sabato 12 aprile 2014

Antiche usanze romane

Sono nato a San Lorenzo, antico e popolare quartiere romano, ed ho vissuto buona parte della mia vita nel quartiere Esquilino, ai piedi del colle Oppio . La mia vita è stata intrisa da elementi del folclore romano che mi piace condividere con i miei amici , alcuni certamente li conoscerete già ma altri (spero) vi giungeranno nuovi .
Dimenticavo le fonti ; i miei nonni, i miei bisnonni e care vecchie zie con alcune commari che, ai tempi della mia infanzia, valevano tanto oro quanto pesavano.

La numero 1 :

"Se piagne la civetta"

La civetta ha due modi di cantare, uno per ridere ed uno per piangere (secondo i Romani,logicamente) . Finché ride,niente male; ma quando piange porta disgrazia . Bisogna cacciarla appena la si vede, ma per cacciarla si deve gridare più o meno così :

"Sora Checca, portate la paletta pe' scottà er culo alla ciovetta"

Non appena sente questa antifona. l'uccello del malaugurio scappa a tutta velocità .

Unico problema : Il detto lo ricordo ma a Roma non ho mai visto ne sentito "na'Ciovetta" , di disgrazie invece sì e pure tante !!

CdG



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