Ricordo dedicato al Fratello e
Maestro
Avv. Gianni La Rocca
n. Messina 27/5/1934 - m. Roma 30/7/2007
Quando, come questa notte , sento
crescere in me il peso degli anni vissuti e dei ricordi , il pensiero va, fatalmente, verso coloro che,
nell'arco degli anni si sono persi .
Quanto è facile perdersi in questa vita.
Perdersi dietro false idee o
preconcetti , perdersi dietro a delle illusioni ( o disillusioni) , perdersi
nel lavoro o, al contrario, nell'ozio.
E' facile perdersi nel dolore e
nelle difficoltà, ma ancor di più nell'agiatezza .
Perdere Persone, amici, fratelli e
maestri di vita .
Gianni La Rocca è stato per noi
tutto questo e molto di più .
Perderlo ci ha dato quella angosciante
sensazione di inutilità e smarrimento, quell'incapacità di sapere da che parte
andare, di trovare la giusta direzione perché, se si perde un "Maestro di Vita" si ha la sensazione di aver perso il proprio
"Io", la giusta direzione da seguire.
Quel Fratello e vero amico era,
senza averlo mai fatto pesare, un punto di riferimento del nostro percorso
esoterico .
Da credente posso dire che aiuta
avere fede in un Essere Supremo perché, anche nei momenti di maggior
smarrimento, quando perdere un vero Fratello diventa un dolore esistenziale, si ha sempre
un punto di riferimento, un faro in un oceano buio verso il quale tentare di
dirigersi.
Per questo mi piace immaginare la
nostra vita come una piccola nave che
si dirige verso il Cielo Stellato, un "transito" breve, durante il quale è certamente più difficile perdere la Rotta se si tiene sempre bene a
mente la giusta direzione che Gianni ci ha, con sapienza, sempre spiegato
come cercare di raggiungere per , rideva mentre lo diceva,
"Non raggiungerla mai ......"
Ciao Gianni,
ti siano luminose le stelle
i tuoi Fratelli
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