In difesa delle “domande
stupide”
Non credo esistano “domande stupide” ma, al più,
domande semplici , domande cioè che si oppongono alle elucubrazioni astratte di
taluni che, persi in virtuosismi mentali, possono essere incoraggiati ad una maggiore concretezza e
precisione nei loro discorsi, a
preferire la descrizione accurata delle situazioni e degli stati mentali
piuttosto che offrire generiche spiegazioni intellettualizzanti.
Questo
si ottiene attraverso domande volutamente semplici e concrete.
L’obiettivo non è confutare l’individuo , ma
accompagnarlo a una visione più complessa degli episodi che vada oltre i suoi
stereotipi, incoraggiandolo a produrre narrazioni, racconti, memorie
autobiografiche la cui ricchezza emotiva e interpersonale non possa essere
ingabbiata in un semplice proverbio popolare , in una visione ideologica del
mondo o in una pseudo – forma di edonismo culturale .
Come ci insegna la Natura : “ la Semplicità è la
strada più breve per la perfezione” .
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