martedì 7 aprile 2015



Tutti hanno ora paura dell’ISIS ma tutti dimenticano anche troppo facilmente , a maggior ragione quando ci s'impegna a rimuovere la realtà perché è una realtà che li e ci terrorizza .

·         Facoltosi sceicchi si lavano la coscienza pagando jihadisti.

·         Questi fanno massacri “di infedeli” e loro si sentono di aver assolto al Jihad.

Ed è sempre Fitna ( Afflizione ,  Ardore) per il Mondo

Il sacrosanto diritto alla libertà – e il rispetto dei “diritti umani”, evocato in Siria, nella guerra contro Bashar Assad – non si concilia con chi squarta i propri nemici e si ciba del loro fegato, come fece nel febbraio del 2013 Abu Sakkar, “il ribelle”, facendosi perfino riprendere in un video.  Fu solo  Vladimir Putin, al tempo della “linea rossa” – indicata dagli Usa per procedere all'invasione della Siria –, a mostrare al mondo il filmato.
Fronteggiando David Cameron, che con tutto l'Occidente si schierava con i ribelli “democratici, moderati e laici”, il leader russo disse testualmente :

«Il sangue macchia le mani di entrambe le parti, ma sono questi gli uomini cui vogliamo dare le armi, belve che uccidono i nemici per poi mangiarne  il fegato e il cuore?».

Tutti dimenticano, ma c'è una voce remota, quella della Storia,  che rammenta  ciò che si occulta nel chiacchiericcio di terrore e disinformazione: tradizioni profetiche e imamiche sui “tempi ultimi”, che sono “i tempi di Siria”, trovano i discendenti di Abu Sufyan, il nemico del Profeta, e i discendenti dei Banu Hashim, la tribù da cui discende il Messaggero, ancora impegnati a scontrarsi;  ancora dopo secoli di storia  .

Una storia religiosa nata nel sangue e che nel sangue prosegue .

Tutto è Fitna ( Afflizione ,  Ardore)  nella guerra civile globale, tutto è zizzania e tutto precipita nel buco nero dell'ignoranza.

Ma anche l’Occidente , con la sua cecità, ci mette del suo .

La dichiarazione di Hassan Nasrallah, il capo militare di Hezbollah in Libano, è stata messa in sordina dai media occidentali: «Le vignette di Ebdo offendono Allah», ha tuonato, «ma l'uccisione dei vignettisti offende ancora di più Allah».

Nasrallah, è un'autorità sciita, è bollato come “terrorista” mentre il raffinato Ahmet Davutoglu, il premier turco, teorico dell'euroasiatismo, è stato accolto come ospite gradito alla manifestazione di Parigi, con gli altri leader europei accanto ai quali ha marciato con la faccia adeguatamente contrita .

MA …. senza che nessuno abbia ricordato le sue dichiarazioni a dir poco rassicuranti sull'Is, pronunciate il 7 agosto 2014 , a margine della caduta di Mosul in Iraq e della conseguente cacciata/massacro dei cristiani e degli yazidi:

«Non è terrorismo, colpa delle autorità irachene per aver emarginato gli arabi sunniti».

È la Fitna ( Afflizione ,  Ardore) .

È dunque un volta pagina, quella fotografia del marciapiede di Parigi che ogni tanto mi riguardo. A differenza, infatti, delle guerre di cui abbiamo più fresca memoria , la più impegnativa delle quali, se non altro geograficamente, fu quella Fredda del blocco dell'Est sovietico contro quello dell'Ovest atlantico , oggi il terreno di scontro è lo spazio diffuso nel Web ma anche l’ampia porzione di Medioriente coinvolto .

      Ed è civile, la guerra, perché, sempre a differenza dell'ultimo Amico/Nemico di cui abbiamo fatto archivio con il limite invalicabile della Cortina di Ferro o del Muro di Berlino, l'individuato Nemico di oggi, ossia l'Islam, la religione/ordinamento sociale/ordinamento politico” a vocazione universale, ha eletto a propria residenza e si è già insediata nella globalità del mondo .

Silenziosamente ( più o meno …) ma inesorabilmente .

Già nella sola Repubblica Popolare Cinese, che tra le realtà statuali è una delle più pervicacemente  atee, la popolazione musulmana raggiunge la cifra di 60 milioni di individui; e nell'intero continente euro-asiatico non c'è una minima area in cui, accanto alla prevalenza di una qualsivoglia confessione che si identifichi con la storia l'identità di civiltà remote , dalla paganitas d'India e del Giappone al cristianesimo ortodosso delle Russie, fino all'esaurirsi del cattolicesimo nell'area latina , non si confermi anche la presenza dei musulmani. 

E’  così ovunque , nell'area anglofona, atlantica come nell'Oceania. E, ovviamente, nell'Europa germanica, ove, in virtù dell'innesto sunnita e turco, è però forte la presenza delle confraternite sufi, fondamentali nel generare spontanei anticorpi all'ossessione modernista dei fondamentalisti.

La foto della situazione , allora……

Uno muore e l'altro guadagna alla causa dell'Islam l'esatto contrario di ogni maligno e pio proposito.

Le vignette blasfeme, infatti, che in pochi avevano visto , compresa quella assolutamente abietta che colpiva noi Cristiani , dove il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo della cristianità praticano il trenino sessuale dell'aggancio anale, adesso arrivano in ogni angolo della terra. E l'Islam, la religione universale (lo dico nel senso solo strettamente territoriale) , viene gettato nel chiacchiericcio virale che però diventa benzina nell'incendio cui si destina il mondo:

La guerra civile globale, tutti contro tutti , ben più di uno scontro di civiltà.
È il fotogramma, l'istantanea, di un'unica civiltà prossima alla catastrofe.
Una catastrofe che viene da un tempo lontano che non possiamo dimenticare .

Una catastrofe cominciata nel 1914 all’alba del primo Conflitto Mondiale .


Ma questa è tutta un’altra storia ed oggi è Martedì dopo la Passione e non mi pare il caso di insistere oltre con la "Nostra Passione di Cristiani" .



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