Antiche usanze romane
Sono nato a San Lorenzo, antico e popolare quartiere romano, ed ho vissuto buona parte della mia vita nel quartiere Esquilino, ai piedi del colle Oppio . La mia vita è stata intrisa da elementi del folclore romano che mi piace condividere con i miei amici , alcuni certamente li conoscerete già ma altri (spero) vi giungeranno nuovi .
Dimenticavo le fonti ; i miei nonni, i miei bisnonni e care vecchie zie con alcune commari che, ai tempi della mia infanzia, valevano tanto oro quanto pesavano.
La numero 2 :
Il rapporto dei Romani con la superstizione è del tutto particolare ; la città è intrisa di Cristianesimo ma anche, in pari misura, con culti pagani ed antiche superstizioni; una sorta di nemesi morale dei Romani, sempre in bilico tra tragedia e burla, tra Fede e Superstizione, tra Sacro e Profano . In questa alternanza storica del tutto speciale è la considerazione dedicata dai Romani alle Streghe .
Per vedere Le Streghe
Nella notte che precede la festa di San Giovanni le Streghe vanno in giro per le strade di Roma a compiere sortilegi . Per poterle vedere senza rischi bisogna porsi ad un incrocio appoggiando il mento ad un forcone (chiara origine rurale...) .
Contro Le Streghe
Alcune volte non si può fare a meno di nominare le Streghe , e così facendo correre il rischio che, sentendosi nominare, quelle care signore compaiano per davvero. Ci sarebbero allora due rimedi :
A) Tenere le gambe incrociate, perché le Streghe hanno paura della croce,
B) Oppure recitare : "Oggi è Sabato a casa mia" perché il Sabato le Streghe devono radunarsi sotto il noce di Benevento e non è loro consentito gironzolare per il Mondo
Per non far entrare le Streghe in Casa
Basta mettere fuori della porta di casa una scopa di saggina e la saliera : le streghe non possono entrare se prima di mezzanotte non hanno contato tutti i fili della scopa e tutti i grani di sale . Ed
è molto difficile che ci riescano perché ogni volta che sbagliano il conto debbono ricominciare da capo.
Attenzione al "Credo"
Mentre si battezza un neonato, il padrino o la madrina debbono stare molto attenti a non sbagliare nel recitare il Credo: basterebbe un piccolo errore perché la povera creatura sia tormentata per tutta la vita dalle Streghe.
CdG
Le Streghe
Il rapporto dei Romani con la superstizione è del tutto particolare ; la città è intrisa di Cristianesimo ma anche, in pari misura, con culti pagani ed antiche superstizioni; una sorta di nemesi morale dei Romani, sempre in bilico tra tragedia e burla, tra Fede e Superstizione, tra Sacro e Profano . In questa alternanza storica del tutto speciale è la considerazione dedicata dai Romani alle Streghe .
Per vedere Le Streghe
Nella notte che precede la festa di San Giovanni le Streghe vanno in giro per le strade di Roma a compiere sortilegi . Per poterle vedere senza rischi bisogna porsi ad un incrocio appoggiando il mento ad un forcone (chiara origine rurale...) .
Contro Le Streghe
Alcune volte non si può fare a meno di nominare le Streghe , e così facendo correre il rischio che, sentendosi nominare, quelle care signore compaiano per davvero. Ci sarebbero allora due rimedi :
A) Tenere le gambe incrociate, perché le Streghe hanno paura della croce,
B) Oppure recitare : "Oggi è Sabato a casa mia" perché il Sabato le Streghe devono radunarsi sotto il noce di Benevento e non è loro consentito gironzolare per il Mondo
Per non far entrare le Streghe in Casa
Basta mettere fuori della porta di casa una scopa di saggina e la saliera : le streghe non possono entrare se prima di mezzanotte non hanno contato tutti i fili della scopa e tutti i grani di sale . Ed
è molto difficile che ci riescano perché ogni volta che sbagliano il conto debbono ricominciare da capo.
Attenzione al "Credo"
Mentre si battezza un neonato, il padrino o la madrina debbono stare molto attenti a non sbagliare nel recitare il Credo: basterebbe un piccolo errore perché la povera creatura sia tormentata per tutta la vita dalle Streghe.
CdG
Nessun commento:
Posta un commento