Io ci scherzo su ma sono
perfettamente consapevole che Trump rappresenta il volto vero dell’America, ne
è il cuore misterioso e spaventoso.
Cuore buio e apparentemente
impenetrabile, ora più che mai , per gli osservatori internazionali che stentano ad
accreditarlo di una seria dimensione geopolitica . Eppure l’elezione del
Presidente Trump è un laboratorio unico per comprendere passato e futuro degli
Stati Uniti.
Solcare oggi gli States , segnati
da dolorose differenze sociali e ineludibile violenza, significa affrontare
l’anima recondita e scura della superpotenza.
L’intimo istinto che ne origina
il movimento, la perenne paranoia che ne
produce l’aggressività.
Al tempo stesso centro e
frontiera, gli Stati Uniti assicuravano
al Mondo una prospettiva di valore
impareggiabile.
Ma tutta passa ed oggi essi vivono in una nuova dimensione storica che respinge ogni teologia internazionalistica.
Gli Americani che hanno votato
per Trump raccontano ai loro figli di un mondo ostile che è necessario
dominare e parlano dei soli valori che
soddisfano il fabbisogno nazionale.
L’America di Trump rivendica il carattere cristiano della sua società ma rifiuta la Cristianità della
Misericordia perché non abbastanza americana.
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