sabato 7 marzo 2015








In Occasione dell'8 Marzo 2015 - " Festa della Donna " . pubblico questo lavoro , ispirato all'Amore , gentilmente scritto da una nostra carissima   amica .

Per tutti coloro che si amano  


AMORE”, “AMORE”, “AMORE”: un termine usato e abusato.

Basta vedere i programmi TV, ascoltare la Radio, sentire le canzoni (specie quelle italiane e del Centro-Sud America) per registrare un florilegio di “AMORE” senza soluzione di continuità. Se si dovesse credere a questi messaggi dovremmo vivere in un mondo straordinario, pieno di pace e di serenità.
Viceversa viviamo in un mondo dilaniato dall'odio, pervaso da mille guerre più o meno circoscritte ma che evidenziano come ancora oggi il peggior nemico dell’uomo sia l’uomo stesso.

E l’AMORE allora che fine ha fatto?

Certo esiste ancora, ma quello vero è ben riposto, quasi nascosto, per cui risulta davvero difficile andare a scovarlo?

Ma cos'è davvero questo benedetto “AMORE”?

La risposta, purtroppo, è tutt'altro che semplice; non a caso il problema è stato affrontato nel corso dei secoli da poeti, letterati, filosofi, asceti.
Al riguardo consentitemi di citare innanzitutto una frase dell’asceta Swami Kriyananda (J. Donald Walters):  “Cosa desideri dagli altri ? Amore ? Sostegno ? Lealtà ? Qualunque cosa desideri, donala tu per primo.”

Certo, questo pensiero illustra quello che dovrebbe essere un aspetto dell’Amore – una sorta di virtuosa reciprocità - ma è ancora ben lontano dal definire un concetto compiuto.

Un altro elemento importante è aggiunto da Pierre Benoit quando ne “ La castellana del Libano” afferma che “Non ci si fanno illusioni sull'oggetto amato. Si ama, ecco tutto”. E Cervantes ribadisce “Non c’è amore sprecato”. Ecco quindi un altro elemento che si aggiunge alla nostra ricerca : l’amore come qualcosa che non conosce condizioni, limiti, che poco o nulla ha a che vedere con le qualità della persona amata. I genitori ameranno sempre i loro figli comunque essi siano e qualunque torto abbiano commesso. Così come i figli, alla scomparsa di ambedue i genitori, si sentiranno, per un certo periodo, soli e abbandonati (anche se adulti) e porteranno sempre in sé il dolore di una perdita irreparabile anche se mitigato dalla fede (ovviamente per chi possiede questo grande , grandissimo dono).
Viceversa, oggi, nella nostra società, l’Amore è diventato  quasi una merce di scambio, un prodotto acquistabile al supermercato dei sentimenti, molto spesso scambiato semplicemente come contatto di due epidermidi .

E qui si innesta un altro importante concetto proprio della religione cattolica, l’Amore come elemento di rinascita: “L’Amore – scrive Sant’Agostino nelle Confessioni – uccide ciò che siamo stati perché si possa essere ciò che non eravamo”. E senza Amore eravamo in realtà ben povera cosa…come un cuore senza speranza, un albero senza rami e senza foglie, un fiume senza acqua: insomma l’Amore come elemento assolutamente indispensabile ad una vita che sia degna di essere vissuta. 

Non a caso lo stesso Kafka scrive che “Amore è tutto ciò che aumenta, allarga arricchisce la nostra vita verso tutte le altezze e tutte le profondità. 

L’Amore non è un problema come non lo è un veicolo: problematici sono soltanto il conducente, i viaggiatori e la strada”.


Considerazione, questa, che ci porta ad un’ulteriore considerazione che concerne le diverse modalità attraverso cui viene declinato l’Amore.

Abbiamo già accennato all'Amore “familiare” che riguarda ovviamente anche la persona che abbiamo scelto come compagno-a della nostra vita. 
Ma l’Amore correttamente inteso non può essere relegato all'interno di un qualsivoglia recinto, per quanto prezioso esso possa essere. 

E’, deve essere, qualcosa di molto più importante.

Eccoci quindi  nel campo della filosofia…ma non  voglio certo annoiarvi con dotte disquisizioni al riguardo. Mi preme solo sottolineare una differenza fondamentale tra la teologia greca e quella cristiana.
Secondo la prima Dio, come ente supremo, non ama il mondo ma è dallo stesso amato; il mondo, essendo attratto dall'amore verso Dio è dallo stesso mosso ma l’Ente Supremo rimane immobile, Viceversa secondo la dottrina cristiana, Dio ama gli uomini, si fa egli stesso uomo, soffre e muore per essi. Il messaggio fondamentale di Cristo è quindi l’Amore, inteso nell'accezione che abbiamo appena cercato di delineare. 

L’Amore quale forza attrattiva, forza vitale, che muove ogni cosa. L’abbiamo accennato ma forse è meglio esplicitarlo: i figli sono frutto dell’Amore,  ogni cosa innovativa è frutto dell’Amore verso il proprio lavoro, verso ciò che si fa . SE allarghiamo il concetto non è difficile arrivare alla conclusione che l’Amore è la forza che ha generato il mondo e gli esseri umani, ma anche tutto il resto. Insomma la creazione dell’universo è frutto di un atto di amore.
E vorrei chiudere questo necessariamente breve excursus sul concetto di amore citando la frase di Dante che chiude il Paradiso  e con esso l’intera Divina Commedia e che tante volte abbiamo sentito risuonare sulle labbra del mai dimenticato e indimenticabile prof. Franchi:
 
“L'amor che move il sole e l'altre stelle”. Vi viene in mente qualcosa di più dolce ma allo stesso tempo più vero per definire l’Amore. 

A me NO !

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