sabato 5 aprile 2014

LA FORCHETTA


Mio padre ripeteva spesso :
“Voglio che mi si sotterrino con una forchetta in mano ...”
Sapendo quando mio padre amasse mangiare,  la cosa , che ripeteva ad ogni occasione, non mi sorprendeva più di tanto .
Una volta lo rimproverai con affetto ...

"Dai papà, non esagerà, po' esse che pensi sempre al mangiare  ..."

E lui .. : "Mangià ? Ma chi ce pensa per niente ..."
 Ero sorpreso .
"Ed allora che c'entra la forchetta in mano alla sepoltura ?"
Lui :
" Sin da quando ero ragazzino, la fame era tanta (era il dopo- guerra)  ed ogni volta che avevo la possibilità di partecipare a occasioni festose con pranzi che prevedevano una bella mangiata , ricordo che sempre c’era qualcuno di famiglia che , piegandosi verso di me diceva a voce bassa ..

       " Alberto , tiette  la forchetta! 
.....  Ed era il momento che io preferivo perché sapevo che qualcosa di meglio sarebbe arrivato, come una nuova porzione di fettuccine , un bel pezzo di pollo, l'abbacchio o una torta di mele.
Qualcosa comunque di meraviglioso e ( con quella fame) di sostanza. "

E quando la gente mi vedrà nella cassa da morto con una forchetta nella mano, voglio che si chiedano:
Perché quella forchetta ? 

E voi diteje che Alberto spera  che il meglio deve ancora arrivare! -"


Mio Padre non credeva ma ce sperava tanto ......

CdG

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