad affrontare due sfide.
L’omosessualità
del figlio e, purtroppo, il contagio dello stesso col virus dell’ HIV , in tempi
in cui gli attuali farmaci non esistevano.
Lei
viveva nella Milano da bere, quella chic quella per bene, dove un "frocio" e per
giunta contagiato non era certo un qualcuno che avresti voluto come vicino.
E
allora fece una cosa che fino ad allora nessuno aveva fatto.
Bussò
porta per porta dai vicini.
Fece torte e biscotti.
Si presentò.
Raccontò
che il suo bellissimo figlio era in ospedale e che il male se lo stava portando
via. Disse che sarebbe tornato a casa presto. Spiegò come si sarebbero potuti
contagiare, ma anche come non si sarebbero potuti contagiare.
E
vinse lei!
Raggiunto
quel traguardo andò in Tv.
Si fece vedere.
Si raccontò.
Ursula diede il primo colpo mortale all'HIV : Diede alla malattia la
facciata della normalità.
Poteva capitare a chiunque.
Anche ad un ragazzo reo
di essersi fidato…di aver amato chi invece forse non lo amava poi così tanto …
Il
suo splendido figlio si spense ma lei continuò.
A
fare formazione, ad andare nelle scuole, scrisse un libro (se lo trovate ancora
si chiama “Senza vergogna”!).
La
Signora Ursula è una di quelle mamme che vedi nei film americani e che pensi
esistano solo lì ed invece no, ci sono anche da noi , in questa Italia triste e che spesso ci sembra senza speranza .
In
questa Domenica delle Palme , ricordo lei , le sue lacrime, ma
anche le sue vittorie , lei è il mio esempio.
Per Lei sventolo la Palma di Festa !!!
E
lo condivido con voi.
A
dimostrazione di ciò che da tempo diciamo ( in pochi ) su questo "Blogghetto ", come lo chiamava Gaetano : l’amore vince sopra tutto.
Anche
sopra l’ignoranza, il razzismo, la paura, la morte….
Fuck
Aids, Make Love.
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