Tutti hanno ora
paura dell’ISIS ma tutti dimenticano anche troppo facilmente , a maggior
ragione quando ci s'impegna a rimuovere la realtà perché è una realtà che
li e ci terrorizza .
·
Facoltosi
sceicchi si lavano la coscienza pagando jihadisti.
·
Questi fanno
massacri “di infedeli” e loro si sentono di aver assolto al Jihad.
Ed è sempre Fitna (
Afflizione , Ardore) per il Mondo
Il sacrosanto
diritto alla libertà – e il rispetto dei “diritti umani”, evocato in Siria,
nella guerra contro Bashar Assad – non si concilia con chi squarta i propri
nemici e si ciba del loro fegato, come fece nel febbraio del 2013 Abu
Sakkar, “il ribelle”, facendosi perfino riprendere in un video. Fu solo Vladimir Putin, al tempo della “linea rossa” –
indicata dagli Usa per procedere all'invasione della Siria –, a mostrare al
mondo il filmato.
Fronteggiando
David Cameron, che con
tutto l'Occidente si schierava con i ribelli “democratici,
moderati e laici”, il leader russo
disse testualmente :
«Il sangue
macchia le mani di entrambe le parti, ma sono questi gli uomini cui vogliamo
dare le armi, belve che uccidono i nemici per poi
mangiarne il fegato e il cuore?».
Tutti
dimenticano, ma c'è una voce remota, quella della
Storia, che rammenta ciò che si occulta nel chiacchiericcio di
terrore e disinformazione: tradizioni profetiche e imamiche sui “tempi ultimi”,
che sono “i tempi di Siria”, trovano i
discendenti di Abu Sufyan, il nemico del Profeta, e i discendenti dei Banu
Hashim, la tribù da cui discende il “Messaggero” , ancora
impegnati a scontrarsi; ancora dopo
secoli di storia .
Una storia
religiosa nata nel sangue e che nel sangue prosegue .
Tutto è Fitna (
Afflizione , Ardore) nella guerra civile globale, tutto
è zizzania e tutto precipita nel buco nero dell'ignoranza.
Ma anche l’Occidente , con
la sua cecità, ci mette del suo .
La dichiarazione
di Hassan Nasrallah, il capo militare di Hezbollah in Libano, è stata messa in
sordina dai media occidentali: «Le vignette di Ebdo offendono Allah», ha
tuonato, «ma l'uccisione
dei vignettisti offende ancora di più Allah».
Nasrallah, è
un'autorità sciita, è bollato come “terrorista” mentre il raffinato Ahmet
Davutoglu, il premier turco, teorico dell'euroasiatismo, è stato accolto
come ospite gradito alla manifestazione di Parigi, con gli altri leader europei accanto ai quali
ha marciato con la faccia adeguatamente contrita .
MA …. senza che nessuno
abbia ricordato le sue dichiarazioni a dir poco rassicuranti sull'Is,
pronunciate il 7 agosto 2014 , a margine della
caduta di Mosul in Iraq e della conseguente cacciata/massacro dei cristiani e
degli yazidi:
«Non è
terrorismo, colpa delle autorità irachene per aver emarginato gli arabi
sunniti».
È la Fitna (
Afflizione , Ardore) .
È dunque un volta pagina, quella
fotografia del marciapiede di Parigi che ogni tanto
mi riguardo. A differenza,
infatti, delle guerre di cui
abbiamo più fresca memoria , la più
impegnativa delle quali, se non altro geograficamente, fu quella Fredda del
blocco dell'Est sovietico contro quello dell'Ovest atlantico , oggi il terreno
di scontro è lo spazio diffuso nel Web ma anche
l’ampia porzione di
Medioriente coinvolto .
Ed è civile, la
guerra, perché, sempre a differenza dell'ultimo Amico/Nemico di cui abbiamo
fatto archivio con il limite invalicabile
della Cortina di Ferro o del Muro di Berlino, l'individuato Nemico di oggi,
ossia l'Islam, la “religione/ordinamento sociale/ordinamento
politico” a vocazione
universale, ha eletto a propria residenza e si è già
insediata nella globalità del mondo .
Silenziosamente (
più o meno …) ma
inesorabilmente .
Già nella sola
Repubblica Popolare Cinese, che tra le realtà statuali è una delle più
pervicacemente atee, la
popolazione musulmana raggiunge la cifra di 60 milioni di individui; e
nell'intero continente euro-asiatico non c'è una minima area in cui,
accanto alla prevalenza di una qualsivoglia confessione che si identifichi con
la storia l'identità di civiltà remote , dalla paganitas
d'India e del Giappone al cristianesimo
ortodosso delle Russie, fino all'esaurirsi del cattolicesimo nell'area latina ,
non si confermi
anche la presenza dei musulmani.
E’ così ovunque , nell'area
anglofona, atlantica come nell'Oceania. E,
ovviamente, nell'Europa germanica, ove, in virtù
dell'innesto sunnita e turco, è però forte la presenza delle confraternite
sufi, fondamentali nel generare spontanei anticorpi
all'ossessione modernista dei fondamentalisti.
La foto della situazione
, allora……
Uno muore e
l'altro guadagna alla causa dell'Islam l'esatto contrario di ogni maligno e pio
proposito.
Le vignette
blasfeme, infatti, che in pochi avevano visto , compresa quella assolutamente abietta che colpiva noi
Cristiani , dove il Padre, il
Figlio e lo Spirito Santo della cristianità
praticano il trenino sessuale dell'aggancio anale, adesso arrivano in ogni
angolo della terra. E l'Islam, la religione universale (lo dico nel
senso solo strettamente
territoriale) , viene gettato
nel chiacchiericcio virale che però diventa benzina nell'incendio cui si
destina il mondo:
La guerra civile
globale, tutti contro
tutti , ben più di uno
scontro di civiltà.
È il fotogramma,
l'istantanea, di un'unica civiltà prossima alla catastrofe.
Una catastrofe
che viene da un tempo lontano che non possiamo dimenticare .
Una catastrofe
cominciata nel 1914 all’alba del primo
Conflitto Mondiale .
Ma questa è tutta
un’altra storia ed
oggi è Martedì dopo la
Passione e non mi pare il caso di insistere
oltre con la "Nostra Passione di Cristiani" .
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